3. I'm in love with a criminal

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Sasha's pov
2017

Non riesco a dormire. Non c'è un motivo preciso ma forse non sono ancora perfettamente abituata al fuso orario.


Fatto sta che sto fissando il soffitto da ore, ho contato ogni piccola crepa ed esaminate manco avessi fatto l'autopsia.

Mi metto a sedere scostandomi i capelli dal viso. Voglio dormire, il mio corpo ne dense la necessità ma la mia mente non ne vuole proprio sapere.

Perchè non ci riesco?

Se Fede fosse sveglia mi direbbe che qualcuno sta pensando a me. Se mai sia vero mi verrebbe da dire che sia Kirill e il mio odio aumenta così tanto che mi sale la nausea.

Mi scanso dalle lenzuola e senza svegliare le mie amiche o ancora peggio, mia madre nella porta accanto, mi avvicino in punta di piedi all'uscita della porta.

Penso che mi farà bene un bel bicchiere d'acqua fresca. Anche se adesso ho proprio voglia di thè alla pesca.

Domani lo compro.

In Italia era una nostra abitudine, ogni qual volta che c'era un uscita tra amiche, comprare il thè o la pepsi al tipico panificio perché costavano di meno del bar.

Scendo le scale che scricchiolano sotto i miei e ho paura che da un momento all'altro mi ritrovi mia madre nelle sue veste indemoniache.

Qualcosa di umido mi tocca la caviglia che riconosco come il muso di Max e scodinzola nel vedermi.

«Max sta zitto» dico a denti stretti per la paura che inizia ad abbaiare improvvisamente. È così stupido che sarebbe capace.

Qui finisce male, vedi che si fa per un po' d'acqua.

Arrivo in cucina con la grazia di un elefante e i calzettini verdi con i dinosauri che mi proteggono dal gelo del pavimento. Sta notte fa un incredibile freddo che mi è venuta persino la pelle d'oca.

Mentro mi sto versando l'acqua il mio occhio cade al di fuori della finestra, quasi come un gesto istintivo, e..

Perché c'è Dima incappucciato che sembra stia scappando?

Ho le allucinazioni sta sera.

Sbatto le palpebre per assicurarmi di non star sognando e mi do pure un pizzico provocandomi fastidio.

Dima é ancora lí.

La mia testa mi dice di ignorare la cosa, di tornare a fissare il soffito e dimenticare tutto ciò che ho appena visto.

E sarebbe anche la scelta più razionale ma quando mai sono stata una persona razionale, io.

Mi infilo subito le scarpe e per non fare casino decido di uscire dalla finestra del salone ma prima di farlo do un ultimo sguardo a Max che é stranito e ha le orecchie alzate.

«Coprimi che se mamma mi becca sono fottuta»

Confido in te Max.

Salto giù dalla finestra e inizio a correre nella direzione in cui é sparito Dima. Queste zone di notte sono inquietanti, persino un ragazzo ha quasi ansia di uscire la sera.

Побег - FugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora