Capitolo 17

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Quel giorno avevo deciso di andare alle cascate,ma era lontano e non ricordavo la strada e Caleb era l'unico libero così avevo chiesto a lui, ma alla fine avevamo optato per andare a fare un pic-nic nel bosco
<<hai preso tutto?>>chiese guardandomi, eravamo a casa mia
<<devo finire di prendere per il pranzo>>sorrise
<<prendiamo una pizza, intanto manca un'ora a pranzo>>annui
<<ok, ma prendo comunque degli stuzucchini>>annui e preparai uno zaino con snek, dei dolci, bibite e un telo per sederci. Appena fummo pronti uscimmo, salendo sula sua macchia e andammo in pizzeria e prendemmo una pizza da condividere e due coca cole, andammo al bosco e cercammo un punto comodo, mettemmo il telo a terra e ci sedemm anche noi
<<passami la pizza così intanto la divido>>lo feci e mentre lui la divideva io tirai fuori dallo zaino le cole, aprendole con il suo accendino
<<ecco dov'era?>>ridetti
<<l'avevi lasciato da me l'anno scorso>>sorrise
<<vero>>
<<eri da me tutte le notti e hai lasciato anche delle magliette, che uso spesso come pigiama>>mi guardó
<<e sesso l'hai fatto solo con
Yuri?>>annui
<<si>>sorrise
<<meglio, è stato bravo? Cioè ti ha trattato bene?>>sorrisi
<<si>>e mangiammo
<<più bravo di me?>>non lo guardai, lui si avvicinò
<<ragazzina, rispondi alla domanda>>mi baciò il collo delicatamente
<<no Caleb, non è stato più bravo>>sorrise
<<meglio>>lo guardai
<<ora sono qua con te, non con lui, quindi non fare domande. Preoccupati del presente, non del passato>>sorrise, appoggiando il cartone delle pizze
<<hai ragione>>mi fece girare e mi tiro a lui, facendomi finire a cavalcioni sulle sue gambe
<<ciao>>lo dissi a pochi passi dal suo viso
<<ehi>>rispose sorridendo, mi morsi il labbro eccitata
<<Eli, muoio dalla voglia di baciarti e tu così, stai peggiorando la situazione>>leccai il labbro
<<fallo, baciami>>lui sorrise e lo fece, mi baciò, con una braccio si tenne in equilibrio e con l'altro mi avvolte il bacino, legai le braccia dietro il suo collo, la situazione si scaldò quando mise entrambi le mani sul mio sedere e mi fece muovere su di lui
<<Dio ragazzina.. >>mi baciò il collo e poi tornò alle labbra
<<tocca a me farti godere oggi>>mi misi in ginocchio tra le sue gambe e gli slaccia la cintura,liberando la sua erezione già dura, la massaggiai, facendolo gemere
<<muoviti>>leccai la punta e lui ebbe uno spasmo, pian piano lo presi tutto in bocca,facendo su e giù con la testa, mi strinse i capelli genette di nuovo, io continuai anche quando lui mi disse che nella stradina passavano persone
<<merda Elisabhet, sei una furia>>mi alzai
<<lo so>>lui mi tirò giù e sorrise
<<non così in fretta>>si mise seduto dietro di me e slacciò i miei pantaloncini
<<non urlare>>infilò le dita dentro ad essi e dentro il tanga, iniziando a massaggiarmi il clitoride, inarcai la stesta e quando infilò le dita dentro di me, mi tappo la bocca, facendomi impazzire
<<godi bimba>>baciò il collo, aumentando di velocità , la mano la fece scendere al collo, stringendolo
<<sei Mia, lo sarai per sempre>>le infilò in profondità e ansimai
<<ti prego>>ridacchió al mio orecchio
<<vuoi qualcosa?>>ansimai
<<leccami>>tolse le dita e mi fece sdraiare, mi tolse i pantaloncini e spostò il tanga di lato, iniziò a leccarmi e mi sembrava di impazzire
<<sei fradicia.. adoro leccarti quando sei bagnata>>succhió il clitoride e ansimai
<<con te sono sempre bagnata>>mi guardó
<<appunto>>la sua lingua entrò dentro di me, facendo su e giù e io rischiai di urlare
<<vieni bimba>>lo disse mettendo un dito
<<non.. Oddio>>aumentò la velocità facendomi aggrappare ai suoi capelli
<<Caleb.. Oddio si>>mi guardó
<<vieni bimba, vieni per il tuo Daddy>>a quelle parole venni come una fontana e lui leccò tutto, facendomi arrossire
<<brava ragazza>>sorrisi e lui mi baciò, ci rivestimmo e tornammo a mangiare

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