6. Heart Of Glass

163 23 108
                                    

"Le cose sono come sono.
Soffriamo perché le avevamo
immaginate diversamente"

Naomi

Lo guardo intensamente, non può essere lui, mi sto sicuramente sbagliando

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Lo guardo intensamente, non può essere lui, mi sto sicuramente sbagliando.
Tyler, uno spacciatore? No, no, non può essere.
<<Come cazzo fai a sapere il suo nome!?.>>Aidan ha lo sguardo terrorizzato, riuscendo a percepire dal mio che siamo completamente fottuti.

<<Era il mio migliore amico... lo conosco da tutta la vita.>> sono così confusa che questo è tutto ciò che mi esce a fatica dalla bocca.
<<Come facevi a frequentare un tizio del genere?! È un criminale, vende droga ai ragazzini. Non avevi paura-.>>
<<Chiudi quella cazzo di bocca Aidan, non ti azzardare a parlare così di lui. Tu non hai idea di che persona lui fosse.>>

Tyler è il figlio della migliore amica di mamma e per questo, fin da piccoli siamo stati praticamente inseparabili. C'era voluto un po' perché ciò diventasse una vera amicizia, insomma, lui era troppo timido, aveva paura di tutto, persino di me.
Purtroppo, queste paure nascevano dal fatto che la sua famiglia non era affatto come la nostra. Tyler vive in un quartiere di merda, in particolare lo erano i posti sudici in cui la madre era costretta a lavorare per poterlo mantenere.

Quando ero piccola, chiedevo disperatamente di andare a casa sua e dopo le ramanzine dei miei genitori mi beccavo anche le sue. Diceva che non mi avrebbe mai fatto mettere piede lì, perché era troppo pericoloso, e che addirittura lui stesso si teneva alla larga da quelle persone. Mi ha sempre protetta, anche dopo la morte di mia madre, lui c'è sempre stato.
Stava andando tutto bene, stavo tornando a stare bene, quando è improvvisamente scomparso. Non rispondeva alle chiamate, non veniva più a trovarmi. La mia ostinazione mi ha persino portata ad andare a casa sua una volta per tutte, ma nessuno mi ha risposto e poco dopo mi sono ritrovata nella limousine che aveva mandato papà.

Non sapevo perchè fosse sparito, ho addirittura pensato che fosse morto, ma mai mi sarei immaginata che fosse diventato tutto ciò che lo aveva sempre spaventato.
Sì, è diventato uno di quei mostri da cui cercava di proteggersi.

<<Vuole qualcosa da noi, non possono essere minacce al vento, ne sono sicuro al cento per cento, è lui, è lui.>> Le parole di Aidan sono fin troppo sincere, ma non posso... non voglio crederci.

<<Ragazzi, non riesco a muovere il braccio.>> il lamento di Mika ci distoglie dal nostro battibecco.
È ritornata alla sua postazione dopo essersi ripulita, con gli occhi chiusi e la bocca contorta dal dolore.
<<Fa vedere.>> Aidan afferra il polso di Mika con forza portandola gemere leggermente dalla sofferenza.
<<Cazzo, potrebbe essersi rotto. Dobbiamo andare in ospedale.>>
E mentre Aidan si sporge per parlare con Lucas, riprendo in mano quella foto.

Tyler non era a quella festa, ne sono sicura, l'avrei riconosciuto anche tra tremila persone.
Queste parole le abbiamo dette in camera di Aidan, non eravamo soli? E anche se non lo fossimo stati, perché crede che la sua parola possa valere quanto la nostra?.
Siamo più potenti, siamo sostenuti dall'opinione pubblica, abbiamo falsificato così bene i test che nessuno ha osato chiederci di rifarli.
Hanno qualcosa in più? Cosa possono avere? Chi puó essere quella ragazzina. Kamila, così ha detto Aiden, che cosa c'entra con Tyler e cosa vogliono da noi?
Sono d'accordo e vogliono soldi? Se volessero solo dei miseri soldi non avrebbe senso minacciarci in questo modo.

People of InterestsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora