Tre nuovi amici

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*dal capitolo precedente*
"A quelle parole mi girai e rimasi sbalordita da chi mi ritrovai di fronte"

Erano niente meno che i miei idoli..Ignazio,Piero e Gianluca.. Del Volo.
In quel momento non sapevo cosa dire e cosa fare ero come pietrificata.
Loro si avvicinarono e si sedettero accanto a me.

I: ciao ti abbiamo sentito cantare, come ti chiami?

O mio dio!! Ma stava veramente parlando con me?!?, non riuscivo a credere a casa stava succedendo

Io: mi chiamo Viola
I: piacere Viola noi siamo..
Io: so chi siete
P: secondo te Ignazio se canta una nostra canzone non sa chi siamo

Scoppiammo a ridere

P: vedi che sei più bella se ridi ma perché stavi piangendo?

Diventai tutta rossa e sorrisi poi risposi

Io: per una stupidaggine
G: se ti sei messa a piangere non deve essere una stupidaggine dai raccontaci cosa è successo?
Io: va bene, ho appena scoperto che quella che consideravo la mia migliore amica non gliene frega nulla di me è che tutta la mia vita è stata una grande bugia
P: mi dispiace, ma perché ti ha fatto questo?
Io: non lo so è questo il problema, io pensavo fossimo amiche e poi vengo a scoprire che non lo siamo mai state veramente,io ci tenevo tanto a lei e ora che l'ho persa io non ho più amici sono completamente sola

Ormai avevo ricominciato a piangere, ma Ignazio mi asciugó le lacrime e disse

I: tu non sei sola, tu hai noi vero ragazzi?

Gianluca e Piero annuirono.

Io: bè grazie non so che dire
P: dí che accetti il mio invito a mangiare una pizza stasera a casa mia

Ci pensai un attimo ero ancora scombussolata per quello che stava succedendo ma alla fine accettai
Cosí chiamai la mia mamma e li spiegai cosa era successo e li chiesi se potevo andare da Piero, per fortuna disse di si.
Così montammo in macchina e andammo a casa sua, appena arrivati ordinammo la pizza e mente preparavamo la tavola

G: allora Viola parlaci un po' di te
Io: bè non c'è molto da dire, ho 15 anni vivo a Firenze e frequento il liceo linguistico e faccio nuoto agonistico.
G: bello il nuoto!!
I: Gianlú ma se non sai nemmeno nuotare

Scoppiammo tutti a ridere.
Continuammo a parlare per un po', loro mi raccontarono di tutti i loro tour e io gli parlai della mia monotona vita a Firenze.
Verso le otto arrivarono le pizze e cominciammo a mangiare fu la cena più bella della mia vita.
Mi divertii un monte sopratutto per le battute di Ignazio, e per Piero che prendeva in giro Gianluca.
purtroppo alle 10.30
Sono stata costretta a tornare a casa

Io: ragazzi scusate ma devo andare a casa
P: ah che peccato! Vuoi che ti accompagno?
Io: no grazie tanto sto qui vicino.
I: Viola ti va di venire al mare con noi domani ti passiamo a prendere a casa verso le dieci
Io: va bene

Ci scambiammo i numeri di telefono e me ne andai

VOLO POV'S
non sapevamo come mai ma tutti è tre provavamo una strana sensazione come se quella ragazza fosse speciale,diversa dalle altre, come se a lei non interessasse nulla di chi siamo professionalmente ma solo di chi siamo umanamente, sentivamo che lei stava cambiando le nostre vite.

VIOLA POV'S
rientrai a casa salutai i miei genitori e andai in camera mia dove c'era la Clarissa, per fortuna stava già dormendo così non dovevo parlarci, mi lavai mi misi il pigiama e mi buttai sul letto, però non riuscivo a prendere sonno ripensavo a cosa era successo quella sera, a loro tre, ai loro sorrisi e al fatto che mi facevano stare bene dopo quello che mi era successo.
Verso mezza notte presi sonno e finalmente riuscì ad addormentarmi con un sorriso sulle labbra e con la convinzione di aver trovato tre nuovi fantastici amici.

CIAO A TUTTI
SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA FATEMELO SAPERE.
CIAO AL PROSSIMO CAPITOLO.

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