Capitolo V

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La piccola cittadina era vestita di foglie autunnali, le spiagge brulicavano ancora di qualche bagnante che sfidava le acque gelide. Potevi trovare surfisti in cerca dell'onda perfetta che giravano lungo la riva vestiti nelle loro tute aderenti e i capelli bagnati.

Alcune sere le spiagge si illuminavano di luci stroboscopiche e l'aria si animava con la musica, donando ancora a quella cittadina di mare un po' di vita. I negozi erano colorati come l'autunno, presentando anche dei vistosi festoni di Halloween che giungeva ormai alle porte, nelle vetrine c'erano attualmente degli occupanti orrorifici che sorridevano sinistri nei loro stracci logori. Tra streghe, mostri di Frankenstein e qualche zombie appeso, la cittadina pullulava di fantasmi, sembrava di trovarsi in un racconto di Piccoli Brividi.

Stiles era irritato e eccitato allo stesso tempo. Irritato perché aveva dovuto pensare per tutto il suo turno a dover sistemare il pub in tema alla festa del mese, insieme a Latifah che non faceva altro che lanciare occhiatacce continue « Sei un deficiente, stai cedendo » gli ripeteva strappandogli qualche cesto di zucca ripieno di dolci. E lui rimaneva impalato sul posto, dispiaciuto di sentirsi insultato. Sapeva di star sbagliando, si era abituato talmente tanto alla presenza di Derek in quelle settimane, che aveva smesso di invitarlo a sparire o di rispondergli male.

« Sto pensando come salvarti » sottolineava poi ogni volta a fine turno mentre si vestiva, scuotendo la sua fluente e scura chioma, catturandola infine in una morbida coda. Stiles rimaneva a fissarla, non sapeva più cosa rispondere e cosa aspettarsi, sapeva bene di star sbagliando a fare entrare così tanto Derek nella propria quotidianità, di aver ceduto così facilmente, sapeva di essere risultato debole.

In tutta quella situazione frustrante dove la sua situazione lavorativa con la collega con cui aveva maggior rapporto stava finendo a insulti continui con il moro e commenti negativi rivolti a lui, lo eccitava l'idea che a breve sarebbe stato Halloween. Il pub aveva sempre organizzato delle feste a tema interessanti, anche se il locale era sempre stracolmo di clienti anche strascicanti sui propri gomiti, era l'unica festa in cui si divertiva e accettava di potersi vestire a tema. E quell'anno, sotto ostinata supplica di lui e Latifah, avevano finalmente convinto il proprietario a togliere la musica depressa, scansare momentaneamente la musica che dominava,senza un perché durante quel mese, dei Portishead e lasciare finalmente godere la clientela della musica più in tema.

Mancavano pochi giorni ad Halloween, Stiles avrebbe avuto il turno di notte e ne era felice di aver avuto almeno l'occasione di poter rimanere occupato e distante da Derek. Sapeva che non sarebbe venuto, non era un tipo amante del caos e del troppo contatto con gli umani, oltre tutto la folla sarebbe stata troppa e il puzzo di alcool e sudore avrebbe sicuramente messo a dura prova il naso sensibile del lupo.

Era una strana tradizione del posto, ma i giovani si sarebbero trascinati di locale in locale e di festa in festa, bevendo fino a quando non si sarebbero sentiti male. E Stiles sapeva bene com'era quella situazione, poteva capitare spesso che qualcuno rivoltasse il proprio stomaco anche sul bancone, non era uno bello spettacolo ma la festa del pub era sempre stata entusiasmante e aveva rimorchiato spesso qualche bel ragazzo.

Si era trascinato a fatica quella mattina del 28 ottobre, aveva aperto il frigo e trovandolo vuoto aveva optato di prendere la colazione da asporto, Derek era rimasto come deciso a casa ad aspettarlo da: « Bravo lupetto quale sei, resta qui » lo aveva schernito divertito Stiles, beccandosi un'occhiataccia con quelle sopracciglia folte che sembravano gli avessero tirato qualche insulto per come si erano incurvate verso il basso.

Aveva optato per lo Starbuck più vicino, prendendo una colazione mista dolce salata e alcune bevande di latte e caffè sciroppato. Non aveva scelto con attenzione, si sentiva troppo stanco per poter scegliere, aveva solo riso al nome scritto sbagliato sull'ordinazione: Steenee.

Maybe someday // SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora