Il capo

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Mi persi un po' a parlare con quella ragazza nelle ore successive determinato a capire cosa la spingesse a farsi del male da sola...
"Come mai da queste parti?"
Lei ci pensa un po' ed abbassa lo sguardo
"Alex veniva sempre qui ed ero curiosa di vedere che posto era..."

Alex é come un capobranco per noi: lui ci procura l' erba e gli alcolici e ci tratta come se fossimo figli suoi volendo bene a tutti e senza chiedere in cambio nulla.
È l' unico fra tutti noi a vivere da solo, ed ha una soffitta che si trasforma nel nostro covo nelle fredde giornate invernali.

"Il posto non è il massimo, ma la roba è buona.."
"Cosa?"
Cerco di ripetere parlando meglio: parlo sempre a voce bassa farfugliando e spesso gli altri non capiscono...

"Rachel, fai sport?"
"No, ma suono."
"Cosa suoni?"
"Il pianoforte."
"Allora un giorno voglio sentirti in azione."
Lei ride e poi mi chiede "E tu?"
"Io e Franceschino facevamo corsa, ma poi io ho avuto un problema al ginocchio e tutti e due abbiamo smesso."
"Bhe, vedo che però lui si tiene in forma..." e con il dito indica un punto non distante.
Nel frattempo infatti, mio fratello fa la lotta con Vittorio, ma so che non si fanno male sul serio.
Rita fa "Forza Franceschino combatti, il dolore è uno stato mentale!!"
Quella ragazza parla solo tramite massime di vita...

Mentre mi accendo un' altra malboro sposto il ciuffo di Rachel e lei mi guarda con curiosità.
Va nella sua playlist e mette la canzone Undisclosed Desires dei Muse...
"Complimenti per la canzone"
Le strappo il telefono di mano nonostante le sue lamentele e poi commento
"Hai dei buoni gusti."
"Ehm, gazie."
Non so perché, ma questa ragazza ha qualcosa di fottutamente interessante.
A distrarmi da questi pensieri ci pensa il capo:
"Vlad, vieni a rollare sta bomba!"
Lui sa che sono il migliore quando si parla della fase di preparazione e quindi mi precipito da lui...

La storia di VladDove le storie prendono vita. Scoprilo ora