"T-ti ho detto che non lo so... chiederò al padrone di casa di posticipare l'affitto.
...finché non mi rimetto in carreg—senti, cazzo, adesso non voglio pensare alla rata della macchina!
No! Fanculo lo dico io!"
Le dita di Sylvie premono lo schermo dello smartphone alla rinfusa per chiudere una telefonata fin troppo animata per una panchina di un parco in maggio. Seduta, immobile, lo sguardo perso.
"Brutta giornata?" chiede una donna anziana; sorriso sghembo, capelli incolti e abiti logori.
Sylvie sospira. "Sì, diciamo di sì" mormora mentre indica la grossa scritta ECOWORLD che sovrasta l'edificio al di là del parco. "Ho perso il lavoro. Sono fottuta"
Gli occhi di Sylvie tornano sullo schermo scheggiato, una ragnatela che imprigiona il suo sguardo. "...e ho la batteria al 5%."
La clochard si siede e offre una sigaretta. "Capisco," dice. "Anch'io ho perso tutto. Avevo un figlio, mio marito ha dato via anche lui."
Sylvie strabuzza gli occhi e rifiuta la sigaretta per via della sporcizia sotto le unghie della donna, la quale, però, prosegue la narrazione senza batter ciglio.
"Oh, ma è tutto ok, sapevo che vita avrei avuto. Quando sono nata, i miei hanno promesso la mia magia all'Imperatrice" ma a quel punto il cipiglio scettico di Sylvie lascia intuire alla donna quanto ci sia bisogno di una piccola digressione. "Da dove vengo, le cose sono diverse. Ognuno, alla nascita, ha un certo quantitativo di magia. Crescendo, studiando, lavorando, aumenta. E così via, ok?"
Non è ok neanche un po'! Lo pensa, Sylvie, ma non lo dice; ha capito con chi ha a che fare, si limita a un sorriso di circostanza.
L'anziana accende la sigaretta per sé. "Ed è legale vendere la magia per potere, quindi la gente fa figli per non vendere la propria."
"Che succede a chi la vende tutta?"
"Eccomi: si consuma. Alcuni muoiono."
"E non ti fa incazzare? La magia è tua! Tua, cazzo!"
"Guarda che qui è uguale."
"Ehi, cretina, con chi stai parlando?" un ragazzo poggia una mano sulla spalla di Sylvie "mamma mi ha detto di venire a prenderti, sbrigati."
È vero, Sylvie è sola sulla panchina. Sblocca il telefono, serra i denti: 1%.
"Scott, non voglio consumarmi."
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Incipit
General FictionQuesta raccolta contiene gli incipit di varie storie che vorrei sviluppare. Leggi, commenta e aiutami a capire quali meritano di essere raccontate.