De tenebris insomniae

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Sofia sapeva che si resiste pochi giorni senza sonno, ma da due settimane la sua vita era un tormento, intrappolata in una morsa di insonnia. Il nuovo medico glielo aveva spiegato quando aveva sostituito le benzodiazepine con fluoxetina: le allucinazioni ipnagogiche si verificano mentre ci si addormenta, quelle ipnopompiche durante il risveglio. Diagnosi: stress.

Ma da quella esperienza, il sonno era diventato un nemico. Lei non voleva dormire. Tredici notti prima, si era addormentata con la sensazione di essere osservata. E nel bel mezzo della notte, si era risvegliata di soprassalto, cosciente ma incapace di muoversi. Fissava il soffitto con un peso a schiacciarle il petto; ansimava, paralizzata nel buio della sua stanza.

Poi la vide. Vicino alla porta, un'ombra più densa prese forma. Le iridi di brace erano fisse, e le sclere, bianche come un ghiacciaio, facevano male a guardarle con occhi abituati al buio.

L'ombra avanzò adagio, strisciando, mentre sussurri indistinti riempivano la stanza. "Non svegliarti, non muoverti" bisbigliavano tutti. Una cacofonia di sospiri, e a ogni parola Sofia sentiva le forze venirle meno. Cercò di muovere le mani, di gridare, ma il corpo era una prigione. Percepì il fruscio sulle coperte, il peso della presenza salirle addosso e un gelo penetrarle le ossa.

"Lasciami entrare" disse una singola voce profonda, zittendo le altre. L'ombra era salita sul letto, fino a che il suo volto senza lineamenti fu sopra quello di Sofia. "Ora sta' ferma."

E Sofia non si mosse. Non ci riusciva. Sentì la presenza aprirle la bocca e scenderle giù in gola; apnea, asfissia e poi il blackout.

Il suono della solita sveglia delle 7:00 la destò violento come uno schiaffo in faccia. Vide il sole tra le fessure della persiana e la trachea le faceva male come se avesse ingoiato vetri.

La paralisi del sonno è solo un fenomeno medico-scientifico, eppure da quella notte Sofia non dormì più bene e cominciò a mentire al medico. Ogni volta che chiudeva gli occhi, poteva ancora vedere le iridi rosse dell'ombra sulla soglia. Era dentro di lei, in paziente attesa di una fase REM.

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