Capitolo 24: Asher

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<<Se non c'è la farò non cercatemi in celo ma cercatemi nelle stelle>>

Quella frase detta da lei m' innescò un turbine di ricordi. I nostri ricordi.

Età 14 anni:

<<Ash>> una vocina mi richiamò mentre dormivo, poi sentii scuotermi.

<<Ash ho paura, posso dormire con te?>> sentendo la voce di Ave mi svegliai.

La mia piccolina non doveva avere paura, non del buio di certo, e poi c'ero io pronto a difenderla.

<<Che succede piccola Ave?>> chiese curioso non sapendo la risposta.

<<Ho paura del buio. Non si vede niente, e se entra qualcuno in casa? Come farò a difenderci se non si vede niente?>>

Era tenera a volerci difendere, ma lei non sapeva che noi l'avremmo sempre protetta.

Era la nostra migliore amica. Nostra sorella, era parte di noi.

Era una piccola ragazzina ingenua ma forte come nessun'altra.

<<Hai ragione, al buio non si vede granché ma sapresti combattere bene lo stesso, c'è l'hai nel sangue. Vuoi sapere un trucco per addormentarsi?>>

Chiesi sapendo benissimo di averla incuriosita. Lei annuii scuotendo energicamente il capo.

<<Seguimi>> mi voltai dandole le spalle e mi avviai verso la porta e sentii dei passi silenziosi seguirmi.

Salimmo tre rampe di scale fino ad arrivare alla porta che conduceva al tetto.

<<Che ci facciamo quassù Ash?>> mi domandò la mia piccola stella.

Lei senza neanche accorgersene brillava di luce propria, era piena di vita ed era grazie a lei se io, Mason e Hunt eravamo ancora insieme.

<<Ti mostro le stelle>> risposi non curandomi della sua faccia sbalordita.

<<Come potrebbe aiutarmi?>> ignorando la sua domanda uscii e salii sul tetto.

<<Hei, non mi hai risposto!>> protestò lei scocciata. Le feci cenno di sedersi accanto a me e così fece.

Le cinsi le spalle con un braccio e la strinsi a me. <<Osserva le stelle>> le dissi e lei lo fece.

<<Noi le vediamo come tanti e piccoli puntini luminosi, ma se ti fermi a pensarci ognuno di noi è una stella che brilla di luce propria. Il nostro carattere il nostro modo di fare fa parte della nostra luminosità. Se ognuno di noi dovesse essere associato a una stella o a una costellazione, tu saresti quella di Orione. È la costellazione più luminosa tra tutte, proprio come te. Ogni volta che avrai paura guarda questa costellazione dalla tua finestra. Rifugiati nella costellazione di Orione, nella nostra costellazione>>

Lei mi guardò con occhi umidi di pianto e mi saltò addosso abbracciandomi forte.

<<G-grazie>> sussurrò con voce rotta per colpa delle lacrime.

Poi disse la cosa più bella che potevo sentire <<Guarderemo tutte le costellazioni ogni notte fratellone?>>

<<Ogni sera conteremo e guarderemo le costellazioni>> si tirò indietro e vidi un sorrisone enorme sul suo volto.

Per lei avrei dato il mondo, e se ogni sera voleva contare le stelle che componevano le costellazioni e guardarle ben che venga.

Da quel giorno ogni sera, eravamo io e lei a contare le stelle che componevano le costellazioni.

Ora chi le avrebbe contate con me? Mi lascia andare ad un pianto disperato.

E mentre Avery veniva portata via da Kai ed io non sapevo che forse sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto la mia stella.

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