Capitolo due- la prima mossa

13 3 1
                                    

L'altro giorno ho incontrato Hera.
Merda
Non credo di aver mai visto ragazza più bella.
I suoi capelli erano sciolti, di un biondo scuro, potrei dire cenere. La sua espressione invece era molto dolce, con due grossi farfallanti occhioni in cornice con delle lunghe ciglia.
Lei è la regina della nostra storia.

Non ho indugiato ad ripeterli quello che mi aveva riferito Tray. Fu sorprendentemente gentile con me. Mi diede l'indirizzo e la ora d'arrivo. Non potevo far altro che notare la gentilezza con cui mi parlava. Sembrava davvero di cuore.
Adesso l'unico problema era..che cosa mi metterò?

non sono mai stata brava nella moda. Ho sempre trovato sconforto in essa nella realtà. Non mi ci sono mai trovata e è difficile farlo adesso. L'unica persona che mi ha sempre aiutata in essa è Rosie ,la mia migliore amica.il mio fidato cavallo della scacchiera. O vero una ragazza normale che ha più competenza di me. È un peccato che ora viviamo lontane.

Allora mi decido nel chiamarla.

"Rosie meno male che hai risposto stasera ho una festa e non so cosa mettere! Lo sai come sono con queste cose" dico con un mezzo broncio.

Allora lei mi sbuffa
"Hahaha tu ad una festa? Questa è nuova. Hai qualche idea?" Angelo caduto in terra, si è decisa ad aiutarmi.

Ad pensarci le mie opzioni erano una salopette un po' vecchia e un vestito ad campana ma mi salì un po' di vergogna ad mostrale ad Rosie.

"No..neanche una" dico beffardamente

Rosie sbuffa di nuovo.
Allora io ci ridacchio su.

"Se continui così ti inizieranno ad paragonare ad un cavolo" accavallo le gambe.
Lei mi guarda insipidamente e continua il discorso ignorandomi.
"Se proprio non hai nulla da mettere guarda nel guarda roba di tua madre, ha sempre avuto un non so che di stile" mi suggerisce. Pensandoci non era una cattivissima idea.

Anzi Quella era un'idea niente male.

"Vado ad vedere" mi alzo dalla sedia e mi dirigo.

Dopo un po' ricompaio nella chiamata. Un tubino corto nero con uno spaccio quadrato sul petto. Che faceva notare le mie forme. Non il massimo ma confortevole.
"Secondo te va bene? È un po'.."

"È PERFETTO ti sta di incanto" pronuncia Rosie acconciando le labbra in un mezzo sorriso.

Per poi guardarmi con un sorrisetto intimidatorio.
"Chi ti ha invitata? Non vai mai alle feste.."
Percepisco la sua malizia intimidatoria dal telefono.
Allora rispondo.
"Tray"

"Tray!? Quel Tray?"

"Si perché?" Tanto sorprendente?

"Non si fa sentire da secoli. Deve aver fatto una festa gigante solo per scusarsi un po'"

"Eh? No la festa non è affatto per me" cerco di ridere goffamente.

"Ah..ok scusa avevo collegato male" poco dopo sento qualche voce in spagnolo nel sotto fondo.

"Eh? Mamma? Ugh..ok ok. Lucky io devo andare, sai come è mia madre" non sono una grande fan di sua madre ma si vede che è una che si impegna.

"Si certo, non ti preoccupare"

Un sorrisetto lì appare in viso.
"Grazie sei la migliore. Ricordati di sciogliere i capelli, staresti da DIO, divertiti con il tuo Tray. Ciao!" Neanche il tempo di salutare che
Esce dalla chiamata. La solita Rosie.

Beh,ora l'unica cosa che mi manca è trucco ed parrucco.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao sono l'autore di questa storia. Potete benissimo chiamarmi Mikeey.
Com'è fin ora? Vi sta piacendo? Scrivetemi commenti su come migliorare e consigli relativi. Scusate per l'attesa del capitolo .Cercherò di farmi perdonare.

un gioco più grande.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora