Abissi Mentali

Riflessa per sempre

In un piccolo villaggio giapponese, lontano dalla prefettura di Osaka, viveva una giovane donna di nome Aiko. Era conosciuta per la sua straordinaria bellezza e gentilezza, ma nascondeva un segreto oscuro. Ogni notte, Aiko evitava di guardarsi allo specchio, temendo ciò che avrebbe potuto vedere riflesso. Una sera, mentre si preparava per andare a dormire, sentì un richiamo simile a un sussurro provenire dal vecchio specchio nella sua stanza. Era un mormorio sottile, quasi impercettibile, ma comunque irresistibile. Con il cuore che batteva forte, Aiko si avvicinò e vide qualcosa di strano: il suo riflesso non la seguiva. Quello che agli occhi di Aiko era il suo stesso riflesso sorrideva in modo inquietante, con occhi come pozzi senza fondo. Prima che potesse distogliere lo sguardo, la sagoma iniziò a muoversi da sola, allungando una mano verso di lei. Aiko sentì un freddo glaciale attraversarle il corpo mentre la mano del riflesso usciva dallo specchio e la afferrava, con una presa salda e ferma su di lei. Improvvisamente, Aiko si trovò trascinata dentro lo specchio, in un mondo distorto e oscuro. Le pareti erano coperte di crepe, e l'aria era densa di un odore di marcio. Ovunque guardasse, vedeva versioni contorte di se stessa, ognuna con un'espressione di agonia e terrore. Disperata, Aiko cercò di trovare una via d'uscita, ma ogni passo la portava più in profondità in quel labirinto di orrori riflessi. Le voci che provenivano dalle immagini di Aiko la tormentavano, sussurrando segreti e bugie, confondendola. Alla fine trovò uno specchio simile a quello della sua stanza, con la stessa identica cornice. Con un ultimo sforzo, si gettò contro la superficie lucida. Aiko si svegliò nel suo letto, sudata e tremante. Pensò che fosse stato un incubo, un orrendo sogno, ma quando sì precipitò verso la fonte del suo terrore spalancò gli occhi: vide l'altra Aiko sorridere in modo sinistro. Capì allora che non era mai veramente tornata e che era intrappolata in quel mondo all'interno dello specchio, fatto di riflessi spezzati, mentre la sua immagine distorta e maligna viveva la sua vita al di fuori.

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