VI- her new job -

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Non era sicura di cosa fosse peggio.
Il fatto che lavorasse di notte in una tavola calda o che indossasse un’uniforme di poliestere che la faceva sembrare una pezza.
Voglio dire, chi indosserebbe una cosa del genere oggigiorno?
Beh, oltre a lei, ovviamente.

Ma quando sei alla disperata ricerca di un lavoro, prendi tutto ciò che puoi ottenere.
E in questo momento aveva bisogno di soldi. Disperatamente.

"Grace, al tavolo due serve altro caffè," gridò la sua collega da dietro il bancone.
Prese la pentola e si diresse verso il séparé dove erano seduti due signori di mezza età.
Entrambi la guardarono maliziosamente mentre versò il loro caffè.
"Grazie, tesoro"
disse uno di loro facendo un occhiolino.
La donna forzò un sorriso e se ne andò prima che potesse dire altro.

Si asciugò le mani sul grembiule, sentendo il peso della stanchezza penetrare le sue ossa.
Il ristorante è quasi vuoto, a parte un paio di clienti abituali e Lily, che stava pulendo il pavimento.
La sua mente, intanto, vagava sulle condizioni critiche di suo padre.
Stava peggiorando sempre di più e le bollette ospedaliere si stavano accumulando più velocemente di quanto lei potesse tenere traccia.

Beh... Se vi state chiedendo come la nostra cara protagonista sia finita in una situazione del genere,
sarebbe meglio tornare un po' indietro, di circa 3 mesi...

Grace era intenta a fare una passeggiata, godendosi la fresca aria primaverile londinese, pensando alla sua ultima uscita con Twilight.
Le cose andavano piuttosto lisce:
andavano molto d'accordo e
si parlavano praticamente tutti i giorni.
Chissà se fosse amore...

Mentre camminava, le arrivò una chiamata urgente da sua madre.

Appena prese il telefono, pensò:
"Perché mi sta chiamando? Non ci sentiamo da tantissimo tempo..."

Così, decise di rispondere.
G-"pronto mamma?"
M-"Grace, so che è improvviso ma devi tornare immediatamente a casa. Tuo padre ha avuto un incidente e abbiamo bisogno di soldi per coprire le spese mediche, oltre che... sai, i nostri debiti"

Grace si bloccò, elaborando ogni singola parola che udì in quella telefonata.

G-"Va bene... Cercherò il primo volo disponibile"
E così, attaccò.
Anche se non lo dimostrava apertamente, teneva molto ai suoi familiari, i quali non la consideravano sempre, solamente quando avevano bisogno di qualcosa.

Però... Non aveva abbastanza soldi per permettersi un viaggio.

Nei giorni successivi, cercò un qualsiasi tipo di impiego per sopperire ad ogni nuova spesa imprevista.
Grace nascose il tutto persino a James, non volendo farlo preoccupare.

Impiegò un mese per racimolare abbastanza denaro, ma alla fine riuscì a partire.

Trascorse due settimane in Italia, prendendosi cura dei suoi genitori.
Che situazione assurda... Avrebbe voluto tanto ritornare a quando era ancora un'adolescente.

Quando raggiunse il suo appartamento in Inghilterra e a ritornare alle sue abitudini, riuscì a trovare un altro impiego: cameriera.

E adesso ritorniamo ad oggi...

Si costrinse a concentrarsi sul suo lavoro mentre il suo capo, la signora Johnson, si avvicinò con un sorriso comprensivo.
"Grace, potresti fare un turno extra domani?"
chiese, con voce gentile ma ferma.
Grace esitò, guardando l'orologio.

Era già mezzanotte passata ed era in piedi da ore.
Ma aveva bisogno di ogni euro che riusciva ad ottenere.
"Certo, signora Johnson," rispose, cercando di raccogliere un po' di entusiasmo.
"Grazie, cara," rispose dandole una pacca sulla spalla prima di tornare in cucina.
Prese di nuovo la caffettiera e ritornò a preparare gli ordini.

I due vecch- 'uomini diversamente  giovani' al tavolo 2 stavano ancora sorseggiando le loro tazze, chiacchierando dei bei vecchi tempi.
Grace, intanto, riempì le loro tazze senza dire una parola.

"Sei una bambola, Grace," disse uno di loro, i suoi occhi indugiarono su di lei un po' troppo a lungo.
La donna annuì, e appena sentì lo sguardo dell'altro posarsi sul suo fondoschiena, cercò immediatamente di allontanarsi.

"Che schifo..."
Pensò, provando a nascondere il suo disgusto.

Passarono i mesi, e la situazione non cambiò particolarmente, ma Twilight e Grace iniziarono ad entrare in confidenza e... ad essere quasi intimi.

Una sera, Twilight decise di chiamarla, invitandola ad uscire per bere qualcosa.
T-"Hey, nana~"
G-"quante volte ti devo dire di non chiamarmi così? Comunque che c'è?
Rispose, leggermente infastidita e imbarazzata.

T-"che ne dici se andiamo a bere qualcosa? Ho l'impressione che tu debba rilassarti un po'"
G-"N-"
T-"Offro io"
G-"va bene..."
T-"passo a prenderti tra poco"

E così, entrambi si andarono a preparare.

Quando Twilight arrivò, bussò alla porta della donna.
Indossava un completo nero elegante, con una cravatta del medesimo colore.

Grace andò as aprire, e gli occhi dell'uomo caddero immediatamente cul suo vestito verde montagna:
metteva in evidenza le sue spalle e curve, senza però essere too much.

I due si salutarono, e Twilight le afferrò dolcemente la mano, baciandone il palmo.
Grace arrossì al contatto, godendosi il gesto.

Subito dopo, si avviarono, in cerca di un locale dove fermarsi.

T-"Ti piacciono gli alcolici?"
Chiese.
G-"beh... Non bevo molto alcool ma vado pazza per il vino rosso"
T-"gusti raffinati"

Grace sorrise, domandando:
G-"tu invece?"
T-"Io bevo solo durante occasioni speciali, come adesso"
G-"mh... Non è che mi vuoi fare ubriacare?~
Disse, stuzzicandolo.

Twilight avvampò di colpo, guardando dall'altra parte:
T-"Ovvio che no!"
G-"Sto scherzando, idiota. Molto probabilmente però succederà~"

Entrarono in un bar, e ordinarono i loro drink.
Fin qui andò tutto bene... Finché, bicchiere dopo bicchiere, entrambi diventarono ubriachi fradici.
G-"Q-quindi che succede se mangio un sasso?~"
Disse tra singhiozzi mentre traballava.
T-"Non ne ho idea, forse avrai dei superpoteri-"
Rispose, sbronzo, inconsapevole di ciò che stava dicendo.

Dopo un po', decisero di andarsene.

Poiché non avevano possibilità di ritornare ognuno a casa propria, prenotarono una camera di un hotel vicino.

Entrarono nella stanza: era molto bella, ordinata e soprattutto pulita (d'altronde è quello che ci si aspetterebbe come minimo in un 5 stelle).

Grace si buttò sul letto.
G-"mh... Mi gira la testa!"
T-"vuoi che ti dia un bacino per farti passare tutto?"
G-"se vuoi..."
Twilight si avvicinò, stampandole un piccolo bacio sulla fronte.
La donna mise il broncio, incrociando le braccia con fare deluso.
L'uomo batté le palpebre più volte, confuso.

T-"qual è il problema?"
G-"mi aspettavo un'altra cosa..."
T-"cosa?"

Grace also la mano e, con il suo indice, indicò le sue labbra.
Non era mai stata così diretta, forse era grazie all'alcool.
Fatto sta che Twilight arrossì, non aspettando una risposta del genere.
T-"S-sicura?"
La donna annuì.

L'uomo prese un respiro profondo, avvicinandosi ancora di più fino a che Grace non poté sentire il suo respiro urtare la sua pelle.
Finalmente, chiusero la piccola distanza tra di loro, unendo le loro labbra in un dolce ma sensuale bacio...

Continua...

(1171 parole)
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Author's note~

FINALMENTE!
si sono baciati! (Anche se sono sbronzi però è comunque una vittoria)

So che ho accelerato un po' il tutto... Però voglio rendere le cose più 'piccanti' d'ora in poi.

Detto questo, ci vediamo al prossimo capitolo~
Chissà cosa succederà...

Bye bye <3

~My favourite painting~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora