Torniamo a casa di papà e dopo qualche settimana tutto pare tornato alla normalità.
Con la fine della scuola e l'inizio dell' estate, il mondo intorno a me è migliorato ed i nostri genitori sembrano di nuovo in buoni rapporti, ma questa è solo quella che chiamano calma prima della tempesta.Io e mio fratello minore stavamo tornando da una serata a casa di
Alex che aveva preparato un' ottima sangria e dell' altrettanto buon fumo.
Mentre il capo ci accompagnava in macchina per via della pioggia, avevo una strana sensazione perché le luci erano ancora accese, malgrado fossero le tre di notte.Scendiamo dalla macchina e rientrati in casa assistiamo ad una scena vista già altre volte la quale però ci sorprende e riconferma le mie parole: mio padre sta collassando sul divano.
Sul tavolino c'è ancora della cocaina, bottiglie di vari alcolici sparse ovunque e poi si svolge tutto rapidamente...Papà strappa da un polso Franceschino e comincia a picchiarlo urlando insulti e parole incomprensibili di una rabbia così ceca e folle che mi spaventa, ma il mio istinto é più forte e salto addosso a mio padre cercando di calmarlo
"Vlad, ti ammazzo bastardo è tutta colpa tua!"
Mi tira un pugno in faccia ed allora io reagisco buttandolo a terra e massacrandolo di calci sullo stomaco.
Mentre sputa sangue gli dico
"Vecchio bastardo, io non ho fatto niente!! Sei così malridotto solo con qualche striscia di coca che te la prendi con i tuoi figli??"
Franceschino nel frattempo attonito in un angolo assiste alla scena.
Mio padre che corre in bagno a vomitare, io mi avvicino a quel povero innocente e gli dico che andrà tutto bene, di andarsene in camera sua...
Appena mi volto però, mio padre con scatto fulmineo stringe un solo braccio attorno al collo di suo figlio minore e gli punta una pistola alla tempia, ma io gli sto di nuovo addosso e riesco a levargli di mano la pistola e a liberare il suo ostaggio
"Sei impazzito?!"
Sono sbiancato.
Tra i singhiozzi arriva una risposta insensata
"È tutta colpa vostra, io devo uccidervi voi...siete solo un peso!"
Ormai delira.
Mi cade la pistola dalle mani, lui la raccoglie e la punta verso il ragazzino e preme il grilletto, ma io salto per fargli da scudo..."....il fatto è che delle volte mi dimentico quanto sia piccolo, fragile...io voglio proteggerlo."
Delle urla e dei pianti disperati, un sottofondo atroce e più doloroso del colpo appena incassato
"Vlad!! Vlad!! Vlaad!!"
La sua voce trema e sento le lacrime salirmi agli occhi...
Con tutti i miei sforzi dico
"Ti voglio bene Fran.."
L' ultima immagine che vedo é l' uomo che mi ha dato la vita e poi tolto, spezzare anche la sua con una pistola alla testa e poi un viso rosso e pieno di lacrime così simile al mio che dice
"T-ti voglio bene anchio, non lasciarmi!!"
Sussura "Non lasciarmi..."I miei ultimi pensieri tornano a quelle parole dette a Rachel.
Non ho avuto nemmeno il tempo di dichiararle il mio amore.
Poi a Marcus, Rita, Vittorio, Erica, Alex, alla mamma, a mia zia.
E infine il volto di mio fratello.
Ora si che mi sento bene, sorrido.Buio.
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La storia di Vlad
Teen FictionTravolto da nuove esperienze e passioni adolescenziali, costretto a fare da padre al fratello Franceschino, Vlad si rifugia nella musica e negli incontri quotidiani con i suoi amici al "solito posto"...