You live in my imagination
L'albore del mattino rischiara le lenzuola pallide di Harry, che non ha chiuso occhio durante tutta la notte, perciò è rasserenato nel sapere che l'isola non sta più dormendo. Ha guardato le stelle per ore e ore, pregandole pur di riuscire a rivedere il ragazzo dagli occhi azzurri. Sa che non è poi così tanto arduo, ma il destino gioca certe volte degli scherzetti che preferirebbe evitare.
Nonostante la sua situazione economica, non si definirebbe viziato, ma sono le situazioni come questa che gli arrovellano il cervello: le situazioni dove vuole una cosa e se potesse la vorrebbe adesso. Certo, definire quel ragazzo "cosa" non è la scelta migliore che poteva fare ma, quel qualcosa che ha provato quando lo ha visto a così pochi metri da lui, è già abbastanza grande da fargli capire che non è un semplice ragazzo che mentre passeggiava e lo ha visto ha subito pensato "Oh che carino" e poi è stata chiusa lì. No, lui ha sentito maledette farfalle nello stomaco e con gli occhi non riusciva a staccarsi dalla perfetta figura del corpo altrui. Sperava lo notasse, lo guardasse di rimando o che perlomeno si accorgesse che qualcuno lo stava fissando da decine di minuti imperterrito, ma niente, niente da fare.
Se solo avesse potuto avrebbe procrastinato l'andarsene da quel bar, aspettando l'occasione giusta per andargli vicino (gli sarebbe bastato quello). Gli sarebbe piaciuto trovare un pretesto per capire se quel ragazzo è veramente perfetto come lo è a i suoi occhi. Qualcosa come una personalità vuota oppure antipatica, chissà... E la domanda che gli gironzola in questo momento nella testa riccioluta è: "Cosa mi impedisce di andarlo a scoprire?"
Se l'isola è sveglia anche i suoi amici lo sono, no?Arrivato a casa di Niall suona il campanello aspettando impaziente che qualcuno gli apra la porta, ma dopo poco si arrende ed estrae le chiavi che gli hanno affidato quando l'amico le perse cinque volte di seguito. Con estrema attenzione a non svegliare nessuno, percorre silenziosamente i corridoi fino a entrare nella camera di Niall. Con un tonfo si butta sul letto in fianco a lui che si sveglia di soprassalto. «Harry?» pronuncia con voce impastata «Non siamo andati a letto insieme, vero?»
Il riccio scoppia in una risata isterica con la testa buttata all'indietro sul cuscino e la mano sulla bocca. Niall non sta ridendo, anzi, è preoccupato e assonnato. «Harry non fare il cretino.»
«No, non è successo...»«...E quindi cosa ci fai nel mio letto a quest'ora?!»
Harry si infila sotto il lenzuolo ignorando il cruccio nello sguardo dell'amico. «Ti va una camminata in spiaggia?»***
Niall è molto più docile di Zayn, anche soprannominato "Gatto Nero" per quanto può essere fastidioso la maggior parte delle volte. Non aveva tanto apprezzato l'essere letteralmente buttato giù dal letto alle sei e mezza del mattino, ma ormai il danno era stato fatto (anche se il suo malumore non sembrava passare).
«E se andassimo a fare colazione? Questa volta decidi tu Zaynie dato che ieri abbiamo cenato con hamburger e patatine.» prova a scioglierlo Niall avvolgendolo in un abbraccio che alla fine sembra funzionare. Harry al contrario però, si agita, e prova a non darlo a vedere, ma percepisce gli occhi scrutatori di Zayn su di lui per tutta la durata del pasto, fin quando non gli viene sputato contro un: «Cos'hai Harry?»
«Niente.» risponde rapido come un ghepardo.
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Summertime & Butterflies ✦ larry!
FanfictionIl sole aveva già da un po' iniziato a sgelare l'acqua cristallina di Sandown, paese della contea dell'isola di Wight. I boccoli di Harry profumano d'estate e nonostante si sia già bruciato le spalle e il rosso cremisi sembra non volerlo più abbando...