14 Veleno

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Che so che tu sai di veleno
e col veleno mi avvelenerò

MANUEL

"Ma fa come te pare, sapessi quanto me importa."
Mi sedetti sul letto con il telefono in mano ignorando il ragazzo davanti a me con le braccia incrociate al petto e lo sguardo pieno di rabbia.
"Dobbiamo continuare così, Manuel? Ogni volta che qualcuno mi parla devi ingelosirti?"
Lanciai il dispositivo su una parte del letto per poi alzarmi.
"Simò, Daniele t'ha scritto. Ce sta a riprovà, e te gli rispondi?"

Daniele gli aveva scritto per scusarsi del comportamento che aveva avuto.
E fin lì mi andava bene.
Gli ha poi chiesto di uscire.
'Vorrei scusarmi di persona' e Simone gli aveva detto di sì.

"Non ti sto tradendo, Manuel. Sto solo uscendo con una persona che vuole scusarsi."
Proprio non ci arrivava eh?
"Simò, te stavi a frequentà con quello fino a quanto? Quasi due mesi fa? Mi può infastidire se ora ce esci?"
Ormai stavo quasi urlando, e lui non era da meno.
"No! No, non ti può infastidire, Manuel. Ma un minimo di fiducia in me tu la hai? Che stai a fare con me se non ti fidi?"
Scelsi di non rispondergli, lo sorpassai per affrettarmi ad uscire di casa per poi prendere la moto.

Andai verso il mare, avevo voglia di non pensare a niente.
Mi dava fastidio.
Stava per uscire con chi ci provava con lui, e mi diceva che non mi fidavo?
Ero stanco.
Arrivai in riva al mare e subito iniziai a camminare lentamente.
Avevo bisogno di schiarirmi le idee, ma con lui che mi scriveva non andava affatto bene.

La smetti di scappare e comunichiamo?
-Simone

Non ho niente da dirti, Simò.
-Manuel

Ma pensi di risolvere le cose scappando?
-Simone

Ma non stavi andando da Daniele?
-Manuel

No, non ci vado se devo litigare con te, Manuel.
-Simone

Ma fai quello che te pare. Chi te ferma.
-Manuel

Hai finito? Stai facendo il bambino e mi sto stancando.
-Simone

Stancando di che? Sono io quello che si sta stancando de sentirse dire che è geloso.
-Manuel

Sono stanco di sta situazione. Che relazione è questa? Fatta solo dai capricci tuoi perché sei geloso?
-Simone

Lasciame, che te devo dì?
-Manuel

A te non importa proprio niente, eh? Ti stai solo divertendo?
-Simone

No, me sto stufando. Se me devi lascià sbrigate così torno a fare altro.
-Manuel

Ma tu prima mi dici ti amo e poi ti comporti così? Scusa ma penso di meritare di meglio.
-Simone

Eh, va da Daniele tuo.
-Manuel

A differenza tua ti amo, e sarei disposto a tutto pur di non perderti.
-Simone

A differenza tua però io non te sto dando motivi de dubità de sta relazione. Te sì.
-Manuel

Ah si? E dimmi, come.
-Simone

Me stai provando a lascià. Fallo e basta.
-Manuel

Ci vediamo a casa.
-Simone

Spensi il telefono mettendolo in tasca iniziando a camminare più velocemente.
Ero innamorato di Simone, ero innamorato perso.
Però faceva male.
Faceva malissimo.

SIMONE

Scelsi di dare buca a Daniele e di andare a cercare Manuel.
Avevamo appena discusso e mi dispiaceva.
Probabilmente era convinto la nostra relazione fosse già terminata, ma non era così.
Non ero sempre perfetto, spesso sbagliavo pure io.
Agivo senza pensare.

Quando trovai Manuel, era sulla riva del mare seduto sugli scogli.

La prima cosa che pensai fu a quanto quella visione fosse bella.
Era seduto in riva al mare pensando a chissà cosa, e sembrava disegnato.

Le onde che s'infrangevano sugli scogli facevano tanto rumore, per questo non si accorse di me.
Mi sedetti dietro di lui per poi posare una mano sul suo fianco e accarezzandoglielo lentamente.
Manuel non si voltò, si limitò a sospirare e lasciar cadere la testa sulla mia spalla.

"Me spiace per come me sono comportato." Sorrisi posandogli un lieve bacio tra i capelli e stringendo la sua mano nella mia.
"Spiace anche a me averti parlato in quel modo. Non voglio lasciarti, ti amo, e non voglio che la nostra relazione finisca così."
Lo vidi sorridere mentre si voltava finalmente verso di me.
"Sono geloso. Ma non perché penso che tu mi possa tradire, ma perché so che non ti farò mai sentire come potrebbero farti sentire altri. Amato per davvero."
Portai una mano sulle sue labbra per zittirlo.
Stava dicendo solo un mucchio di cose assurde.
"Non voglio sentirmi solo amato, voglio sentirmi a casa. È solo con te mi ci sento. Ti amo da morire, Manuel. Non dubitarne mai e poi mai."
E quando le nostre labbra s'incontrarono, sorrisi lasciandomi andare.

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