Fireside

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NOME

Nergal

(sumerico Né-uru-gal "signore della grande dimora"; Νήργιλος)

Dio originariamente solare o ctonio, protettore della fertilità, divenuto poi il dio dell'Oltretomba (della terra inferiore: erṣetu shaplītu), della peste e della guerra.

È il figlio primogenito di Enlil: talora lo si dice figlio di Anu o di Enki. La sua assunzione a divinità del mondo sotterraneo come sposo di Ereshkigal, la dea sumerica degli Inferi, è narrata da un testo di el-'Amārnah ed è conosciuta solo in questa veste semitica. La sua città sacrale è Kutū, la Kutāh della Bibbia, oggi Tell Ibrahimi, a N-E di Kish, già sede di un antico dio della peste, Irra, assimilato successivamente a Nergal.

A Kutū, Shulgi, re della III dinastia di Ur, costruisce un tempio al dio Mes-lam-ta-é-a (altra ipostasi, significante in sumerico: "colui che esce dal Mes-lam", cioè dagli Inferi); un altro santuario innalza a Gudea, nel quartiere sacro di Girsu in Lagash; in epoca molto più tarda il re d'Assiria Sennacherib edifica un altro tempio e lo chiama, come quello antichissimo di Shulgi, é-mes-lam, casa di Mes-lam


COGNOME

Ibn-Al Ahmar

Ibn (ابن): In arabo significa "figlio di".

Alahmar (الأحمر): Significa "il rosso".

Quindi, letteralmente, "Ibn-Alahmar" si traduce come "figlio del rosso" o "figlio di quello rosso". Il termine "Alahmar" può essere usato per riferirsi al colore rosso o può avere connotazioni più ampie, come il fuoco "figlio del fuoco", la passione, o anche un riferimento geografico o familiare.


SOPRANNOMI

Ghost, il fantasma

nome in codice datogli dalla radice, l'ordine di assassini a cui appartiene. Soprannome azzeccato dato il suo modo di muoversi entrando ed uscendo dalle stanze senza che nessuno lo noti e apparendo all'improvviso come se avesse la capacità di attraversare i soli

Ménis - l'ira, meglio conosciuto come "la Tigre dell'ira"

il quarto peccato capitale

Il termine ira nel si riferisce a un comportamento che, superando i limiti moderatrici della ragione, esprime una passione, l'ira appunto, che trova sfogo e soddisfazione in offese verbali o fisiche nei confronti di chi ha causato la reazione difensiva o aggressiva in chi si è sentito provocato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 13 ⏰

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