In that pub work ..?

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Appena lo vidi mi cadde il mondo addosso, non era cambiato per niente, gli stessi occhi, le stesse labbra gli stessi capelli, ero quattro anni che non lo vedevo..mi era mancato?..certo non potevo mentire a me stesso..

<< Maestro questo è il mio genitore..>> disse Hazel tenendomi la mano, io la guardai male..

 << G-grazie Hazel puoi andare a giocare con gli altri >> detto questo Hazel mi fece abbassare per essere alla sua stessa altezza e mi sussurrò..

 << Ti prego, tienimi il gioco >> parlava come una bambina adulta (?)..e dopo avermi dato un bacino andò a giocare con gli altri bambini.. 

<< Ciao >> soffiò Louis.. 

<< Ciao >> dissi sedendomi sulla piccola sedia.. 

<< Come stai? >> mi chiese..come stavo?..bella domanda, confuso,felice di vederlo, arrabbiato per quello che mi ha fatto ma decisi di rispondere nella maniera più semplice di tutte..

 << Bene, tu? >> 

<< Bene..allora quando sei tornato? >> come faceva a sapere che sono partito?

 << Come fai a sapere che sono partito? >> 

 << B-beh sono v-venuto a c-cercarti è tua s-sorella mi ha detto che eri andato a Los Angeles >> 

 << Ah, comunque sono tornato qualche giorno fa >>

 << Sei cambiato...>> 

<< Non sei la prima persona che me lo dice >> dissi ridacchiando

 << E chi te lo ha detto, oltre me? >>

 << Nick >> dissi 

<< Oh wow frequenti con lui ora >> disse con tono acido

 << Non frequento con lui >> dissi giustificandomi, perchè lo stavo facendo, lui non era niente per me, non era più niente per me..

 << Non c'è bisogno di mentire >>

<< Senti..non sto mentendo e non sono qui per parlare di me, siamo qui per parlare di Hazel e della sua scuola >> dissi freddo e arrabbiato, lui aveva deciso di uscire dalla mia vita quattro anni fa, quindi non poteva essere geloso.. 

<< Giusto tua figlia, è stupenda..>>

 << Non è mia fi..>> non riusci a finire la frase che bussarono, e quando la porta si aprii entrò Andrè che guardò prima Louis e poi me..

 << Ciao amore >> disse dandomi un bacio casto sulle labbra.. avevo capito perfettamente il suo gioco.. 

<< Ciao >> sussurrai per l'imbarazzo..

 << Louis non ci credo, ti ricordi di me? >> disse facendo finta di non averlo visto prima, quando ci si metteva era davvero stronzo.. 

<< Emm no scusa >> disse 

 << Sono Andrè, il ragazzo che stava importunando Harry alla gita di quattro anni fa a Parigi >>

 << Oh certo, come stai? >>

 << Bene grazie, tu? >>

 << Stavo meglio prima >> sussurrò piano.. 

<< Come? >> disse Andrè.. 

<< Bene grazie..>> Dopo aver parlato un po di Hazel uscimmo dalla stanza, prima di uscire, Andrè mi prese la mano per farsi vedere da Louis...

 << Sei davvero uno stronzo >> dissi guardandolo ridendo..

 << Perchè? >> disse guardandomi innocentemente..

 << So cosa stavi facendo >>

 << Harry se lo merita tutto quanto ciò che gli ho fatto >>

 << Già..>>

 << Allora Mon Amour dove andiamo>> risi e salimmo in macchina....



 La sera, dopo aver preso Hazel da scuola andammo in camera mia per giocare con i trucchi.., eravamo soli in casa perchè mia madre era uscita con Robin.. 

<< Daii ti posso mettere il rossetto >>

 << Hazel se viene qualcuno ed io vado ad aprire nelle condizioni in cui vuoi farmi, farò scappare tutti>>

 << Perchè stai aspettando qualcuno? >>

 << No >>

 << E allora >> disse facendomi coricare sul letto e mettendomi il rossetto, ovviamente in ogni punto della faccia tranne in bocca.. 


Dopo avermi messo qualcosa di colorato negli occhi e altra roba che aveva trovato nel cesto dei trucchi, vecchi, di mia sorella, per mia fortuna suonarono il campanello, dimenticandomi nelle condizioni in cui ero andai ad aprire e davanti mi trovai un Louis Tomlinson che cercava di trattenere le risate... 

<< Vuoi entrare o rimani li? >>

 << Prima rido e poi entro >> disse chiudendosi la porta, iniziò a ridere cosi forte che contagiò anche a me, dopo un paio di minuti bussò ed io apri..

<< Posso? >> chiese asciugandosi le lacrime.. 

<< Certo >> dissi facendolo entrare per poi chiudere la porta.. 

<< Emm..in che pub lavori conciato cosi? >> e riprese a ridere e io lo seguì, non mi facevo una risate del genere da anni ormai.. 

<< Scusami ma la dovevo fare questa battuta >> disse sedendosi sul divano.. 

<< Già...HAZEL PORTAMI QUALCOSA PER TOGLIERMI QUESTA ROBA DALLA FACCIA >> urlai per farmi sentire al piano superiore..

 << Arrivano...>> scese le scale e appena vide Louis lo salutò con la manina e mi disse.. 

<< Tieni papà, io vado a giocare..>> disse correndo in camera, mi girai verso di Louis e non aveva più la stessa espressione felice che aveva prima..

 << Sarò breve, domani c'è una festa di compleanno di una bambina che è in classe con Hazel e festeggia in un parco e sono qui per invitarvi >>.. 

<< Grazie, non lo so se l'accompagno io o mia madre ma Hazel ci sarà di sicuro >> 

 << Ok, allora posso..>> 

<< Aspetta vuoi qualcosa da bere >>

 << Un bicchiere d'acqua grazie >> disse, sorrisi e andai in cucina a prendere il bicchiere d'acqua, ritornai in salotto.. 

<< Hazel ti assomiglia molto >>

 << Lo so, me lo dicono tutti, come mai non sei più alle superiori? >>

 << Perchè dopo quell'anno non ho più voluto insegnare a ragazzi oltre i 10 anni >>

 << Perchè? >> chiesi 

<< Perchè avevo paura che succedesse la stessa cosa che è successa con te >>... 

<< E' impossibile che ti innamori di un'altro alunno >> dissi sorridendo

 << E' impossibile che mi innamori di qualsiasi altra persona, perchè sono ancora innamorato di...>> suonò il campanello, giuro avrei picchiato chiunque fosse stato alla porta... 

First love is foreverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora