7 La parte più bella di me

84 2 0
                                    

Ti donerei il mio cuore anche se a
volte è fragile

MANUEL

Appena tutti venimmo a conoscenza dell'incidente di Simone ci dirigemmo subito in ospedale.
Mi sedetti sulla sedia in sala d'attesa prendendomi la testa tra le mani.
Dante uscì dalla stanza per poi mettersi accanto a me e posarmi una mano sulla schiena.
Simone aveva fatto un incidente, e da poco si era risvegliato.
Aveva battuto la testa in modo brusco, per un'ora ho avuto ansia, avevo iniziato a tremare, e Chiara continuava a ripetermi di stare tranquillo.
Quando arrivarono Alessio e Daniele si avvicinarono subito a me e a Dante.

"Come sta?" Dante iniziò a raccontare lo stato di salute di Simone ai due ragazzi.
Daniele si voltò verso di me puntandomi un dito contro.
"È colpa tua. Lo sai, vero? Simone era triste a causa tua. Non so perché il vostro rapporto sia così forte, ma lui tiene a te in una maniera unica. E tu che fai? Ti allontani improvvisamente da lui facendogli pensare di essere sbagliato. Io te lo giuro, Manuel, se Simone non si risveglia io ti..." Dante lo bloccò prima che potesse terminare la frase.
"Simone è già sveglio. E non minacciare Manuel. Non so che sia successo, ma non credo sia solo colpa di Manuel."
Mi alzai di scatto dalla sedia e spinsi Daniele.
"Come ti permetti di parlare del mio rapporto con Simone? Tu non sai niente. Non sai perché è così legato a me, non sai quante cose abbiamo passato, non hai la minima idea delle mille volte in cui mi devo trattenere dal..." Chiara mi richiamò ed io smisi subito di parlare.

Trattenere dal baciarlo davanti a tutti solo perché so che con me non sarebbe felice.

Se Chiara non mi avesse fermato in tempo, probabilmente quella frase sarebbe uscita dalle mie labbra.
"Per prima cosa, non provare mai più a mettermi le mani addosso, Manuel. Secondo, se il tuo rapporto con lui è così forte, perché lo hai fatto soffrire allontanandoti, mh?"
Perché i miei sentimenti stavano diventando troppo forti.
"La spiegazione gliela darò io a lui, certo non devo darla a te."
Dante si alzò sospirando.
"Simone può vedere una persona alla volta se volete." Daniele annuii incamminandosi verso la stanza, quando venne richiamato da Dante.
"Dani, forse sarebbe meglio che Manuel vada per primo." Sorrisi lievemente per poi dirigermi in stanza.

Aprì la porta e subito notai Simone sdraiato sul letto.
Mi avvicinai a lui sedendomi su una sedia.
"Come ti senti?" Lui si accigliò allontanandosi leggermente.
"Chi sei?" Spalancai gli occhi quasi incredulo.
Non sapeva chi fossi?
"Simo...sei serio?" Alzò le spalle.
"Ho appena saputo di aver fatto un incidente, entra uno sconosciuto in stanza e mi chiede se sono serio?"
Abbassai lo sguardo iniziando a torturarmi le mani.
"Non ti ricordi davvero? Non riesco a credere tu ti sia scordato di me, di noi."
Sentivo gli occhi che iniziavano a pizzicare.
Non potevo piangere.
Non in quel momento.
"Di noi? Manuel non so di cosa tu stia parlando."
Stavo per ricominciare a parlare quando mi resi conto che mi aveva chiamato per nome.

Alzai lo sguardo su di lui tirando poi un respiro di sollievo.
"Simò, ti sembrano scherzi da fare?"
Rise leggermente scuotendo il capo.
"Almeno hai ammesso che c'era un 'noi'." Allungai la mano verso la sua per poi stringerla nella mia.
"Mi hai fatto spaventare." Provò ad alzarsi un po' ma fu costretto a sdraiarsi nuovamente.
"Che vuoi fare Simo? Ti serve qualcosa? Te la prendo io." Mi fece cenno di avvicinarmi un po' a lui e così feci.

Quando fui abbastanza vicino a lui rialzò un po' il busto facendo scontrare le nostre labbra in un bacio che durò poco a causa del dolore che aveva.
Sorrisi e mi avvicinai io.
Portai una mano sul mio volto accarezzandogli lentamente la guancia per poi baciarlo nuovamente.
Quando mi allontanai posai la fronte sulla sua sospirando.
"Non sei fidanzato tu, Simo?" Scosse il capo.
"No. Stai zitto e baciami di nuovo, per favore." Risi leggermente e lo accontentai.

Non era una cosa che desiderava solo lui.
Ma come potevo dirglielo se sapevo che non sarei mai riuscito a dargli l'amore che meritava?
"Simò, per favore...non voglio farti del male."
Mi sorrise allungando una mano verso la mia.
"Manuel, mi fa male averti distante. Non ti sto chiedendo di stare insieme, ma di viverci senza fermarci. Senza paura del domani."
Posai la fronte sulla sua sospirando.
"Ho bisogno di tempo, non è semplice."
Si spostò leggermente per posare lo sguardo nel mio.
"Dani mi ha chiesto di metterci insieme. Ho rifiutato e penso ci sia rimasto male..."
Dentro di me speravo lo avesse rifiutato per me.
"Perché lo hai fatto?" Distolse lo sguardo alzando leggermente le spalle.
"Il mio cuore appartiene ad un'altra persona."

E il mio aspetta di appartenere a te, Simò.
Avessi il coraggio te lo donerei.

in ogni canzone Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora