"Ma non se ne parla proprio, si sarebbe dovuto ricordare prima di avere una figlia"
Camila non vorrebbe rispondere in maniera così brusca a sua nonna,non lo ha mai fatto, ma quando si apre questo discorso, non importa chi abbia davanti. Dentro di lei sente sbocciare solo rabbia verso quelle due persone.
"Tesoro lo sai, al tempo non poteva permettersi di crescerti. Ha fatto la migliore scelta che potesse fare"
Tutta la vita la ragazza la passò a credere a questa menzogna, ma crescendo iniziò ad avere un pensiero tutto suo della situazione, giungendo alla conclusione che se gliene fosse fregato qualcosa di lei, avrebbero potuto risolvere la situazione meglio. Ma l'anziana donna ovviamente, non riesce ad accettare del tutto il torto fatto da suo figlio alla nipote, continuando a difendere chi nel torno è.
"Io non ci penso nemmeno a tornare in Europa da quei due"
Affermò convinta dopo essersi seduta sul letto con braccia conserte, guardando la nonna Helena davanti a lei, aspettando che se ne vada da quella stanza.
"Camila non puoi passare tutta la vita a ignorarli. Quando non ci sarò più io cosa farai?"
Già l'idea che nonno Enzo non ci sia più, la tormenta continuamente. Figuriamoci la perdita di due persone estremamente importanti.
Il caro anziano è venuto a mancare qualche mese fa, per via di una brutta malattia che colpì il cervello. Da quel giorno la ragazzina non si riprese mai del tutto.Per lei non era solamente un nonno, ma soprattutto un padre. È lui che l'ha cresciuta, che le ha fatto imparare a camminare, ad andare in bicicletta e tante altre cose che di solito svolgono i genitori.
"Non andrò certo a chiedere qualche spiccio da loro. Non mi vedranno nemmeno al loro funerale"
Helena in cuor suo sperava veramente che stesse parlando la rabbia e l'orgoglio del momento al posto suo, ed effettivamente era vero.
Camila non era capace di fare torti alle persone, o almeno, se li faceva, non di proposito.
Aveva un grado di empatia molto forte, ma questa era la sua rovina. Nonostante la giovane avesse diciannove anni, aveva sofferto talmente tanto, da spegnere completamente i suoi sentimenti.
Ma se si fosse trattato della morte di uno dei due, non avrebbe esitato un momento a raggiungere l'altro e piangere sulla tomba della persona che più le ha fatto del male."Ora riposati e poi domani, a mente pulita, decidi cosa fare"
Conclude la nonna uscendo dalla cameretta, così che la nipote non potesse controbattere.
La notte effettivamente porta buoni pensieri, poiché la mattina successiva, dopo aver speso un occhio della testa per comprare i biglietti, si ritrova esasperata davanti alla valigia cercando con la nonna qualcosa da portare con se.
"Buon viaggio tesoro. Divertiti e non pensare alle cose brutte"
"Tranquilla nonna, appena arrivo ti scrivo"
Dopo essersi salutate, e tutti i vari controlli, Camila prende posto nell' aereo e subito le sue orecchie vengono inondate dalle note delle canzoni di TheWeeknd.
Il volo durò davvero tante ore, con tanto di scali, ma svolgendosi durante le ore notturne, la ragazza lo sentì meno pesante, dal momento che ha solamente dormito.
Ad attenderla all'aereoporto, non c'era nessuno. O meglio... un messaggio da parte del padre, nel quale che comunicava che fuori dalla struttura ci sarebbe stato un taxi pronto a portarla a casa.
La giornata non iniziava per niente bene, nemmeno si erano scomodati di venirla a prendere appena scesa dal volo. Ma vabbè, la ragazza era già partita prevenuta, sapeva che entrambi erano rimasti tali e quali a prima, perciò non si aspettava nessun trattamento speciale.
STAI LEGGENDO
Mare calmo // Nicolò Fagioli
Fanfiction"Nessuno spiega quale sia il motivo per cui soffro Ubriacarsi di parole finché il sole viene a scaldarci Ancora quel timore che domani sia troppo tardi" "Riprovarci ancora sembra un tuffo nel passato Oggi volto pagina che ciò che è stato è stato"