Capitolo III

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Una delle domande che aveva sempre trovato stupide era: perché ti sei innamorato di quella persona?. Non poteva dare una risposta di senso di logico, Stiles trovava sempre imbarazzante quel tipo di domande, non sapeva rispondere sul cosa l'avesse spinto e trascinato tempo fa ad avvicinarsi così intimamente a quel lupo scorbutico. Le risposte potevano vagare dalle tante alle poche, e la sua incessante parlantina non aiutava neanche mentalmente, sentiva sovrapporsi pensieri, ricordi, voci che affermavano e altre che negavano. Niente confermava o smentiva effettivamente l'altra, a lui Derek Hale piaceva e la cosa era venuta naturale, spontanea.

Agitato si muoveva sul posto, lo stare fermo davanti al food truck, dove avevano ritirato un pasto caldo, lo infastidiva. L'odore del cibo premuto sul suo petto gli fece borbottare lo stomaco, aveva fame e sentiva freddo, voleva solo tornare a casa e riposare. E Derek con la sua presenza massiccia e lo sguardo torvo puntato davanti a sé non aiutava, lo agitava ulteriormente averlo così vicino.

Il rumore alle spalle del cuoco che si muoveva ai fornelli, le onde del mare che si infrangevano sugli scogli, tutto quell'insieme di rumori con la pioggia battente che sembrava voler spazzare via la strada, rendevano quella scena simile a una commedia romantica e lui, affiancato al ragazzo per cui ancora provava qualcosa, era la scialba protagonista di quella stupida storia. Bastava concludere e rendere memorabile quella scena con un bacio, ma Stiles scosse la testa all'immagine, non voleva davvero cedere così facilmente.

« Forse è meglio muoversi » propose puntando lo sguardo sul moro che rispose con una semplice alzata di spalle. Il massimo della parola che era tornato a rivolgergli.

« Allora andiamo » concluse scattando di fretta e cercando di non scivolare sulla strada bagnata verso la Camaro. Aperta la portiera si era fiondato dentro, sospirando di piacere quando sentì il caldo interno dell'abitacolo.

« Scordati di mangiare qui » ringhiò infastidito Derek, che fulminò con lo sguardo uno Stiles intento a scartare e mordere l'hamburger. Il ragazzino storse il naso, gettando nuovamente nel sacchetto il pasto.

« Giusto, è sacra questa maledettissima macchina » sbuffò infastidito dal naso e guardando davanti a sé con un'espressione scocciata.

« A questo punto andiamo da me, ma non resti. Sia chiaro » a quella proposta giurò di aver visto Derek sorridere appena, soddisfatto forse di aver alla fine ottenuto qualcosa. Stiles non si pose la domanda di quale cosa, era solo una teoria e una presupposizione del tutto personale o la commedia romantica nella sua testa stava procedendo spedita secondo i piani del malefico regista.

L'idea di restare troppo solo con lui lo agitava, quasi avrebbe preferito farlo infuriare abbastanza per farsi nuovamente sbattere fuori dalla Camaro come anni fa. Gli era saltata in testa l'idea di mangiare quel maledetto panino solo per infastidirlo e ritrovarsi catapultato fuori e salvo dalla situazione di restare troppo solo con lui.

Si accomodò meglio sul sedile, affossando quanto bastava per sentirsi sprofondare e sperare di calmarsi. Era meglio non provocare ancora.

Il viaggio era nuovamente silenzioso, la testa di Stiles non riusciva a restare in silenzio, le sue mani strette su quel sacchetto tremavano, aveva voglia di accendere la radio e rompere il silenzio che prima aveva agoniato. Voleva solo cacciare via la malsana sensazione di litigare e provocare, eppure c'era qualcosa che voleva chiedere, un qualcosa rimasto senza risposta per anni e quella domanda scivolò dalla sua bocca. Era colpa della pioggia, di tutta quella incessante tempesta che si portava avanti da giorni a spazzare via ogni cosa, anche la sua sanità mentale. O forse era solo Derek a farlo mandare ai matti.

« Che cosa aveva di diverso? » e se lo era sempre chiesto, ogni volta si domandava cosa avesse lei più di lui. Perché meritava sempre qualcosa in più. E se lo era chiesto talmente tante volte, che cercò di soffocare quella domanda andando da chi lo ritenesse importante, almeno per quella notte con cui trascorreva del piacevole sesso.

Maybe someday // SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora