Temporale sparso

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Ami la pioggia, ma odi quando piove.
Quei giorni uggiosi, che se potessi butteresti via, quando ti affretti ad attraversare la strada con
'arancione, e il vento ti ruba l'ombrello.
Giorni uggiosi in cui i capelli ti si aggrovigliano, e ti si aggroviglia un po' anche la mente.
Hai pioggia sulla pelle, un po' umida e lenta, e fai rumore, come lo scrosciare sulle foglie inermi, penzolanti su quei salici piangenti.
Non t' accorgi d'esserti bagnato di troppi pensieri, di troppi dubbi, che ti rendono freddo, quanto un temporale che cade sull'ultima pagina che hai sottolineato.
Il tuo era un semplice accadere, squarciare la pelle, atterrare, tremare come gocce indecise a cadere, che aspettavano un momento migliore.
Sapessi quanto freddo provo, mentre ti sfioro i pensieri, e non oso sfiorarti la pelle, perché non è lí, il mondo che voglio conoscere, non è lí, l'orizzonte che voglio guardare, non è pelle, il tuo essere.
Non è pelle, il tuo sguardo più vero, colmo di silenzi, appesi alla vita.
Non è pelle, la tua mente, è temporale in una notte senza stelle.

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