Capitolo 38: Avery

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Appena aprii le porte del salone, la prima cosa che vidi furono le facce spaventate dei miei amici della mia famiglia, compresa la famiglia di Kai.

Ma mancava Kai, dov'era finito? Richiusi le porte del salone e andai verso Mason.

<<Che facciamo capo?>> domandò lui.

<<Intanto vi slego e poi...>> riflettei ad alta voce, mentre iniziavo a slegarlo.

<<E poi si combatte>> finì lui per me la mia frase.

Lo guardai e gli feci un sorrisino d'intesa. Avremmo combattuto fino alla morte.

Ma ora dovevo sapere dov'era Kai. Anche se mi aveva ferita non importava, dovevo saperlo al sicuro.

<<Dov'è Kai>> chiesi non rivolta a una persona specifica.

Sentendo la mia domanda la loro faccia si rabbuiò.

Io continuai a slegarli uno per uno, finché Andrey si decise a rispondermi.

<<Lo hanno preso Avery, si è sacrificato. Non voleva dirgli dove tu fossi>> quello che disse mi destabilizzò, ma non lo diedi a vedere.

Dovevo essere furba, volevano me? Bene, mi avrebbero avuta.

Se consegnarmi significava poterlo proteggere in qualche modo, lo avrei fatto.

Era vero mi aveva trattata di merda, ma non importava. In gioco c'erano le nostre vite.

Non potevamo fare passi falsi o saremmo morti.

<<Vogliono te Avery>> la voce di Lucas interruppe i miei pensieri.

<<Se mi vogliono...che vengano a prendermi allora, io non ho paura>> mentii con una fermezza disarmante.

Nella stanza calò un silenzio tombale ed io ne approfittai per finire di slegarli.

Appena ebbi finito, Noah e mamma vennero verso di me.

<<Non puoi dire sul serio!>> esclamò lui.

<<Lo so che tieni a Kai, ma non puoi metterti in pericolo. Dobbiamo studiare un piano>> continuò mia madre.

<<Posso e lo farò, devo salvarlo. Mi deve delle spiegazioni>> prima, quando perlustravo casa mi ero accorta delle telecamere sparse in giro per casa.

Quando ero arrivata non c'erano, dovevo capire se qualcuno ci stava spiando.

Andai dietro le tende della finestra e trovai una mini telecamera dotata di microfono.

Bingo.

La presi e la feci cadere a terra, poi la calpestai con la ciabatta. Dovevo cercare in tutta la stanza.

Cinque minuti dopo avevo trovato due microfoni e una mini telecamera, i miei fratelli mi guardavano confusi.

Una volta distrutto tutto tornai a parlare.

<<Ci stanno spiando, chiunque sia non scherza. L'attrezzatura è professionale>>

<<Le persone che ci stanno spiando sono le stesse che hanno preso Kai>> disse sicuro Kyle.

<<No, non è possibile>> non poteva essere, dovevo essere sicura di un altra cosa.

<<Gli uomini o donne che vi hanno legati come dei salami, avevano un tatuaggio di un serpente?>> mi guardarono confusi ma poi Blake parlò.

  <<Si, ed erano tutti uomini>>

<<Cazzo, cazzo!>> esclamai sempre più preoccupata.

<<È la Bloodthirsty Demons>> le loro facce si fecero terrorizzate, compresa la mia.

Erano tornati ed erano pronti a distruggerci.

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