Capitolo 12

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                                             K I A
                          PARADISO E INFERNO
L'amore è quando andresti all'inferno con chi ami solo per esso, anche se sei destinato al paradiso.
Tante volte i buoni vengono scambiati per cattivi.

Vedo tutto sfocato, riconosco solo un odore di tabacco.
Sento freddo, tremo e ho le guance per metà bagnate dalle lacrime che ho lasciato scorrere.
Sapevo di non dover venire, e invece ci sono andata lo stesso.
Sarò solo una masochista, probabilmente.
Ma già si sapeva da tempo.
Si nota dai graffi che oggi ancora porto, dalle ferite mai curate e dai lividi rimasti.
Cazzo, fa veramente freddo.
<<Aspetta Rossa, ti do la mia di giacca>>
Ryan.
Devo dire però che farmi portare a principessa da lui non mi dispiace.
'No Kia.Non devi affezionarti a lui solo per le attenzioni che tuo padre non ti ha mai dato.
Non stavolta' mi ripeto mentalmente, ma non posso fare a meno di stringermi solo di più a lui, e non sembra dispiacergli, quindi non mollo.
Mi posa su un prato bagnato.
'Chissà dove mi ha portata..'
<<Tieni, mettitela>>mi porge una giacca di jeans larga e pesante, perfetta.
E sopratutto prosciugata dal suo profumo, che la rende ancora più piacevole da indossare.
Un po' sconcertante se accettarla o meno, sto letteralmente morendo di freddo, quindi senza esitare la metto e ripenso a prima.
Cimitero.Esli.Tutta la mia vita a puttane.
Mi sento fissata, e come immaginavo Ryan mi sta squadrando.
Sembra interessato.
<<Grazie..potresti però spiegarmi cosa è successo?Perche' mi hai preso?>>insisto a chiedere.
<<Kia..mi hai chiamato tu, non ho sentito altro se non un tuo urlo.
Ho chiesto anche ad Hailey dove potevi essere visto che avevi riattaccato senza dire nulla.
Ha risposto dicendo che non lo sapeva, si stava già preoccupando ma sono riuscito a rassicurarla>>
Wow.
Non avevo mai avuto nessuno che si preoccupasse addirittura per me, ma solo all'idea di poter trasmettere ansia ad Hailey mi fa pensare che dovrei allontanarmi.
Merita tutto, tranne altri problemi nella sua vita.
Però, anche se potrebbe essere un gesto egoista, ho bisogno di lei.
Ho bisogno di qualcuno su cui piangere, abbracciare e viceversa.
Ecco la mia metà, Hailey.
Direi che sia proprio lei il motivo per cui devo ancora resistere in questo mondo senza essere un rifiuto umano.
E per Esly.
Anche se svariate volte stavo per mandare a fanculo quella maledetta promessa del cazzo.
E chissà, magari in futuro qualche altro motivo.
<<Poi?Come mi hai trovata?>>
<<Ho girato per tutta la città, ma poi mi sono ricordato di un lontano ricordo in cui da ubriaca fradicia mi avevi confessato di lei, ed ho fatto due più due>>.
Dovrei smettere di bere, me lo ripeto sempre, ma un po' di piacere malevole me lo merito.
Mi guarda e mi manda sempre in tilt con quegli occhi azzurri.
Ha veramente una faccia d'angelo.
Però un po' diversa da quello che definisco io "angelo".
Dei capelli neri morbidissimi su cui sprofonderei se potessi, delle lentiggini baciate probabilmente dal sole e quella fossetta che lo rende ancora più bello di quanto è.
<<Stai fantasticando su di me, Rossa?>>
<<Nemmeno per sogno>>mento imbarazzata.
Dio, probabilmente starò già arrossendo.
'Non scordarti Kia.
Non scordare..'
Smetto di ascoltare quella cazzo di voce perfida che mi perseguita e per un attimo mi godo un momento di felicità.
Effettivamente, mi mancava stare con lui.
Mi mancava lui.
Mi mancava tutto di lui, a partire dal risveglio del mattino e trovarlo nel mio letto, le sue felpe che indossavo extra-large che rubavo sempre-perché lui me le concedeva volontariamente secondo me- e le sue rassicurazioni.
Ora quel letto senza di lui è vuoto.
Ho dovuto cambiare 3 volte al giorno le lenzuola pur di non sentire il suo profumo.
Ma niente da fare, nemmeno con l'acido si sarebbe tolto.
<<Kia, stai bene?..>>si azzarda a chiedermi.
<<No>>

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