«oh fuck»

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Mi rigiro e mi rigiro più volte sul letto,non so se fare quel cazzo di test,oppure no. Dai quanto cazzo sarà difficile,sono già distrutto emotivamente da anni,niente può farmi ancora più male.
Sospiro ansioso,mi metto la giacca e me ne torno a casa mia,con le mie paperelle e con i miei incubi da re depresso.
«non ho tempo,di comprare un test»
Con la mia magia,materializzo nelle mie mani,un test e poi vado in bagno.

Non so se ridere o piangere,dico tra me e me,guardando il test,ancora con nessun risultato,sopra il lavandino.
«dai per favore,fa che sia negativo»
Ma credo sia inutile,ormai ne sono certo,dopo tutte quelle volte che ho vomitato.
«dai ma quanto ci v-»
Rimango senza fiato per qualche istante,non ho parole e neanche un filo di voce,i miei occhi sono incollati,verso quel test,che segnava solo adesso la risposta.
«oh cazzo...»
Bene,sono fottuto fino al collo.
No ok è normale no? Il re dell'inferno,ma soprattutto angelo caduto dal paradiso,perché era rimasto incinto di Lilith,ora lo è di nuovo,dopo secoli di dannazione.
«ce la posso fare no? Non è la prima volta giusto? N-no non l-lo è...»
Cazzo cazzo cazzo! Non ho più Lilith,quindi probabilmente sarò da solo...ma adesso non voglio pensarci,non voglio pensare a quanto possa fare male,affrontare tutto da solo e di nuovo...

Amo Alastor e non voglio che se ne vada per colpa mia. Dico mia, perché non è certo colpa di questa piccola creatura di cui mi devo prendere cura adesso. È colpa mia, perché in realtà sono un cazzo di irresponsabile la cui moglie lo ha abbandonato per ritornare in paradiso e ovviamente quando forse ha trovato qualcuno,di cui fidarsi.
Probabilmente lo farò scappare e rimarrò solo. Solo col mio dolore.
«ma voglio comunque tenerti»
Sorrido,incredulo di quello che sta succedendo e mi accarezzo dolcemente il ventre.

Dopo tutti questi pensieri mi guardo allo specchio e ho il viso devastato dalle lacrime. Ormai per abitudine,chiamo Angel e come si dice,parli del diavolo e eccolo che si presenta.
«stai bene?»
Non c'è stato neanche bisogno di chiamarlo,lui è qui e ci sarà sempre.
«no»
In fin dei conti se lo aspettava,quindi si mette in ginocchio e mi prende le mani.
«sei felice?»
Il dente dorato insieme al suo sorriso,inizia a brillare e ora capisco l'importanza di quello che mi dice,di quanti sentimenti usa,di quanto tiene a me.
«credo di sì»
«questo è l'essenziale e sarà soltanto visibile a te,finché tu lo vorrai»
Si mette a gesticolare con le mani,in un modo così angelico e rilassante.
«sai una volta un barista mi ha detto"non troverai mai le risposte,nel fondo di una bottiglia" e aveva ragione e ce l'ha tutt'ora»
E posso immaginarmelo.
«quindi non cercare le risposte nel fondo di un cesso e non pensare mai di poter perdere qualcuno,per colpa tua»
«si ma ho paura»
«non devi averne»
Stringo delicatamente il test e spero che nessuno lo venga a sapere.

«vi lascio soli»
«in che senso?»
«adesso vedrai»
Dei tentacoli neri come la pece,si avvicinano a me e io per la paura lancio il test lontano da me.
La persona giusta ma nel momento sbagliato...
«perché piangi?»
Una dolce voce radiofonica inizia a parlare e il mio cuore si calma,diventa dolce come il miele.
«no niente»
«ma caro,stai piangendo come un piccolo agnellino spaventato»
E non ha tutti i torti.
«sto soltanto poco bene,mi riprenderò»
Mi dà un bacio caldo in fronte.
«però col passare del tempo,ti aprirai con me?»
«ma lo faccio già è che...non posso dirti una cosa...mi dispiace non me la sento»
Lo avvolgo in un abbraccio,lui lo accetta volentieri.
«chi ha tempo non perdi tempo,ma noi ne abbiamo un'eternità»
«si hai ragione»
Gli sorrido intensamente.

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Intanto in paradiso,una donna dai capelli biondi e un sorriso compiaciuto,ha visto tutto e non credo che voglia passare inosservata.
«e adesso cosa hai visto?»
Chiede l'angelo con il braccio mozzato,mentre si sistema i suoi capelli.
E non subito la dannata risponde,levandosi gli occhiali da sole molto appariscenti.
«un ago in un pagliaio»

Lucifero pov

Gli ospiti sembrano davvero entusiasti di stare qui,mia figlia sta facendo un ottimo lavoro.
Ad un certo punto la porta si spalanca e una figura alta e snella entra.
I tacchi rimbombano nell'hotel,ogni passo è un fastidio insopportabile,come le lancette di un orologio,che fanno sempre "tic tic" senza stancarsi mai.
Un trucco viola porpora,come la sua pelle. Ha delle dita sottili ma lunghe,poi le sue labbra sono di un rosso intenso,un  miscuglio tra un rosso vivido e tra un rosso sangue acido e sporco. Usa un profumo terribile,mi fa girare un po' la testa e una smorfia disgustata si forma sul mio volto.
«oh non ti piace questo profumo?»
«no mi disgusta»
Alastor si gira di scatto a guardarla.
«oh,vedo che hai trovato qualcun'altro con cui rimpiazzarmi»
«tks pensala come ti pare,ma io posso amare chi voglio»
Sbuffo scocciato e la guardo negli occhi con uno sguardo di sfida.
«non provare a sfidarmi lucifero,che non sei nelle condizioni»
«ah no?»
Una luce verde esce dalla sua mano,si forma una catena spessa,luminosa ma grezza. Nelle sue pupille c'è solo cattiveria e è compiaciuta. La catena va a finire al collo di alastor,un povero cervo illuso e furibondo.
«non metterlo in mezzo se non c'entra niente»
Dico in modo gelido,ma lei mi ghiaccia ancora di più con lo sguardo.
«oh povero lucifero,mi fai pena»
Scoppia in una risata che mi fa venire i brividi. Cosa avrà in mente?
«perché sei qui? Che piani hai?»
Ci pensa per un istante,poi serra i denti e mi risponde.
«sono qui per avvisarti»
Avvisarmi,in che senso? Spero che non sia qualcosa che mi farà scempio,ho sofferto già abbastanza.
«ma questo non è nulla di importante»
«cosa intendi!?»
Alzo il tono e tutti si girano. Gli sguardi degli altri demoni mi traforano la schiena,come delle lance angeliche.
«questo è un segreto,ma sappi che probabilmente ci sarà un nuovo sterminio»
Si stoppa come per fare una pausa,poi riprende scoccando le labbra in modo pomposo.
«ah e se ci sarà,sappi che verrò a uccidere te,alastor e quell'essere immondo,che sta crescendo dentro al tuo ventre»
Il mio istinto mi fa mettere una mano sul ventre ancora piatto,ma pieno di vita.
Ed ecco fatto scacco matto,alastor si alza di scatto e trema ininterrottamente. Schiva tutti gli altri e esce sbattendo la porta.
Non riesco neanche a parlare,ho gli occhi colmi di lacrime  e la voce crinata. Il trucco mi cola come dell'inchiostro nero e putrido.
«ci vediamo»
Lilith gira i tacchi e se ne va con un sorriso terrificante,stampato sulle labbra.







Continua...

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