Prologo

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Soulmates,
A Mattheo Marvolo Riddle Fanfiction.

  ❝Più che i baci, le lettere mescolano le anime

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  ❝Più che i baci, le lettere
mescolano le anime.

EMMELINNE EILEEN MALFOY

Seduta alla mia scrivania, come ogni giorno, osservo i fogli sparsi sul tavolo, ordinati ma pronti a essere riempiti da pensieri e parole.

La penna tra le dita è familiare, come se fosse un'estensione di me stessa, uno strumento attraverso cui esprimo ogni emozione, ogni desiderio nascosto nel cuore.

Oggi non è diverso: ho un'urgenza, una necessità di mettere su carta quello che sento dentro, come se solo così potessi dargli forma e vita. Mi preparo a scrivere un'altra lettera, l'ennesima che non so se mai arriverà a destinazione, ma che scrivo con la stessa dedizione e speranza.

Ogni anno, prima che le lezioni a Hogwarts ricomincino, mi siedo qui e scrivo. È diventata una tradizione, un rituale, come se quelle lettere fossero un ponte tra me e lui.
Hogwarts, con la sua bellezza e magia, è un posto che voglio condividere, anche se lui non è qui. Voglio che sappia quanto sia speciale per me, quanto mi senta viva tra quelle mura antiche e imponenti.
Ogni volta che descrivo il castello, i corridoi segreti, i prati verdi e il Lago Nero, lo faccio sperando che un giorno, leggendolo, possa decidere di venire a Hogwarts, che possa volerlo con la stessa intensità con cui lo desidero io.

Respiro profondamente, prendo la penna e inizio a scrivere con una lentezza studiata, cercando di dare forma ai miei pensieri che si affollano nella mente.

Agosto, 1995.

Caro mio,
Se hai letto le mie lettere precedenti, saprai già che è una tradizione per me scriverti prima di ogni inizio di anno scolastico a Hogwarts. Non riesco a farne a meno. Scriverti mi fa sentire vicina a te, anche se sei così lontano. Ti descrivo ogni anno questa scuola, perché continuo a sperare che, un giorno, tu possa camminare per questi corridoi insieme a me.
Hogwarts non è solo una scuola per me, è molto di più.
Per molte persone, la parola "casa" evoca immagini di famiglia, calore, radici. Ma per me, la mia vera casa è Hogwarts. Il castello, con i suoi segreti, la Torre di Astronomia da cui si vede l'intero mondo, il Lago Nero che sembra celare ogni mistero, ogni angolo è parte di me. È un luogo che mi ha dato tutto ciò che non avevo: sicurezza, un posto dove sentirmi davvero me stessa.
Io sono stata smistata in Serpeverde. Non te l'ho mai detto, ma sono sicura che anche tu, se mai deciderai di venire, verresti qui. La casa di Serpeverde è più di quello che gli altri immaginano. È un luogo dove si sviluppano l'ambizione, la forza, la determinazione, qualità che anche tu possiedi.
Immagino quanto sarebbe bello averti qui, accanto a me, mentre camminiamo insieme nei corridoi del castello, proprio come facevamo una volta, quando tutto sembrava così semplice.
Come ogni anno, ti scrivo con la speranza che tu legga queste parole, che tu riesca a percepire quanto io tenga a te. Ogni giorno della tua assenza è per me un peso, eppure non smetto di guardare il cielo, sperando che anche tu, da qualche parte, faccia lo stesso. Oggi è il 1459esimo giorno in cui ti scrivo.
Sì, conto i giorni. Perché ogni giorno, da quando te ne sei andato, non è stato lo stesso.
Con amore, Emmelinne.

Abbasso la penna e guardo la lettera che ho appena scritto. Ogni parola pesa, ogni frase sembra carica di significato. Ma è anche un sollievo. Come se, scrivendo, potessi liberarmi di parte di quel dolore che mi porto dentro da così tanto tempo. Chiudo gli occhi per un istante, riprendendo fiato, poi prendo con delicatezza la busta, inserendo la lettera al suo interno. Il mio gufo è lì, come sempre, pronto a partire.

Mi alzo dalla scrivania, avvicinandomi alla finestra. Il cielo fuori è ormai nero, costellato da poche stelle. Il gufo mi guarda con i suoi occhi profondi, e io gli sussurro piano.

«Villa Riddle.» Anche se non c'è bisogno di dirlo, ormai conosce il percorso meglio di me. Lo vedo spiccare il volo, scomparendo nella notte, e un leggero brivido mi percorre la schiena.

Guardo l'orologio, sono già le dieci di sera. Tra poche ore tornerò a Hogwarts, eppure non riesco a smettere di pensare a lui. Rifletto su ciò che ho appena scritto e mi chiedo, come sempre, se lui legga davvero queste lettere. Da quasi cinque anni lo faccio, sperando che almeno una di queste arrivi nelle sue mani. Ma non ho mai ricevuto una risposta, nemmeno un segnale. E ancora non capisco perché sia sparito così, da un giorno all'altro, senza alcuna spiegazione.

Non ero pronta a lasciarlo andare, e forse è per questo che continuo a scrivergli, come se queste lettere potessero colmare quel vuoto.

Forse sono stata io. Forse c'è qualcosa che non ho capito. Mi tormento da anni con queste domande, ma nessuna risposta è mai arrivata.

Lentamente, mi preparo per la notte. La stanchezza si fa sentire, ma è una stanchezza che non è solo fisica. È come un peso sull'anima, che si è accumulato giorno dopo giorno, aspettando qualcuno che forse non tornerà mai.

Mi infilo sotto le coperte, cercando conforto nel calore del mio pigiama e nel pensiero di un futuro che, per quanto incerto, non riesco a smettere di immaginare. Ogni pensiero è per lui.

La sua immagine mi perseguita dolcemente: i suoi riccioli scuri, quel sorriso che sapeva illuminare tutto, e i suoi occhi. Quegli occhi che sembravano nascondere un universo intero. Ricordo il nostro primo incontro, quando tutto era ancora nuovo e possibile. Ricordo il calore del suo abbraccio, e persino il sapore delle sue labbra. È tutto ciò che mi è rimasto di lui. E mi basta chiudere gli occhi per rivivere quei momenti.

I miei genitori continuano a ripetermi che è scomparso, che forse non c'è più. Ma io non ci credo. Non posso. Qualcosa dentro di me mi dice che è ancora là fuori, da qualche parte. Forse mi sta cercando, come io sto cercando lui.

Rimango a fissare il soffitto, pensando a tutto ciò che abbiamo condiviso. Ogni esperienza, ogni sorriso, ogni risata. So che non potrò mai vivere tutto questo con nessun altro. Lui è unico, e non ci sarà mai nessuno che potrà prendere il suo posto.

Chiudo gli occhi, l'ultima immagine che vedo è quella del cielo notturno fuori dalla finestra. Domani sarà un altro lungo viaggio. Un altro anno a Hogwarts, e un altro anno di speranza.

Soulmates | Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora