Capitolo 22: La lettera

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                                         ꧁✵꧂

Mi sveglio lentamente con il calore del corpo di Henry ancora avvolto intorno a me. La luce del mattino filtra attraverso le tende, gettando ombre morbide sui mobili e illuminando il volto di Henry accanto al mio. La sua mano è ancora posata sulla mia vita, e sento il suo respiro regolare accanto al mio orecchio. Mi sposto leggermente, cercando di non svegliarlo, ma i suoi occhi si aprono lentamente e mi sorride, quell'espressione che solo io conosco, riservato per questi momenti rubati all'alba.

- Dormito bene, Rogue?- mormora, la sua voce è ancora impastata di sonno.

- Direi di sì dato che mi hai tenuta stretta a te.- rispondo, sentendo un'ondata di felicità attraversarmi.

- Sono un'ottima ancora.- ci guardiamo negli occhi per qualche secondo, senza dire nulla, lasciando che il silenzio riempia la stanza. Mi sento così incredibilmente felice in questo momento, come se nulla potesse spezzare l'incantesimo che ci avvolge.

- Non riesco a credere che siamo qui.- sussurro, quasi temendo di rompere la magia. Henry mi guarda con uno sguardo che riflette la mia stessa incredulità.

- A essere onesto nemmeno io.- ammette, accarezzandomi il viso.- Ma non cambierei nulla. Ogni momento con te vale tutto.- sorrido, sentendo il cuore gonfiarsi di emozione.- Sempre.- ripete, avvicinandosi per darmi un bacio. Le nostre labbra si incontrano in un bacio lento, carico di sentimenti. C’è un’intensità nuova, come se entrambi stessimo assaporando ogni secondo, consapevoli di quanto prezioso sia questo momento, proprio come ieri.

- Ho un'idea. Che ne dici di rimanere a letto tutto il giorno? propone Henry con un sorriso malizioso, rompendo il bacio solo per qualche secondo, anche se ricomincia a farlo sul collo come affamato della mia pelle.

- Tentante, ma non hai da fare, oggi?- rido, scuotendo la testa.

- E se anche fosse, mi dedicherei solo alla mia dolce Rogue.- insiste, baciandomi di nuovo ma con più intensità a serrarmi le braccia sopra la testa, eppure quando stiamo per lasciarci andare alla passione senza freni, qualcuno bussa alla porta. Ignoriamo il tocco, Henry continua a leccarmi la pelle e io a inarcare al suo tocco, gemo alla sua lingua calda sulla pelle.- Sei così stretta... così bagnata, pronta per me.- continua a leccarmi il collo ma questa volta avvicina il suo ginocchio tra la mie gambe.- Spero di non ingravidarti, stamane.- mi sussurra sorridendomi con malizia, ma poi si sente di nuovo bussare...ancora...e ancora con insistenza, poi Henry sospira, chiaramente irritato per l'interruzione, e si alza completamente nudo. Lo osservo mentre va verso la porta, notando come il suo corpo si muove con grazia anche nei gesti più semplici.

- Cosa c'è?- chiede con voce brusca e autoritaria, aprendo la porta facendo vedere tutto di lui. Il domestico sembrerebbe a disagio guardando Henry, ma tiene in mano una lettera.

- M-mi scusi, signore, ma è arrivata questa missiva per lei.- Henry prende la lettera con un cenno veloce e si volta per chiudere la porta, ma io mi siedo sul letto coprendomi con il lenzuolo, curiosa e un po' preoccupata.

- Che succede?- chiedo, cercando di capire dall'espressione sul volto di Henry.

- Non è niente, Rogue.- dice lui, cercando di sminuire la cosa, ma vedo che qualcosa lo ha turbato.

- Henry, per favore, dimmi cos'è.- insisto, con la mia preoccupazione crescente.

Lui scuote la testa, apparentemente deciso a non darmi spiegazioni, ma vedo il suo sguardo diventare sempre più cupo mentre scorre le righe della lettera. Finalmente, con un sospiro rassegnato, me la porge. Prendo il foglio di carta con mani tremanti, e inizio a leggere.

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