Il destino che ci ha fatto incontrare.

Chiarimenti

A quel contatto la mano di Lucy ebbe un leggero fremito e poi più nulla.

In seguito avevano incontrato la vecchia Poliushka mentre si affaccendavano per correre in gilda. L'anziana donna era nelle vicinanze perché stava raccogliendo determinate sostanze grasse che in seguito avrebbe usato per creare nuovi unguenti da usare in caso di necessità.
Senza lasciare il tempo ai ragazzi di spiegarle cosa era accaduto nelle ultime ore li spronó a correre verso la sua dimora per cercare di salvare la bionda.
Una volta arrivati davanti all'umile casetta della donna in mezzo alla foresta, Natsu posó Lucy sul letto della maga guaritrice per poi essere buttato malamente fuori insieme ad Erza, Gray e Juvia, sempre attaccata al braccio del mago del ghiaccio. Mavis invece era rimasta insieme alle due usufruendo della caratteristica che solo i maghi della sua gilda potessero vederla; suscitando le lamentele da parte di Natsu che continuava a sbraitare sul fatto che lui avesse dovuto rimanere con loro per accertarsi che la giovane si riprendesse.
Ed ora erano lì, seduti sulle spesse radici di un albero secolare, da oramai parecchie ore.
Nessuno aveva una bella cera, il mago del fuoco in particolare.
Lentamente la loro magia si era stabilizzata, ed ora erano in perfetta forma anche se non si sentivano molto sicuri del fatto che quel calo improvviso di potere non avesse avuto delle conseguenze su di loro.
Tutti e quattro erano cupi e silenziosi, ognuno perso nei proprio pensieri e nei loro ragionamenti.

Quel teso silenzio venne bruscamente interrotto dall'apertura della porta di casa della donna che fu seguita dalla figura fluttuante del primo master.
La testa di tutti scattò verso di loro: i volti una maschera di preoccupazione. Non dovettero neanche chiedere come stesse la loro amica che Poliushka rispose con il suo solito tono brusco.
- La ragazza sta bene, solo non so quando potrebbe svegliarsi. Il dolore deve essere stato così forte che la sua mente si è chiusa a riccio per non farla soffrire ancora. In pratica è prigioniera del suo stesso corpo.

Disse senza troppi giri di parole, lasciando i maghi senza parole.
- Poliushka-san... noi vorremmo sapere cosa ha causato questa chiusura della mente di Lucy

Cercò di trovare le parole adatte per esprimersi.
La donna non aveva voglia di spiegare a quei marmocchi come stavano le cose, anzi si chiese del perché non li avesse direttamente fatti tornare il gilda.
Qualcosa però nei loro sguardi l' aveva fatto desistere per cui si era limitata a buttarli fuori da casa sua.
Fu Mavis a rispondere ad Erza.
- Da quel che abbiamo capito il potere di Lucy è quello di sottrarre per un lasso di tempo abbastanza lungo la magia dei maghi nelle vicinanze. Per di più durante questo limitato tempo Lucy può usufruire della magia assorbita e se Aka e la sua gilda vorranno davvero prenderla per usufruire di questo potere... potrebbero far risorgere Zeref senza problemi. Il problema è che se ne assorbe più di quanto il suo corpo sia in grado di contenere prenderà forma di piccoli aculei che le penetreranno nel corpo. -sospirò tristemente- Poliushka-san ci ha messo tutto quel tempo perché ha dovuto guarirla da capo a piedi. È un potere troppo pericoloso da utilizzare, a me no che non impari ad utilizzarla.

La reazione di Natsu fu repentina.
- Non permetterò a Lu di farsi ancora del male!
Ringhiò, lasciando tutti sorpresi, ad eccezione di Mavis che rimase calma e razionale.
- Natsu, se Lucy non impara a controllare quella magia potrebbe ucciderci tutti 

- Non-

Lui fece per ribattere, dicendo che  l'avrebbe  sicuramente fermata e avrebbe salvato tutti, quando un leggero fremito gli percorse la schiena e d'istinto scattò verso l'umile casa dell'anziana. Percorse in breve tempo la poca distanza tra la porta e il letto e si mise al capezzale della bionda, sicuro che il suo istinto gli stesse rivelando che da lì a poco la giovane si sarebbe svegliata.
Passarono i minuti, ma lei non dava segno di volersi risvegliare.
Corrugò le sopracciglia: possibile che si fosse sbagliato? Era raro che succedeva, ma non impossibile.