Ti cerchero anche altrove

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Non ci sei, e ti cerco altrove, in qualsiasi posto io creda di trovarti.
Ti cerco persino tra i vestiti, tra le mie cose, tra gli scorci d'anima che mi restano, complete solo a metà. Sapevo di non trovati, ma mi cimentavo in quell'abitudine soltanto per consolarmi. E tu eri come loro.
Mi volto a guardarti ma non scorgo i tuoi occhi, questi, non li conosco e forse mai li conoscerò.
Non ci sei, e chissà se ci sei mai stato, chissà se mai ci sarai, se mai sceglierai di restare e di non lasciarmi solo momenti di piccoli respiri, gli stessi che metto in tasca per non dimenticarti, almeno un'ultima volta.
Non ci sei, non abiti i miei giorni, non li cambi, e non me li racconti.
Non ci sei, e chissà se mai abiterai le piccole nuvole che restano sospese nella mia mente, e mento con gli occhi, che questi, hanno paura e tu non lo senti.
Non ci sei, lo ripeto infinite volte per convincermi, infinite volte più una che mai sceglierai di esserci, mai sceglierai di restare, di abitare il mio mondo e accarezzarlo con cura, mai vorrai contare le stelle che que! mondo, lo osservano dall'alto, e mai sceglierai di respirare il vento dei miei pensieri, che così violento irrompe nell'anima.
Non ci sei, ed io non so cosa fare con la tua pseudo assenza, che somiglia ad una presenza, ed io ti conosco attraverso queste.
Non ci sei, in un mondo in cui vorrei abitassi tutti i miei spazi, tutti i miei centimetri di pelle e forse persino oltre, vorrei conoscessi le costellazioni di paure che si impossessano del mio corpo e vorrei che scorgessi il mio sguardo perso.
Non ci sei, e cavolo, non sai quanto vorrei ci fossi, quanto vorrei che mi vedessi vivere questa vita da vicino, vedere quanto io sappia prendere da lui , con aria arrogante.
Non ci sei, e non hai modo di sentire le innumerevoli volte che ho detto "amami ti prego, occuperò poco spazio", come se lo spazio fosse una dimensione che non posso abitare con tutta me stesso con tutti i miei centimetri che neanche so misurare, come se io avessi uno spazio, un tempo da rispettare, e oltre questi, io svanissi.
"Amami ti prego, occuperò poco spazio", ma avrei occupato tutto ciò che di te viveva ancora, avrei abitato i tuoi sguardi, avrei abitato il tuo cielo e avrei percorso i tuoi orizzonti, come la primavera più bella di sempre. Ed in fondo, non sapevo cosa volesse dire "avere uno spazio"
ne avevo uno, senza accorgermene.
, ma con te,
Non ci sei, mentre questa guerra divora le mie vene. Questa guerra avrei voluto vincerla al tuo fianco, con le tue dita intrecciate con le mie, con i tuoi respiri che diventavano cielo in me, che diventavano fiori nei miei polmoni, con te, che eri in grado di farmi respingere la vita meno di quanto io facessi inconsapevolmente.
Non ci sei, eppure vorrei che respirare mi facesse meno male, perché ogni respiro è delineato dalle tue linee.
e mi amerai, quando resterà vivo il ricordo dell'ultimo centimetro di pelle che hai imparato a conoscere, ma tuttavia non abbastanza. Sentirai il profumo di casa in quegli scorci d'anima che ti ho lasciato, per ricordarti quanto sia fragile e quanto avrei voluto cullassi i miei frammenti. Ma li ho raccolti io, con le mie mani, senza più illudermi di conoscere le tue, e profumano di vita.
Profumano di quella vita che mi rimane, mentre non rimani tu. Prima o poi avrei smesso di rimpicciolirmi pur di stare comodo, perché l'amore non era un abitacolo, e nemmeno un compromesso.

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