Il treno per Thoronet era un convoglio lento e sgangherato, un mostro di ferro e vapore che sembrava arrancare faticosamente attraverso la campagna provenzale. Jacques e Dafne sedevano in un vagone vuoto, avvolti in un silenzio pesante come la coltre di nebbia che si insinuava tra i campi. Il paesaggio scorreva lento oltre il finestrino: campi di lavanda, ondeggianti come un mare viola sotto il vento, vigneti assolati, che sembravano sanguinare il loro nettare dorato, villaggi arroccati sulle colline, sentinelle silenziose di un passato dimenticato. Ma la bellezza del paesaggio non riusciva a dissipare l'angoscia che serpeggiava nei loro cuori, un'ombra scura che offuscava la luce del sole."Manca ancora molto?" chiese Dafne, la voce incrinata dalla tensione, come un cristallo sul punto di frantumarsi.
Jacques consultò l'orario, le dita tremanti sulla carta ingiallita. "Non molto," rispose, sforzandosi di mantenere un tono rassicurante. "Dovremmo arrivare a Thoronet tra un paio d'ore."
Dafne annuì, stringendosi nel suo cappotto come se cercasse protezione dal freddo che non era solo fisico. Il sole stava tramontando, tingendo il cielo di sfumature cremisi e dorate, come un quadro di un artista folle. Ma l'aria si stava raffreddando, e un vento gelido soffiava attraverso le fessure del vagone, portando con sé un sentore di morte e desolazione.
Jacques si alzò e chiuse il finestrino, cercando di isolare il vagone dal mondo esterno, come se potesse proteggere Dafne dalle forze oscure che li circondavano. Tornò a sedersi accanto a lei, le prese la mano e la strinse forte, cercando di trasmetterle un po' del suo coraggio.
"Andrà tutto bene," sussurrò, guardandola negli occhi. Ma le sue parole suonavano vuote, anche alle sue orecchie. Sapeva che stavano andando incontro all'ignoto, a un destino incerto e forse terribile.
Dafne si appoggiò alla sua spalla, chiudendo gli occhi. Cercò di immaginare l'abbazia di Thoronet, di visualizzarne le mura imponenti, il chiostro silenzioso, la chiesa austera. Ma l'immagine che le veniva in mente era quella di un luogo oscuro e minaccioso, popolato da ombre sinistre e creature demoniache.
Un brivido le corse lungo la schiena, come se una mano gelida l'avesse sfiorata. Aprì gli occhi e guardò Jacques, cercando conforto nel suo sguardo.
"Ho paura," sussurrò, la voce rotta dall'emozione.
Jacques la strinse più forte, accarezzandole i capelli. "Lo so," disse, baciandole la fronte. "Anch'io."
Ma sapeva che dovevano andare avanti. Dovevano scoprire cosa li aspettava all'abbazia di Thoronet, qualunque cosa fosse. Dovevano affrontare i loro demoni, sia quelli reali che quelli immaginari.
Il treno rallentò e si fermò alla stazione di Thoronet, un edificio fatiscente che sembrava abbandonato da anni. Jacques e Dafne scesero dal vagone, portando con sé i loro bagagli. La stazione era deserta, illuminata solo da una debole lampada a petrolio che proiettava ombre lunghe e deformi sulle pareti scrostate.
"Sembra un villaggio fantasma," commentò Dafne, guardandosi intorno con apprensione.
Jacques annuì. "Andiamo," disse, prendendo la valigia di Dafne. "L'abbazia non è lontana da qui."
Si incamminarono lungo una strada sterrata, seguendo le indicazioni di un cartello sbiadito che indicava la direzione dell'abbazia. La notte era scesa, avvolgendoli in un manto di tenebre. Il cielo era costellato di stelle, ma la loro luce sembrava fioca e distante, come se non potesse penetrare l'oscurità che li circondava.
L'unico suono era quello dei loro passi sulla ghiaia, un rumore ritmico e ossessivo che sembrava echeggiare nel silenzio della notte. Jacques e Dafne camminavano in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri. Jacques pensava all'uomo senza volto, alla sua presenza minacciosa, al mistero che li aveva portati fin lì. Dafne pensava ai suoi incubi, alla paura che la attanagliava, alla speranza che tutto si risolvesse presto.
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L'Abbazia Delle Ombre
TerrorIn un'epoca in cui la modernità inizia a sfiorare la quiete delle campagne francesi, tra l'eco delle rivoluzioni e il lento mutare delle stagioni, si cela una storia di mistero e terrore. "L'Abbazia delle Ombre" è un viaggio nelle tenebre del cuore...