Capitolo 1.

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E anche il 3º anno di liceo stava iniziando: stessa scuola, stessi amici, stessa vita. Tutti in quel cortile avevano le facce dei carcerati che, dopo una libera uscita, sono costretti a tornare in cella. Ecco, noi eravamo così: dopo tre brevi mesi di vacanza costretti a tornare a scuola.

L'estate era troppo veloce, avevo ancora il sapore del sale sulla pelle abbronzata e il ricordo delle ore piccole. Ma purtroppo io, Debora Martino, stavo per affrontare altri nove mesi di duro lavoro, compiti, interrogazioni e quant'altro.

Quell'estate fu diversa dalle altre, troppo emozionante per finire così presto... Serate in discoteca, falò sulla spiaggia con gli amici, bagni sotto il sole cocente. Ma quello che più non volevo abbandonare di quei magnifici mesi era lei, la ragazza che mi aveva completamente cambiato l'estate: Chiara.

Era quasi diventata la mia migliore amica, ma non vorrei esagerare, perché la mia best era, è e sarà sempre Asja, l'unica che mi conosce davvero da tutta la vita.

Ritornando a Chiara, la conobbi pochi mesi prima che io finissi il 2º superiore e lei il 3º tramite nostre amiche che ci avevano presentate. Iniziammo così a uscire insieme e pian piano diventammo inseparabili. Per tutta l'estate andammo a mare insieme, il pomeriggio stavamo una a casa dell'altra e poi uscivamo fino a tarda sera. Fu proprio lei che mi fece conoscere tanta altra gente (soprattutto ragazzi più grandi di me) durante le nostre serate.

La mia migliore amica mi mancava sempre tantissimo durante l'estate, ma non c'era mai perché si trasferiva in una specie di villaggio turistico e io, avendo una famiglia troppo "premurosa", non potevo mai andare con lei. Così ogni tanto ci sentivamo per telefono per raccontarci tutto ciò che ci succedeva anche se non così spesso perché eravamo entrambe molto impegnate. Per questo non era come averla al mio fianco, era completamente diverso e mi mancava terribilmente da quando avevamo preso strade diverse per le scuole superiori. Si, erano passati già tre anni, ma niente in confronto agli 8 che avevamo trascorso insieme.

Ritornati a scuola, la prima persona che vidi, e che mi fece tornare il sorriso stampato in faccia, fu Chiara che in quei 5 minuti prima di entrare, mi raccontò in breve tutto ciò che le era successo nei due giorni durante i quali non ci eravamo viste perché io dovevo prepararmi psicologicamente all'inizio della scuola, poi terminò dicendo -Non è stata la stessa cosa senza di te.-

Ci dirigemmo dopodiché nelle nostre rispettive classi dicendo che ci saremmo poi incontrate durante l'intervallo. Così lei andò verso il terzo piano, dove stavano i quarti e io al secondo piano dove c'erano i terzi e qualche secondo.

Stavo salendo le scale a testa bassa guardando le mie vans nere che salivano stancamente ogni scalino pensando a ciò che mi aspettava, quando ad un tratto qualcuno mi urtò facendomi rinvenire dai miei pensieri.

Alzai gli occhi e lo vidi... Quegli occhi che avrei riconosciuto tra mille, quel suo modo di camminare spavaldo, il suo atteggiamento arrogante e la sua infinita bellezza. Era lui, Davide, quel ragazzo che era stato la mia ossessione per tutta l'estate nonostante ne avessi conosciuti molti altri. Quel ragazzo che mi aveva incantata dal suo primo sguardo e a cui non avevo ancora rivolto parola perché stava con una più grande di me, anche se in fondo non era questo il problema... Ma più che altro il fatto che in certe situazioni ero molto timida nonostante il mio caratteraccio, e non avevo avuto ancora l'occasione di parlare con lui.

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#spazioautrice:
Salve salve.
Ci è voluto un bel po' per scrivere questo capitolo perché non avevo la minima idea di come iniziarlo, e devo dire che, dopo tutto questo lavoro, mi fa davvero pena, ma dovevo pubblicarlo perché altrimenti lo avrei cancellato tanto lo schifo... Spero che la storia vi stia piacendo, lasciatemi tante stelline e commentate. Al prossimo capitolo.
LALALA

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