Capitolo 6.

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"Noe" mi chiama Nicolò dal suo letto
"si?"
"perché delle volte hai l'arriccia capelli acceso? Perché dopo che lo hai usato, quando esci di solito non hai i capelli ricci" mi chiede

Vede alcune mie ferite

"non mi dire che ti bruci sempre" mi dice preucupato
"non mi brucio sempre..."
"perché non me ne sono accorto prima? Perché? Ti potevo aiutare" dice molto preoccupato
"ti posso aiutare? Posso fare qualcosa? Raccontami perché?"
"tranquillo Nico adesso dormi e non stressarti"
"va bene ma tu promettimi che non lo farai più" mi dice
"ne parliamo domani"

Mi giro e rigiro nel letto ma non riesco a dormire
Esco nel giardino ma trovo qualcuno

"Kenan?" chiedo non vedendo molto bene chi sia
"che ci fai qua è notte fonda" mi dice il turco
"non Riesco a dormire, tu perché sei sveglio?"
"stessa cosa" mi risponde

Parliamo un po' e torniamo in camera nostra

"Noemi? Dove eri?" mi chiede Nicolò quando rientro in stanza
"scusa se ti ho svegliato comunque ero un po' fuori per prendere aria"
"perché? " mi chiede
"perché non riuscivo a dormire" rispondo
"ah ok"

Dormo fino a mezzogiorno
Ero veramente stanca

"alzati dormigliona" mi alza Federico
"ancora 10 minuti"
"dai che è mezzogiorno" mi risponde
"nuovo record" dico alzandomi

Scoppiamo a ridere

Mi vesto e chiamo Paulo in stanza

"perché mi hai chiamato?" mi chiede
"devo dirti un cosa..."
"in questi giorni sono caduta in deppressione per i fatti successi, per Kenan, per Riccardo...
Quindi stavo cercando di suicidarmi ma ho capito che farà male di più a quelli che tengono a me, quindi in questi giorni mi bruciavo, mi tagliavo..." continuo

Paulo mi guarda come se non sapesse parlare e con occhi spalancati
Come se ci fosse un gossip pazzesco

" che c'è mica ti ho detto un gossip " gli dico con un leggero spintone alla spalla
" mi hai lascito senza parole "
" se ti posso aiutare con qualcosa sai che sono disponibile" continua
" ti vorrei chiedere qualcosa" chiedo
"dimmi"
"tu ne sai un po' di psicologia?" chiedo
"non ne so molto a un po' si. Perché me lo chiedi?"
"per aiutarmi a far smettere" gli rispondo
"non lo so quello"
"se vuoi ti aiuto a cercare un numero di uno bravo" continua
"grazie Pau" lo ringrazio
"prego gnogne"

Qualcuno mi prende dal polso e mi porta in camera sua

"Riccardo? Cosa vuoi da me? Lasciami in pace!"
"voglio che tu mi perdoni"
"no."
"Sei solo uno stronzo" continuo
"allora non sarò più uno stronzo"
"non ti voglio lo stesso, adesso lasciami"

Mi fa uscire dalla sua stanza
Per fortuna che non c'era nessuno

"Noemi!" mi chiama Kenan
"eccoti ti stavo cercando" continua
"possiamo parlare?" chiedo
"okay, vieni in camera" mi dice lui

Entriamo in camera parliamo un po' e poi gli dico quello che volevo dire

"ti vorrei dire una cosa..."
"dimmi" risponde
"io ti vedo più che un amico..."
"ti stai dichiarando?" chiede
"no cioè si"
"anche io ti vedo di piu di una amica..."
"che ne dici che iniziamo a frequentarci senza dire niente a nessuno?" mi chiede
"potremmo dirlo hai nostri amici più stretti oppure io a fede"
"io lo dico a Dusan e tu a Federico"
"ma solo loro due" continua
"va bene"

Iniziamo baciarci un po' più intensamente fin quando non sentiamo qualcuno
Erano proprio Federico e Dusan

"ci dovete dire qualcosa?" chiede Federico vedendo la scena

Io e Kenan ci guardiamo per un attimo

"in realtà si" dice il turco
"vi siete fidanzati?" chiede il serbo
"si" rispondo
"dai si vedeva" dice mio fratello
"delle volte quando vi guardavate uno dei due si arrossiva e delle volte anche tutti e due" continua Dusan
"adesso ci stiamo solo frequentando quindi abbiamo deciso che lo andavamo a dire a voi due nessun altro" dico io
"però quando la cosa si fa più seria allora lo diremo a tutti" continua Ken
"va bene" risponde mio fratello

Lo guardo stranito

"che c'è?" chiede confuso
"è strano che reagisci così calmamente" continuo

Ci mettiamo tutti a ridere

Usciamo fuori e pranziamo
Io mi siedo vicino a Kenan e Paulo ed il più lontano da Riccardo

Continua a mandarmi occhiatacce

Kenan visto il mio nervosismo mi mette una mano sulla coscia

Paulo lo vede

"mi devi dire qualcosa?" mi sussurra vedendo la mano del turco sulla mia coscia
"ne parliamo dopo" gli rispondo

Finito di mangiare dico a Kenan tutto e lui dice che lo posso dire a Paulo ma a nessun altro

Vado da lui e gli racconto tutto

"però non lo dire a nessuno"
"ci stiamo solo frequentando niente di serio" continuo
"va bene, ma non so se Riccardo la prenderà bene se vi vedrà o lo saprà" mi dice
"Riccardo è solo un capitolo passato adesso devo pensare ad altre cose" gli rispondo
"va bene, ma te lo sto dicendo solo perché ho visto che vi stavate mandando molte occhiatacce"
"si lo so Pau stai tranquillo" lo rassicuro

La vita//Kenan Yıldız Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora