N.B.: questa storia è da considerare una sorta di spin off di "Vita terremoto", la mia storia precedente, in cui Joseph / Holden ha avuto un ruolo importante. Verranno quindi menzionati, seppur in minima parte, personaggi e situazioni di quella storia. Se avete piacere a comprendere meglio alcune cose, vi invito a leggerla, la trovate sul mio profilo <3
*
Heat Waves
Prologo.
La figura misteriosa
Sometimes all I think about is you
Late nights in the middle of June
Heat waves been fakin' me out
Can't make you happier now
— Heat Waves, Glass Animals
Quando sento due colpi di nocche alla porta, mi allontano dallo specchio, sfumando con il dito indice il residuo di eyeliner che si è leggermente sbavato sull'occhio.
Andrea fa capolino nella piccola stanza, guardandomi. Nasconde un sorriso dietro la barba biondo cenere.
«Nicole, tra poco tocca a te.»
Faccio un cenno di assenso e, dopo che il biondino sparisce dalla mia vista, torno a guardare il mio riflesso. Non mi piaccio, tutto ciò che riesco a pensare è che faccio decisamente schifo e spero che almeno il trucco copra queste mie sensazioni. Sospiro, poi lascio la stanza.
Il locale è piuttosto pieno, il che mi coglie di sorpresa, perché è un giorno infrasettimanale di un luglio rovente e avrei scommesso che la gente avrebbe preferito uscire e godersi l'aria aperta, piuttosto che chiudersi in un locale con le luci che soffocano.
Mi sento stretta in questo abito leggero, bianco con dei pois neri, arricchito da ricami in pizzo neri all'altezza del petto; i tacchi mi fanno già male ai piedi e per fortuna questa sera non ho in programma di esibirmi con canzoni ritmate, che richiederebbero maggior movimento sul palco.
Sorrido timidamente al pubblico, la maggior parte del quale impegnato a sorseggiare chissà che drink e a parlottare seduto al tavolo. Scorgo la figura di Camilla, dietro il bancone, che mi fa il solito pollice in su per augurarmi buona fortuna. Le sorrido, apprezzando il gesto.
«Buonasera a tutti,» soffio al microfono. «spero vi stiate divertendo. Io sono Nicole e stasera canterò per voi.»
Dopo la frase di circostanza, che non suscita chissà che interesse se non brevi sguardi incuriositi di qualche persona che mi squadra in una breve radiografia con le pupille, mi posiziono al piano, da dove inizio a suonare in maniera delicata.
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𝑯𝒆𝒂𝒕 𝑾𝒂𝒗𝒆𝒔 | Holden
FanfictionI just wonder what you're dreaming of when you sleep and smile so comfortable. I just wish that I could give you that, that look that's perfectly un-sad | Perché capita di incontrare, almeno una volta nella vita, quella persona in grado di calmare l...