Era la solita giornata di autunno. Mi ero svegliata tardissimo quella sera ed ero in ritardo per il lavoro. Mi alzai dal letto e comincia a correre per tutta casa, stavo cercando la mia divisa e siccome era troppo piccola (ma troppo grande per il mio corpicino minuto) feci una fatica assurda nel trovarla. Subito dopo essermi preparata corsi nel parcheggio sotto casa per trovare la mia macchina, ma essendo così bassa non riuscivo a trovarla. Era impossibile per una come me! Alla fine mi decisi a chiamare un Uber. Tirai fuori dalla tasca il mio cellulare enorme, digitai il numero e mi sedetti per aspettare. Dopo un po' arrivò il mio Uber, mi alzai e camminai per salire. I piedi mi facevano un male cane, visto che la sera prima la mia amica Casper mi costrinse a fare tutte quelle foto. Non capisco a cosa le possano servire! Finalmente arrivai a lavoro e come al solito il mio capo si fermò a guardarmi. Fissava sempre un punto in basso, probabilmente osservava il mio pancino!
Leone: yn oggi sei uno schianto! Porterai un sacco di soldi oggi, ricordati dopo di mettere le orecchie da gatto e accorcia quella gonna ti si vedono appena le mutandine! Oggi abbiamo un ospite speciale, lo vedi spesso di solito ti porta anche quella polvere bianca che ti piace tanto, devi essere perfetta!
Yn: Certo paparoschio, sarò come tu mi vuoi. Comunque vorrei farti una richiesta.
Leone: Spara mia cara
Yn: potresti aumentarmi la paga? I tre lecca lecca bianchi mensili non bastano a sfamarmi! Sai Laglio, il regista di cui ti parlo spesso, mi dà 4 lecca lecca bianchi settimanali e quando facciamo video insieme mi permette di stare senza vestiti!
Leone: Yn non farmi arrabbiare proprio adesso, prima della performance! Ne abbiamo già parlato, Laglio è un pezzo di merda, fa il morto di figa solo perchè vuole scoparti. Adesso buttati in pista, Stre e Alex arriveranno presto.
Salgo sul palco e osservo la platea. Cerco tra il pubblico una sola persona, Cold il mio papà. Appena lo trovo noto che vicino a lui è seduto un signore familiare. Ma è ovvio é il nostro amico di famiglia, fin da piccola lo chiamo "IL topo" , parla spesso con papà di una cosa chiamata CosaNostra, sicuramente oggi è venuto per Stre e Alex. Sono invidiosa di quei due! Hanno sempre l'attenzione di "il topo" solo perchè producono un liquido bianco. Non so cosa sia, mi hanno sempre detto di chiamarlo "Matthias Tufano" o più semplicemente MT. La musica inizia e con essa inizia anche la mia performance, adoro ballare soprattutto quando ballo con un palo. Mi fa sentire sicura di me e, cosa più importante, mi fa dimenticare tutte le cose orribili della vita. Subito dopo entrarono Stre e Alex, soprannominati "i due gatti" perchè sono molto snodabili e lunghi. La verità è che non hanno nemmeno metà del mio talento! Guardo la platea per trovare lo sguardo fiero del mio papà. Mi guardo in torno e non trovo nulla, forse è andato a far pipì. "Il topo" invece e fermo nello stesso punto, ha una mano dentro i pantaloni, probabile si sta grattando. Adesso è il momento di Anna. Lei entra e con nonchalance si fionda ad abbracciare il palo, noto un livido sullo zigomo. Ne ha molti e quando le chiedo il perchè lei risponde "Sai al Leone piace scherzare così", voglio scherzare anch'io con il Leone. Subito dopo l'entrata di Anna, una mano cicciottella mi prende il polso e mi trascina fuori. Non avevo dubbi era proprio lui! Il Leone con accanto Cico soprannominato "il tossico". Il Leone mi guarda affamato.
Leone: sai yn? Adesso tocca a noi giocare.
Yn: Ottimo io ADORO, giocare con voi, però prima voglio quella polvere bianca.
Leone: certo come preferisci!
E così i giochi cominciarono