•Volevo

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A tutti gli alunni del terzo, quarto e quinto anno del Kennedy
I vostri rappresentanti vi aspettano
domani sera a Villa Vittoria per la festa di inizio anno!
Troverete alcool e cibo a volontà!
Portate solo la voglia di fare caciara!
Ore 20:00

Questo messaggio arriva in sincronia a Simone e Laura che stanno passeggiando tra le vie di Roma in un qualsiasi pomeriggio dopo la scuola.

A Simone in realtà, non piacciono nemmeno tanto le feste, ma solitamente accontenta Laura e la sua migliore amica Chicca, e le accompagna insieme ad Andrea, il fidanzato di quest'ultima, anche se non è che gli va molto a genio.

«Ci andremo vero?» chiede infatti Laura sapendo come la pensa il ragazzo.

«Se proprio dobbiamo» sbuffa quasi rassegnato.

«Porta Manuel se sta ancora da te»

E al solo nominare quel nome, sembra che a Simone sia venuta una grandissima voglia di andare a quella festa, che non se lo spiega perché, ma quando è in compagnia del maggiore, vede tutto sotto una diversa luce.

Saranno le dolci parole che gli ha riservato quella sera in confidenza, sarà quell'abbraccio che si sono scambiati, che per quanto sia un gesto semplice e comune, ai suoi occhi è apparso quasi estremamente intimo.

«Glielo dirò, se vuole» taglia corto.

«Ti trovi molto bene con lui» afferma la bionda, e Simone non sa esattamente dove vuole andare a parare. In realtà è una semplice, semplicissima constatazione di come appaiono agli occhi degli altri, ma per qualche motivo si sente come scoperto, come se quasi non volesse che gli altri lo notino quanto effettivamente si trovi bene in sua compagnia.

«È simpatico, e io sono sempre solo in casa» cerca di apparire tranquillo nel parlare, di non mostrare il suo nervosimo «mi fa piacere avere qualcuno con cui passare il tempo, come una specie di-» ci pensa un attimo prima di concludere la frase «fratello?» chiede.

«Beh, condividete lo stesso tetto da giorni ormai, direi che fratello è l'appellativo che gli si avvicina di più. La sua situazione?»

«Ancora niente, papà non riesce a rintracciare sua madre e ho paura che non finirà bene» ora il suo tono si fa serio e amareggiato «li ho sentiti discutere l'altra sera» si riferisce ai genitori «mamma dice che se non trova un modo per farlo sistemare allora provvederá a contattare una casa famiglia».

Laura gira subito la testa di scatto verso di lui, e nota il suo sguardo triste, la consapevolezza di perdere un amico, un fratello, appena trovato «lo farebbe davvero?» chiede.

«Oh mia mamma si» risponde senza esitare «ma io e papà non glielo permetteremo. Manuel ha avuto una vita di merda, a noi non pesa tenerlo a casa ed aiutarlo. Io non voglio abbandonarlo» dice sicuro, e Laura gli stringe la mano con un tenero sorriso in volto, consapevole che Simone Balestra è il ragazzo col cuore più buono che abbia mai conosciuto.

~

«Stasera andiamo ad una festa» Simone accoglie così, l'amico che fa ingresso in cucina, dove lui si trova seduto a mangiare i suoi biscotti preferiti con del thè freddo al limone.

«N'ce penso proprio» subito scuote la testa l'altro, prendendo posto di fronte a lui e rubando un biscotto da sotto il suo naso, lo addenta e fa un'espressione alquanto disgustata «ma che te magni? So orribili sti cosi» esclama prendendo un sorso di thè direttamente dal suo bicchiere.

«Stai scherzando spero» lo sguardo sbalordito «i Lotus sono i biscotti più buoni del mondo, come fai a dire che sono orribili» si riappropria del suo bicchiere e continua «e comunque, si stasera vieni ad una festa con me, del liceo una cosa tranquilla» scrolla le spalle.

A beautiful disaster || AU Simuel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora