"mh... Eh-?"
Grace si alzò di scatto, sentendo il suono della sveglia. Erano esattamente le 6:30 e sarebbe dovuta arrivare alla galleria d'arte per le 9:00.
Sbadigliò e, dopo aver contemplato per circa 10 minuti il soffitto, si alzò velocemente, cadendo sul pavimento
G-"Fuck!"
Grace si diede un piccolo schiaffetto, cercando di svegliarsi completamente ed essere cosciente delle sue azioni.Dopo varie corse per essere pronta in tempo, decise di indossare qualcosa di abbastanza particolare ma elegante:
Una camicia bianca con dei ricami in pizzo, un corsetto nero, una giacca anch'essa nera e dei pantaloni grigio scuro.Uscì dal suo appartamento e aspettò la fermata del bus.
Mentre era seduta sulla panchina, la sua gamba iniziò a tremare; una piccolo tic che indicava il suo nervosismo. Man mano che il tempo passava, iniziò a raggrupparsi molta più gente, rendendo la donna ulteriormente ansiosa. Odiava i luoghi affollati...
Dopo aver preso i mezzi pubblici ed aver raggiunto la mostra, entrò, non rendendosi conto di aver perso il suo bracciale di onice nero.Arrivò nella sezione dove erano state esposte le sue opere, le quali potevano anche essere vendute.
Grace rimase molto orgogliosa alla vista dei suoi dipinti. Era un sogno diventato realtà: non aveva mai pensato che un giorno un suo hobby sarebbe diventato il suo lavoro.Dopo un bel po', finalmente aprirono al pubblico e già molte persone fecero ingresso.
Grace sperava con tutto il cuore che qualcuno avesse apprezzato o addirittura acquistano uno dei suoi quadri ma... Non successe nulla... La gente osservava solo, con uno sguardo impassibile come a dare un silenzioso giudizio.
"Dai Grace... Non ti abbattere...
È passata solo un'ora, abbiamo ancora abbastanza tempo"
Pensò tra sé e sé.
Era vero, non doveva essere così impaziente però era così difficile!Sbuffò e ritornò nella sua sala, quando all'improvviso si accorse che aveva perso il suo bracciale. Non era chissà quanto costoso... Però ci teneva perché l'aveva comprato con i suoi primi soldi ottenuti dalla vendita della sua prima tela.
"Ci mancava solo questa..." Pensò.Alla fine giunse sera, e il tutto non fu un gran successo... magari sarebbe andato meglio il giorno dopo.
Mentre stava lasciando la mostra, sentì un tocco leggere sulla spalla. Grace si girò, ritrovandosi davanti un uomo alto... Aspetta, ma lei già l'aveva visto... Come disse che si chiamava? Twi-... Twilight se non si sbagliava..
T-"Mi scusi signorina, ho notato che quando è entrata qui le è caduto questo"
Disse, porgendole il braccialetto di onice.
Grace non poté fare altro che sorridergli.
G-"oh... Grazie mille... Twilight, giusto? Se sono veramente grata"
Twilight scosse il capo e ricambiò il sorriso.
T-"Non si preoccupi, avrei voluto restituirglielo prima ma sono rimasto incantato dalla bellezza dei suoi dipinti e vi ho persa di vista...
Credo di essere anche interessato ad acquistarne uno"Grace, a quelle parole, si sentì... Felice, soddisfatta e percepì uno strano senso di calore all'altezza del petto.
G-"B-beh... Grazie mille. Non sa quanto queste parole significhino per un'artista"
T-"Le dispiacerebbe se ci scambiassimo i numeri? Potrebbe tornarmi utile per rimanere informato delle sue future esposizioni e mostre"
Chiese innocentemente l'uomo, anche se un lieve strato di rosa sulle sue gote non poteva non essere notato da occhi attenti, cosa che a quanto pare non erano quelli di Grace.G-"Certo, per me va benissimo"
Misero via i loro telefoni, e Twilight chiese.
T-"Ha programmi per questa serata?"
G-"In realtà non proprio...
T-"Vorrebbe unirsi a me per cena? Avevo intenzione di andare a quel ristorante che si affaccia sul Tamigi"
La donna abbassò lo sguardo. Capì immediatamente a quale ristorante fece riferimento: uno dei più costosi della zona e non poteva permetterselo...
G-"mi dispiace ma-"
T-"se è per i soldi, offro io"
G-"mi sentirei in debito e non saprei come ripargarl-"
T-"Lo può fare accettando la mia proposta"Alla fine, Grace cedette. Non poté rifiutarsi ad una proposta simile, così si avviarono tra le strade di Londra.
L'atmosfera era piacevole: le calde luci dei vari locali e il lieve vento davano ad un senso di tranquillità ma allo stesso tempo di vitalità.Mentre camminavano, Twilight guardò in basso, ammirando la piccola statura della donna.
"Perché... Sento come se la dovessi proteggere?" Sì chiese, senza accorgersi che la stava fissando un po' troppo. Notò come lo sguardo di Grace era concentrato nell'osservare il paesaggio, come il suo viso era leggermente roseo per la timidezza, come i suoi capelli castani sembravano così soffici...
Twilight sentì uno strano bruciore sulle sue guance e si girò, cercando di nascondere il suo imbarazzo.Finalmente arrivarono al ristorante.
Era moderno, ben arredato, ordinato e anche pulito. I tavoli erano neri e rettangolari, coperti da delle tovaglie bianche classiche e il tutto era reso romantico dalla disposizione di alcune candele.I due decisero di sedersi all'esterno, l'uno affianco all'altro, per ammirare il panorama sul fiume.
Era da mozzare il fiato; oramai si era fatta sera e alcune stelle illuminavano il cielo.Gli occhi di Grace erano come persi in quella bellezza creata dalla natura.
G-"È... Stupendo..."
Disse a voce bassa, completamente ammaliata.
T-"Mai quanto te"
Rispose Twilight, senza neanche realizzare cosa avesse appena detto.
Per sua fortuna, la donna non sentì.
G-"eh? Scusa, non stavo sentendo"
L'uomo arrossì leggermente
T-"lascia stare... Non era niente di importante"All'improvviso, il cellulare di Grace iniziò a squillare. Lei lo prese, vedendo che si trattava di James.
G-"perdonami un secondo"
Disse, accettando la chiamata e avvicinando il telefono all'orecchio.
G-"che c'è?"
J-"che freddezza... Non si saluta nemmeno?"
G-"si, ciao. Che c'è?"
J-"volevo solo chiederti com'è andata oggi... Tutto qui"
G-"magari dopo... Non è il momento"Mentre Grace continuava a parlare, Twilight notò come la gamba della donna tremasse, rendendo ovvio il suo disagio.
Quasi senza pensare, l'uomo appoggiò delicatamente la sua mano sulla sua coscia, tracciando dei piccoli cerchi sul soffice tessuto dei pantaloni con le sue falangi per calmarla.
Subito dopo iniziò a pensare:
"cosa sto facendo?! Ci conosciamo appena... Perché l'ho fatto?! Adesso mi odierà sicuramente... Penserà che io voglia solo una cosa e-"
Il suo tormento interno finì quando sentì le piccole dita di Grace sulle sue, come se non volesse staccarsi da quel contatto.Lei non aveva ancora terminato la chiamata, ma a quel gesto arrossì.
Forse non era così male...(1122 parole)
-----------------------------------------------------------------
Author's note~Qui le cose iniziano ad essere interessanti...
Finalmente sono usciti insieme! E Twilight è diventato così diretto senza neanche rendersene conto...
Secondo voi che cosa ne penserà Grace al riguardo?Lo scopriremo nel prossimo capitolo!
(Che non so quando uscirà, però cercherò di essere il più rapida possibile)Bye bye <3
STAI LEGGENDO
~My favourite painting~
ChickLitGrace, una giovane artista, riesce finalmente ad esporre alcune sue opere durante una mostra a Londra dove incontra Twilight, un professore liceale di matematica e scienze il quale si innamora di lei. Tra le varie incomprensioni, ostacoli e litigi c...