07

372 37 15
                                    

- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter seven ❜┊˚ ̥۪͙۪◌

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter seven ❜┊˚ ̥۪͙۪◌

⸻ ✶ ⸻

𝐄𝐒𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄

Le lezioni di pozioni erano quelle ore settimanali che attendevo come un bambino aspetta il Natale. Il fatto di essere in coppia con Remus mi faceva quasi piacere la materia.

Mentre versavo nel piccolo calderone alcuni degli ingredienti indicati sul libro di testo, Remus cominciò una conversazione. Fino a quel momento eravamo rimasti in religioso silenzio, come se ci fosse una sorta di imbarazzo velato tra di noi.

«Quindi James, eh?».

Gli uscì come uno sbuffo divertito, intanto che si tirava su fino al gomiti le maniche della camicia della divisa.

Rimasi a fissarlo ipnotizzata per qualche secondo, poi scossi la testa e mi maledii mentalmente.

«Già» risposi.

«Non lo trovi buffo? Solo poche lezioni fa mi chiedevi come facessi ad essere amico di un cavernicolo come lui, e ora...»

«Beh, non siamo ancora qualcosa di definitivo...» cercai di giustificarmi «Ci stiamo frequentando»

«E com'è successo?» mi chiese, curioso.

«James non ti ha detto nulla?» ribattei con un domanda.

Infondo, erano loro due i cari amici. Sarebbe dovuto essere compito di James raccontargli qualcosa, no?

«Un po' per caso, a dire la verità. Ci ho scambiato due parole in biblioteca e...» deglutii, cercando di assumere il tono più credibile di tutti «e ho scoperto che la sua compagnia non è così male, alla fine».

Remus ridacchiò.

«Qualche parola in biblioteca?» ripeté, come se non ci credesse «O qualche bacio alla festa dopo la partita?».

Arrossii e gli tirai una pacca sulla spalla. Lui si mise a ridere, mescolando quella che piano piano - si sperava - stava diventando Veritaserum.

«È successo dopo aver parlato, quello» mi giustificai.

Non volevo dargli l'impressione di una ragazza a cui non piaceva essere corteggiava o frequentata con calma prima di passare ai... fatti, se così vogliamo chiamarli.

«Io e James avevamo solo bevuto un pochino alla festa... e l'attrazione ha fatto il resto».

Mi morsi l'interno guancia e mi girai, evitando che mi vedesse roteare gli occhi.

Deal ✷ James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora