Capitolo 8.

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Giorno 20

Sono passati due giorni da quella sorpresa organizzata da Davide.
Due giorni da quando non ci guardiamo più in faccia.
Tony mi ha raccontato che Davide, sapendo benissimo che dovevo fare quella visita, ha ben pensato di farmi una sorpresa perché era sicuro che fossi riuscita a prendere peso.
E lo ha fatto anche per farmi distrarre, sapendo benissimo quanto sia doloroso per me mettere su peso.

Ora sono proprio con Tony in camera a giocare a carte. Mi ha confessato che oggi è il compleanno di Leo e stiamo pensando ad una sorpresa da fargli visto che lui odia il suo compleanno, in quanto sua madre è morta proprio questo giorno.
Il ragazzo davanti a me mi ha parlato di un certo regalo che gli ha fatto la mamma prima di morire e stiamo cercando un modo per prenderlo.

<<Potrei chiamare la sorella...>> Propongo.
<<Hai ragione! Dobbiamo solo trovare il numero...>>
<<Rubo il telefono di Leo e la chiamo.>> Dico, infine, decisa.

Ci mettiamo subito all'opera, andando ognuno nella propria direzione: io nella stanza di Leo e Vale, mentre Tony nella sua camera per evitare di destare sospetti.

Passo davanti la stanza di Davide e Rocco, tirando dritto, fin quando una voce mi blocca.
La sua.

<<Si?>> Balbetto presa alla sprovvista. Sono passata milioni di volte davanti la sua camera, anche di proposito senza ricevere nessuna attenzione da parte sua. Cosa vorrà?

<<Dobbiamo parlare, non credi?>> Mi guarda sperando forse in una mia risposta positiva.
<<Ho da fare ora...>> Cerco di dire, ma lui mi blocca.
<<È importante. Non abbiamo più tempo.>>
<<Cosa vuoi dire?>> Domando confusa.
<<Niente, lascia perdere...>> Fa un cenno con la mano per farmi avvicinare. <<Ad ogni modo..>> Continua guardandomi mentre mi avvicino piano a lui.
<<Da quando non parliamo più sono successe tante cose e mi manca potertele raccontare.>> Inizia con lo sguardo basso. Io intanto mi metto seduta di fianco a lui sul suo letto.

<<Già, anche a me.>>
<<Allora perché non torniamo quelli di
prima?>> Poggia la sua mano sulla mia, stringendola forte.
<<Me lo chiedo anche io, ma c'è qualcosa che mi blocca.>>
<<E cos'è che ti blocca? Dimmelo, così magari capisco anche io il perché non riesco ad andare oltre.>> Prende a guardarmi negli occhi.
<<Non lo so. So solo che senza di te...>> Sospiro pesantemente, mettendomi per la prima volta a nudo davanti ad una persona. <<Mi sento vuota, persa.>> Continuo abbassando lo sguardo.
Sospira anche lui sentendomi pronunciare quelle parole.
<<Sei diventata fondamentale, Aisha. E mi dispiace essere così tanto stronzo ed orgoglioso, ma purtroppo sono fatto così.>> Fa spallucce.
<<L'ho notato. Quindi...pace fatta?>>
<<Pace.>> Ci stringiamo i mignolini come due bambini.

<<Bene, io ora devo andare...Stiamo preparando una sorpresa per Leo perché oggi è il suo compleanno, ma te ne parlerò meglio quando ci saranno tutti...>> Faccio per andare, ma mi prende per la mano avvicinandomi di nuovo a lui.
Siamo faccia a faccia. Pochi centimetri separano le nostre bocche. Arrossisco immediatamente.

<<Sai, l'altro giorno ti ho detto una bugia...>> Mi sussurra.
<<Ovvero?>>
<<Non ho ancora dato il primo bacio..>> Sposta lo sguardo sul pavimento ed io ridacchio leggermente.
<<Non hai nulla di cui vergognarti, siamo ancora dei ragazzini...>> Gli spiego.
<<Certo, parli proprio te che già lo hai dato.>> Mi rinfaccia e questa volta sono io ad abbassarlo.
<<Parlando proprio questo...>> Inizio con un groppo in gola che non mi permette di parlare chiaramente. <<Io...pensavo di dovertelo far sapere perché ero convinta che da parte tua, dopo tutto ciò che ci è successo, fosse nato qualcosa..>> Mi torturo le mani, iniziando a sentire l'ansia salire.
<<Vuoi dire che da parte tua è nato qualcosa?>> Mi prende il mento facendomi girare verso di lui.

Io annuisco solamente, non riuscendo a formulare una frase di senso compiuto.
Lui sorride amaramente, come se mi stesse per dare palo.
Le lacrime iniziano a farsi spazio nei miei occhi. Vedo tutto sfocato e proprio quando me ne sto per andare con il cuore in mille pezzi, mi blocca nuovamente per un braccio.
<<Mi dispiace...>> E senza darmi tempo di ribattere, posa le sue labbra sulle mie.

All'inizio rimango ferma non riuscendo a realizzare ciò che realmente stava accadendo.
Quando si stacca mi tocco le labbra che avevano ancora il suo sapore.
Inizio a ridere nervosamente.
<<Che cazzo...>> Mi guarda confuso e divertito Davide.
<<Io...>> Le parole mi muoiono in gola.
Senza dire altro, mi fiondo nuovamente sulla sua bocca, baciandolo con tutti i sentimenti che provo nei suoi confronti.
Chiude gli occhi.

Siamo impacciati, ma poco ci importa.
Le nostre labbra si muovono in sincronia andando a creare una danza armoniosa.
Posa le sue mani sulla mia vita delicatamente, come se fossi fatta di porcellana e avesse paura di rompermi.
Quando ci stacchiamo a corto di fiato, ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere.
<<Penso sia stato il più bel primo bacio di tutti i tempi.>> Dice ridacchiando.
<<Si si, ma hai visto come muovevi la bocca? Sembravi un gorilla.>> Rido a crepapelle.
<<E te invece? Vogliamo parlarne?>> Gli faccio la linguaccia per poi sorridergli.

<<Sei bellissima.>> Mi fermo di scatto, pensando di aver capito male.
<<Cosa?>>
<<Hai capito benissimo.>>

Sorrido.
Sorrido sinceramente con il cuore che va a mille.
<<Anche te non sei poi così male.>> Lo prendo in giro dandogli un pugno sulla spalla.
<<Ma smettila che mi mangi ogni volta con gli occhi, se ne sono accorti tutti.>> Ride.
<<Tutti tranne noi due..>> Commento.
<<Già, ma ora non pensiamoci.>> Mi prende per le spalle buttandomi su di lui.
Mi abbraccia forte ed io ricambio la stretta.
Rimaniamo così per minuti che sembrano ore.
<<Sai che Leo mi ha fatto un cazziatone?>> Ridacchia pensandoci.
Mi alzo un po' per poterlo guardare negli occhi.
<<Cioè?>> Domando confusa.
<<Quando abbiamo smesso di parlare mi ha fatto tutto un discorso sul perché tu mi avessi raccontato del bacio tra te e Vale, facendomi aprire gli occhi. Mentre io ero incazzato perché pensavo che tu mi stessi dicendo del bacio per farmi rosicare, tu ci stavi male perché pensavi che non mi piacessi, quando in realtà non è così. Il giorno della festa a sorpresa stavo cercando di dirti proprio questo. Che mi piaci, Aisha. Dal primo giorno che ti ho vista.>> Rimango senza parole davanti al suo discorso.

Rimaniamo a guardarci per un tempo indefinito.
<<Dì qualcosa, è imbarazzante questa situazione.>> Scoppio a ridere.
<<Mi piaci anche tu, ricciolino.>> E gli rubo un bacio a stampo.
Mi sorride calorosamente facendomi sciogliere il cuore.

<<Ora devo andare. Ci vediamo nella stanza di Vale e Leo tra...dieci minuti. Puntuale, mi raccomando!>> Lo avviso, scendendo dal letto e mettendomi sulla sedia a rotelle.
Prima che mi allontani si sporge leggermente per darmi un ultimo bacio.

E ancora non sapevo che quello sarebbe stato davvero uno degli ultimi.

Battiti || Davide Di Salvo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora