4. The Plan

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Remember the day we were giving up?

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Remember the day we were giving up?

Con un rantolo soffocato nelle federe del cuscino che profuma a violetta e le Converse All Star beige sul materasso che non ha avuto voglia di togliere, conclude questa catastrofica giornata.

Dà pienamente ragione a Niall: è un deficiente. Anzi, lui si è etichettato con nomignoli peggiori che sicuramente lo definiscono meglio.

Brontola e sbuffa mettendosi a pancia in su, guardando le stelle sbiadite dalle luci artificiali fuori dalla finestra, cercando una fattibile via d'uscita. Ma quale potrebbe essere?

Gli arrivano un paio di messaggi e sa di chi sono però non ci prova nemmeno a visualizzarli. Non vuole fare pena a Niall e Zayn, e nonostante sappia che lo vogliono soltanto aiutare perché gli vogliono bene... Prova comunque una sensazione di pesantezza all'altezza dello stomaco e un'inspiegabile voglia di lasciar uscire qualche lacrima calda sulle guance rossicciole.

Più guarda le stelle e più ripensa a quanto blu fossero gli occhi del bagnino con il quale ha parlato. Già, perché la figura di merda l'ha fatta, ma almeno è riuscito a guardarlo dritto in quelle iridi incantevoli.

Quando si era alzato dalla sedia con l'intendo di dirgli qualcosa – qualsiasi – a freddo (perciò senza ragionarci su nemmeno per un secondo) credeva di poterne essere in grado senza ritrovarsi a fare la figura dello scemo.
Ora, il bagnino avrà notato il suo impaccio? Il suo innamorarsi di quegli occhi? La gelosia stupida nei confronti della ragazza che aveva vicino? La bugia che aveva raccontato?

Con esasperazione si porta a sfregarsi il viso, facendo calmare i suoi respiri. Ora li capisce i suoi amici. Ѐ veramente così difficile avere a che fare con lui? Quell'ennesima domanda gli arrovella il cervello facendogli venire la tachicardia. Ѐ un peso per i suoi amici?, per la sua famiglia, per chi gli sta attorno e per il Mondo in generale?

Butta fuori un sonoro respiro tremolante. E ora come ne viene fuori?

Beve un sorso d'acqua dal bicchiere che tiene sul comodino e come per magia riesce a calmarsi. Le persone che lo circondano sono quelle che gli vogliono bene e che vogliono rimanere.

Le paranoie lasciano spazio a ciò avvenuto un'ora prima: a quelle parole stropicciate che aveva lasciato andare liberamente non appena si era avvicinato al ragazzo che gli aveva fatto battere il cuore una settimana esatta fa.

«Hey ciao sono Harry!» aveva sorriso come faceva sempre quando si presentava a qualcuno, gli occhi puntati dritti nei suoi per la prima volta. «Siete veramente una bella coppia comunque.» ed era stato lì che tutto era iniziato ad andare a rotoli. Si era metaforicamente visto i muri cadere a pezzi intorno a lui. Aveva iniziato ad andare nel panico e Niall lì vicino era troppo esterrefatto per aiutarlo in qualsiasi maniera. E poi, scusate... Doveva far vedere di essere totalmente immune al ragazzo e fare finta di non voler far cadere la sua fidanzata dalla sedia, no?

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