10. We can't even speak but you stay on my mind

76 27 106
                                    

! ATTENZIONE !

Nello spazio autrice c'è il
presta volto del nuovo personaggio.
Buona lettura!

"Ciò che ami poi t'ammazza"
J-AX -

Vic

«Viky, dimmi, non voglio vederti così»
Non riesco nemmeno a parlare, mi manca quasi il respiro.

«È che... è Chris, lui... noi» non so nemmeno come spiegare la situazione.
Cosa dovrei dire? Che eravamo migliori amici e poi ha smesso di parlarmi?
Così sembra una cosa superflua, ma non lo è assolutamente.

«Calma Vic, respira con calma e dopo raccontami tutto» faccio dei respiri.

Calma Victoria, calma, respira, di lei ti puoi fidare.

«Ti ricordi quando a obbligo o verità hai chiesto a Chris chi fu il suo primo bacio? Ecco lui ha mentito! Sono stata io il suo primo bacio!» Urlo tra le lacrime

Vedo Soph che fa una smorfia.
«Calma, calma, parti dall'inizio»
prendo un grande respiro e mi faccio coraggio.
«Io e Chris ci siamo conosciuti a cinque anni. Mia madre era amica della sua, una volta la invitò a cena e quindi noi iniziammo a giocare. Noi abbiamo legato davvero tanto. Si giocava sempre alla principessa in pericolo e al principe che la doveva salvare, si andava spesso allo skate park in cui ti abbiamo portato la scorsa settimana e amavamo cenare insieme alle nostre famiglie. Un giorno incontrammo dei bambini che stavano correndo in torno alle altalene che al tempo c'erano tutti insieme e noi ci avvicinammo perché volevamo fare amicizia. Ovviamente non potevamo sapere che sarebbero stati per sempre con noi nelle nostre vite.»

Passato

«Guarda, Chris!» indico le altalene
«Cosa?»
«Lì! Ci sono dei bambini, gli chiediamo se vogliono giocare con noi?»
«Ma io voglio stare con te!» mette il broncio.
«Dai! Sarà solo per oggi»
«Va bene...»
Ci dirigiamo verso le altalene e vediamo cinque bambini: una bambina con dei grandi occhi marroni scuro e dei capelli neri bellissimi fermati ai lati con dei fermagli colorati di rosa e viola. Accanto a lei c'è un bambino molto alto, pure lui ha i capelli neri, però a differenza della bambina ha gli occhi verdi, sopra l'altalena c'è una bambina con i capelli castani, anche lei gli ha molto scuri. Dall'altra parte c'è un bambino, anche lui è alto, ha i capelli castani e una divisa da basket, infine c'è un bambino con la pelle un po' scura. Ha delle treccine bellissime che gli arrivano a metà dell'orecchio, pure io le voglio!

«Su! Vieni!» lo trascino.

«Ciao! Volete giocare con noi?»
la bambina con i capelli neri mi guarda dall'alto al basso.
«Certo! Che facciamo?» risponde quello con le treccine
«Non so, facciamo che le ragazze sono delle principesse e noi siamo i principi, però uno deve fare il drago» propongo io.
«Va bene, lo faccio io il drago» dice quello vestito con la divisa da basket.

Presente

«Non ci si presentò nemmeno. Scattò subito la scintilla tra noi, così iniziammo a darci appuntamento ogni giorno alle 16 allo skate park. Quando avevamo otto anni Chris sparì per una settimana intera, era estate quindi pensammo che fosse andato una settimana in vacanza, anche se era strano perchè lui preferiva il mare, e noi a Miami abbiamo il mare più bello di tutti gli Stati Uniti. Dopo circa sette, otto giorni tornò. Ero contentissima, ma lui mi sembrava molto distaccato, non capivo che cosa avesse. Iniziò a parlarmi sempre meno, quando ad un certo punto smise. Da quel momento in poi, iniziammo a stare nello stesso gruppo ma senza rivolgerci parola. Io non capisco che successe ma ci stavo, e ci sto, davvero tanto male.»
faccio una pausa. Quanto mi fa male pensare al fatto che il bambino di cui ero innamorata persa, quello vivace che amavo adesso mi guarda a mala pena

Mine - tua per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora