Capitolo VI

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Rimanere ad osservare per tutto il tempo il tabellone delle partenze lo faceva sentire nella stessa sensazione di disagio di quando, tempo fa, nel dormito della sua università era rimasto steso per qualche minuto a osservare il soffitto della stanza del dormitorio.

Un tizio qualunque conosciuto alla caffetteria degli studenti, stava sopra di lui con il viso affondato sulla sua spalla. Nudo e sudato, ansimava dentro il suo orecchio mentre affondava nel suo corpo.

Stiles quella volta si sentiva estraneo e assente, il suo corpo poteva rispondere al piacere ma la sua attenzione era dedicata a quella strana macchia sul soffitto dalla forma irregolare e il colore grigio che lo aveva incantato. Era rimasto a guardare le piccole crepe e le righe sconnesse che avevano prodotto uno strano e particolare percorso. Era come osservare le linee di uno stradario e la macchia fosse una goccia di qualche bevanda caduta sulla carta che lo aveva imbevuto, ed era lì a insudiciare le pagine. E tutta quella attenzione che gli stava dedicando era perché quel ragazzo, che gemeva nel suo orecchio rendendolo umido con il suo respiro, era identico a Derek nell'aspetto. Si era sentito trascinato di nuovo, aveva visto la realtà dei fatti in quegli occhi verdi e in quei capelli color dell'ebano, aveva compreso che non riusciva a distanziarsi da quel licantropo scorbutico e acido. Lo stava cercando, ci tornava ogni volta tra le sue braccia e accoglieva il suo corpo a gambe aperte e completamente cedevole.

Di fronte a quel tabellone, la sensazione era simile, si stava estraniando per non voler credere che da quel momento in poi avrebbe fatto un tuffo nel passato, sarebbe tornato in quella cittadina soffocante, avrebbe rivisto le stesse strade e gli stessi quattro posti che spesso aveva vissuto. Di nuovo in quella città, tra quelle persone dai volti ormai sfumati e un po' dimenticati, tra quelle case che forse non ospitano più le stesse persone, un po' come la sua che ormai appartiene ad un'altra famiglia. La sua camera da letto, testimone di un amore malsano e doloroso, aveva cambiato aspetto e visione. Beata lei, si diceva oscillando seduto con le gambe tirate in petto, le braccia conserte sulle ginocchia e con il mento a pungolare il dorso delle mani.

Poco prima di partire era riuscito a parlare con Latifah tramite telefono, la ragazza assonnata e con voce bascicante e impastata dal sonno, aveva ascoltato il povero Stiles che rivelava finalmente cosa avesse distrutto la possibilità di stare con Derek. Non poteva vederla, ma poteva immaginare il volto corrucciato e infuriato della ragazza, le sopracciglia aggrottare e la bocca arricciata in una smorfia di fastidio.

« Non sa che senza protezioni si rimane incinte? Coglione » aveva commentato con tono impastato ma abbastanza acido e trillante da fare tremare Stiles e il suo povero orecchio. Ed effettivamente aveva ragione, era assurdo quello che aveva fatto Derek.

« Per la gravidanza capisco, ho avuto una collega che fino al quinto mese era piatta ma, insomma, trovo comunque patetici entrambi » concluse poi facendo affossare ancora di più il suo interlocutore che, di certo non si aspettava parole di conforto e di incoraggiamento al perdono, ma sentire sottolineare l'ovvietà e i gli stessi pensieri che aveva fatto lo affossavano ulteriormente il morale. Infondo, tra tutta quella follia, cercava la capacità non solo di perdonare, ma di giustificare quello che ancora provava e poter non avere paura di tornare con lui.

Appena sul tabellone apparve l'arrivo dell'aereo, si sentì gelare sul posto. Le gambe tremarono non appena si allungarono per alzarsi in piedi, le sentiva tremare e i piedi cedere come se non fosse possibile sostenere tutto quel peso. Eppure era dimagrito ancora in quei giorni di attesa, l'ansia e l'angoscia lo avevano divorato, nonostante Scott avesse iniziato a farsi sentire ogni giorno per incoraggiarlo a venire e non scappare. Si fidava di lui, che sarebbe stato presente, che come amico o meglio, fratello, sarebbe stato al suo fianco almeno per quel giorno. E lo aveva supplicato continuamente e Stiles non voleva deluderlo, si era anche premurato di cercare già prima qualche locale per l'addio al celibato di Scott e le fedi da comprare, purtroppo quello era il compito del testimone.

Maybe someday // SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora