"Ma che diavolo gli è preso?" sbottò Harry.
"Forse avresti potuto usare un po' più di tatto nel dire che probabilmente lui avrebbe dovuto essere una delle vittime" ribatté Zayn come se la risposta fosse ovvia.
Harry non rispose, non aveva tempo per quello. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era il motivo per cui Louis fosse stato coinvolto. Forse era solo perché era un obiettivo o forse c'era qualche altra ragione dietro. In ogni caso doveva scoprirlo, altrimenti non avrebbero mai risolto quel maledetto caso e non voleva dare niente per scontato.
Lo stava facendo solo per quello e per nessun altro motivo, ovviamente. Non gli importava davvero di lui né della sua vita, era solo a puro scopo investigativo.
"Zayn, voglio che scopri tutto quello che riesci a trovare su Louis."
"Che cosa?" chiese con voce strozzata. "Sei forse impazzito?"
"No, sono serio. Dobbiamo capire perché ce l'ha con lui e voglio sapere tutto, hai capito? Non mi interessa se dovrai andare in California o dove cazzo viveva per scoprirlo, fallo e basta."
Zayn rimase in silenzio per qualche secondo e poi sospirò, borbottando qualcosa di incomprensibile prima di chiudere la chiamata.
Quando rimase da solo nel silenzio della stanza, Harry ripensò a tutto quello che era successo e che stava accadendo. Non riusciva a togliersi quel pensiero dalla testa, la teoria sul perché Louis si comportasse in quel modo, e una parte di lui sperò che Zayn non avrebbe confermato i suoi sospetti. Non che gli importasse realmente. Insomma, era pura decenza umana e l'idea che nessuno meriterebbe di vivere qualcosa del genere, solo questo.
Tra le altre cose, per quanto avesse tentato con tutto se stesso di non pensarci, non riusciva a togliersi dalla testa nemmeno l'immagine di Louis sotto la doccia e ciò che lui stesso aveva fatto. Era stato solo istinto umano, semplice piacere fisico e niente di più, così come preparare la colazione e darne a quella stupida gatta. Anche quello era stato... istinto umano e niente di più.
Così come fu del semplice istinto umano a fargli drizzare la testa e farlo scattare sul divano quando sentì dei suoni provenire dalla camera di Louis. Per qualche secondo restò in ascolto, sperando di essersi sbagliato, ma era inconfondibile.
Louis stava piangendo e, da quanto poteva sentire, non si stava neanche sforzando di nasconderlo.
Per un momento provò a respingere il senso di colpa che sentì farsi strada dentro di lui al pensiero che fosse stata la sua indelicatezza a provocare quella reazione, e non poté fare a meno di chiedersi se c'erano state altre volte in cui le sue parole lo avevano ferito al punto di farlo piangere in quel modo. Se era successo, comunque, Louis lo aveva sempre nascosto bene. A parte quella volta in cui aveva aperto la porta della sua stanza dopo che Harry aveva bussato ed era chiaro che avesse pianto, dopo quella specie di conversazione sulla sessualità che avevano avuto.
In quel momento, invece, era quasi certo che fosse stato lui a causare quella reazione e, forse per la prima volta da quando erano arrivati lì, non sentì nessuna voce nella testa che gli diceva di non farlo.
Chiuse gli occhi per un momento prima di bussare alla porta, nonostante fosse abbastanza sicuro del fatto che Louis non lo avrebbe fatto entrare.
"Louis, apri la porta" disse a voce alta per sovrastare il rumore del pianto incessante.
Non ricevendo risposta bussò di nuovo anche se, dal modo in cui per un momento i singhiozzi si erano fermati, sapeva che lo avesse sentito.
"Vattene" mormorò Louis dall'altro lato con voce rauca.
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Put a little love on me
FanficLouis è uno Youtuber che racconta casi di cronaca nera, spinto dalla voglia di diffondere consapevolezza riguardo gli orrori che accadono nel Mondo. Harry, sempre cinico e indisponente nei confronti di chiunque lo circondi, è un detective affidato a...