Io e Davide abbiamo passato l'intero pomeriggio ad ascoltare e cantare a squarciagola Vasco e devo ammettere che non si sta affatto male insieme a lui. All'inizio mi è sembrato uno stronzo, ma ho capito subito che la sua è solo un'armatura che usa per difendersi da ciò che è sconosciuto, proprio come me.<<Secondo me Rocco ci sta odiando>> Rido alle mie stesse parole.
<<Secondo me sta cantando anche lui>>
Proprio quando stavo per rispondergli una voce mi blocca.<<Cosa sta succedendo qui?>> Un ragazzo anch'egli sulla sedia a rotelle, con diverse ingessature sul corpo, entra in stanza guardandoci divertito e al contempo confuso.
<<Chi sei?>> Domando non appena entra nel mio campo visivo.
<<Sono tony! E tu chi sei? Sei nuova? E cosa ci fai qui con Davide?>>
<<Frena frena, troppe domande.>> Ridacchio. Il suo accento mi fa morire.
<<E scusa, devo pur sapere chi sta facendo cantare Rocco.>> Ha uno sguardo serio, segno che non mi sta prendendo in giro. Lo guardo confusa, a dir poco confusa.Mi giro verso Davide che fino a quel momento aveva visto la scena con un sorrisino stampato in volto.
<<Tony riesce a sentire Rocco.>> Scoppio a ridere al sol sentire quelle parole.
<<Ma cosa andate farneticando?>> Continuo a ridere ma gli sguardi dei due ragazzi sembrano ponderati.
<<È la verità.>> Tony fa spallucce.
<<Già.>>Continuo a guardarli confusa, ma poi decido di lasciare stare.
<<Comunque io sono Aisha.>>
<<Aisha? Come quella delle Winx!>> Esclama a tutta voce.
Davide scoppia a ridere, mentre io alzo gli occhi al cielo.
<<Effettivamente ci assomigli, hai i capelli rossi.>> Continua Tony.
<<Si da il caso che quella che intendi tu sia Bloom e non Aisha.>>
Ridacchio scuotendo la testa contagiando anche i due.
<<E va bene ragazzi, io vi lascio alle vostre cose.>> Ci saluta, ma Davide, come preso da un'idea geniale, lo richiama.
<<Tony! Non ci hai pensato anche tu?>> Gli chiede indicandomi.
<<A cosa?>> Tony sembra più spaesato di me.
<<E menomale che te dovresti essere il furbo...>> Alza gli occhi al cielo.
<<Il furbo? Di cosa state parlando ragazzi?>> Sono a dir poco perplessa.
Al che lui sospira alzandosi dal letto e sedendosi sulla sedia a rotelle.<<Davide? Dove stai andando?>> Gli urla dietro Tony quando prende ad andare chissà dove.
Iniziamo a seguirlo, ma è troppo veloce.
<<Aspetta!>> Si ferma di scatto Tony e per pochissimo non facevamo un incidente. <<Ho capito dove sta andando. Seguimi.>> Continua.Si avvia verso un luogo a me ignoto e più ci avviciniamo alla nostra meta e più capisco dove siamo.
Entriamo in una stanza e quando noto chi sono i ragazzi che vi abitano all'interno sbianco.
Gli stessi ragazzi che proprio stamattina si sono appostati fuori dalla mia porta a fare quei discorsi da emeriti coglioni. Perfetto.
<<Chi non muore si rivede>> Li sfido non appena entro nella stanza.
<<Vi conoscete già?>> Domanda Davide.
<<Oh si che ci conosciamo, stamattina hanno avuto la brillante idea di mettersi fuori dalla porta della mia camera e parlare a vanvera di cose di cui non sanno un cazzo.>> Li attacco guardandoli in cagnesco.<<Scusaci per prima, noi non volevamo...>> Scoppio a ridere sarcasticamente.
La tensione si può palpare nell'aria.
<<Dai ragazzi non litigate.>> Cerca di calmare gli animi Tony.
<<Ha iniziato lei venendo qui. Poteva starsene nella sua camera a camminare avanti e indietro oppure a vomitare.>> Se il primo ragazzo aveva cercato di essere gentile, lui ha proprio esagerato.
<<Fanculo.>> Me ne vado in fretta e furia da quella stanza, intenzionata a tornarmene da dove sono venuta. Le lacrime prendono a scorrere sulle mie guance senza il mio consenso.
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Battiti || Davide Di Salvo
FanfictionUna quindicenne in piena fase adolescenziale e con un disturbo alimentare, viene ricoverata in un ospedale in cui la complicità e l'amore regnano sovrani. Aisha entra in esso con il cuore in gola, con la paura che la sovrasta. Ma con il passare dei...