Nicoletta.
era questo il suo nome.
Nicoletta Teresa.
ma per quanto fosse difficile crederlo, Teresa non era il nome.
bensì il cognome.
per gli amici Nicoletta aveva una varietà infinita di soprannomi.
ma siccome la storia non parla di lei, nonostante io abbia ben deciso di regalarle un capitolo accattivante e descrittivo, non ne menzionerò neanche uno.
Nicoletta era falsa.
lo si poteva comprendere dal suo colore di capelli.
Nicoletta aveva i capelli rossi, bellissimi e profumatissimi capelli rossi, una ricrescita alla base del capello che appariva come un buco nero.
le braccia tatuate che la facevano apparire come un pirata.
Nicoletta era sgraziata, eppure faceva la ballerina.
una passione innata, o meglio, lo chiameremo fetish, per il culo di un attore inglese, apparso per solo qualche secondo in un film recente.
Nicoletta teresa amava l'arte, ne era affascinata, ma mai sarebbe riuscita a creare.
Nicoletta era impedita, non era in grado di fare braccialetti di perline.
ma tutto questo fffuscot non avrebbe mai potuto saperlo.
non conoscendola, si basava su quello che la propria rabbia gli comunicava.
Nicoletta aveva la faccia cinese ed antipatica.
che poi, se l'avesse conosciuta, avrebbe potuto scoprire che essa era solo la sacrosanta verità.
Nicoletta piangeva.
pioveva e lei piangeva.
faceva caldo e lei piangeva.
rideva ma piangeva.
piangeva perché piangeva.
un gattino attraversava la strada e piangeva.
Nicoletta piangeva e basta.
Nicoletta cercava se stessa ai concerti e picchiava le persone che le rubavano gli occhiali del cinese in discoteca.
era quella che, Panna Pepe avrebbe sicuramente definito una baddie.
ma tutto questo, ripeto, non era accessibile alla mente di fffuscot, che in lei vedeva solamente la rappresentazione del desiderio di distruggere e demolire.
stronza nicoletta.
avresti dovuto saperlo.