[𝐈𝐍 𝐂𝐎𝐑𝐒𝐎]
«Beato il momento in cui ci ritroviamo sulla Torre di Astronomia, io e te. Due figure distinte, due forme separate, ma un'unica anima, tu e io.»
Emmelinne e Mattheo si conoscono fin dall'infanzia, legati da un legame profondo e mis...
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❝Il bello non è rivedersi, è il non essersi mai persi veramente.❞
EMMELINNE EILEEN MALFOY
«Emmelinne! Alzati, è già tardi!» La voce acuta di mio fratello mi scuote dal sonno.
Il mio corpo si agita sotto le coperte, cercando disperatamente di trovare una posizione più comoda, come se quella potesse proteggermi dalle grida insistenti del mattino presto. Le lenzuola sono ancora calde, e vorrei restare lì, coccolata dalla morbidezza del letto, ignorando il mondo esterno per qualche altro prezioso minuto.
Ma la porta della mia camera si apre all'improvviso, e so già chi è. «Svegliati, non lo ripeto di nuovo!» La voce di mio fratello Draco, insopportabilmente fastidiosa, si fa strada nella stanza.
Prima che io possa protestare, sento l'aria fredda toccare la pelle quando lui mi strappa via le coperte con un gesto deciso. Lo guardo, stizzita, il viso incorniciato dai capelli disordinati mentre mi giro verso di lui con un'espressione che vorrebbe essere minacciosa, ma che probabilmente risulta solo assonnata.
«Draco, sei veramente irritante.» Borbotto con voce impastata mentre mi forzo a sollevarmi sul letto. «Zitta e muoviti, siamo già in ritardo!» Sbotta lui, uscendo dalla stanza e chiudendo la porta con un tonfo secco.
Oggi è il grande giorno: il ritorno a Hogwarts. Il quinto anno mi aspetta, e con esso un nuovo capitolo della mia vita. Ogni anno è la stessa storia: siamo sempre in ritardo, sempre di corsa, eppure c'è un'eccitazione che cresce nel mio petto al pensiero di tornare al castello, di rivedere i miei amici, di immergermi di nuovo nel mondo che considero davvero casa mia.
Con un sospiro rassegnato, mi alzo e mi avvio verso il bagno. La doccia calda mi risveglia completamente, e mentre l'acqua scorre lungo la mia pelle, mi lascio per un attimo andare ai pensieri che affollano la mia mente. La routine del ritorno a scuola ha sempre un sapore dolce-amaro. C'è il conforto della familiarità, ma anche l'incertezza di ciò che l'anno porterà.
Esco dalla doccia, mi vesto con abiti comodi, e intreccio i capelli in una treccia semplice, pratica per il viaggio. Quando scendo al piano di sotto, Draco è già lì, seduto in salotto, con un'espressione di impazienza dipinta sul volto.
«Finalmente, ci hai messo una vita a prepararti! La prossima volta ti lascio a casa.» Il suo tono è carico di fastidio, come se ogni secondo che trascorre aspettandomi fosse una tortura personale.
«Smettila di lamentarti o ti taglio quei capelli che ti credi così perfetti.» Replico, sbuffando e lanciandogli un'occhiata esasperata. Mi lancia uno sguardo di rimprovero, ma prima che la situazione possa degenerare, la voce di nostra madre ci interrompe. «Non cominciate voi due.» Dice Narcissa con un tono severo, ma gentile.
