Presente. Anno 1702. Tutto era come sempre. La solita monotona routine per Lena le cui giornate giravano intorno all'aiutare suo padre nella fucina di famiglia, lunghe ore di letture davanti alla finestra della sua stanza e qualche giro per il paesino di Bellspire. Da quando aveva perso di vista le sue amiche anni prima la sua vita era andata avanti, era cresciuta e diventata più matura. Eppure qualcosa era rimasta uguale; la sua passione per l'occulto e la fede che riteneva in ciò che i suoi occhi non potevano vedere e sognava, eccome se sognava che un giorno potesse vivere qualcosa che avrebbe rotto la sua routine, qualcosa che desse concretezza alla sua fede. Tanto che continuava a rileggere i diari del nonno nonostante li sapesse a memoria. Ogni formula ogni istruzione su rituali di qualsiasi tipo; per proteggersi dal male, per avere fortuna, per trovare oggetti perduti...eppure dopo aver salutato le amiche tutto ciò che fece fu solo recitare qualche frase porta fortuna e basta. Accumulava pietre, candele ma...aveva bisogno prima di sapere che ciò che aveva fatto anni prima quando scelse di agire e non solo di apprendere ciò che leggeva avesse buon esito. Eppure non aveva mai avuto dubbi; si sarebbero riviste ed ogni giorno da allora visse con questa certezza nel cuore. Ovviamente aveva stretto altre amicizie come la sua amica Alba, conosciuta nella piccola ed unica biblioteca pubblica di li con cui condivideva la passione per la lettura; e Milo, suo vecchio compagno di studi che era un pò il classico esempio che il cervello maschile è molto meno sviluppato rispetto a quello femminile, nonostante questo era simpatico; cioè più o meno ma ok erano comunque amici. Chissà poi perchè. Ed aveva anche sviluppato un rapporto complicato con l'amore. In questi anni aveva scoperto di provare questo sentimento a lei fin ora sconosciuto per Derek, suo amico d'infanzia con cui condivideva quasi la culla. Ma era finita...male anzi molto male ed ora come ora preferiva concentrarsi su ciò che la faceva stare bene in attesa di un cambiamento generale nella sua vita, possibilmente positivo. Quella mattina l'aria era diversa e Lena si svegliò stranamente di buon umore. Scostò le tende dalla finestra che dava sul suo letto e spalancò le persiane lasciando entrare la luce del mattino. Il cielo prometteva bene e dato che oggi non avrebbe dovuto correre in aiuto di suo padre era il momento giusto per una bella passeggiata per la zona del mercato. C'èra quasi sempre qualche bancarella con roba strana, o con dolci e caramelle. Superò diverse stradine per lo più isolato portico e raggiunse una zona un po' deserta a sud est di Bellspire che di solito si animava sempre nel weekend quando si riempiva di bancarelle, mentre ora ce ne era solo qualcuna qua e la. Stavolta però niente dolci, solo stoffe e giocattoli. Le superò e si trovò a destra una lunga stradina senza uscita. "C'e sempre stata..." Pensò tra se e se. Non l'aveva mai notata fino a quel momento. Il che era strano visto quante volte passava di la per lo più in cerca di vecchi libri o qualche pietra tipo ametista, quarzo rosa ecc. Sembrava semplicemente una via spoglia ed anche abbastanza stretta. Le alte pareti rocciose che la costeggiavano davano quasi un senso di claustrofobia; separando la stradina da prati e spezzoni di terra inutilizzata. Ma guardando meglio notò in fondo una specie di abitazione con un' insegna apparentemente usurata dal tempo sopra la vecchia porta in legno. Si infilò nella viotta per poi accorgersi che proseguendola si apriva in un piccolo spiazzo che sembrava quasi non appartenere al resto della città. Era effettivamente una strada a senso unico ma davanti a lei vi era quello che sembrava un vecchio negozietto di antiquariato. La scritta per di più sbiadita lasciava intravedere solo un M come iniziale. Intorno a lei silenzio. L'unica voce era quella del vento che leggero soffiava da non so dove qualche fogliolina un pò ingiallita vicino a lei. " L'autunno è vicino..." Pensò sorridendo all'idea dell'avvicinarsi della sua stagione preferita. Aprì la porta che scricchiolò cosi tanto da darle i brividi ed Iniziò subito a guardarsi intorno. Il posto era...particolare. Sembrava veramente vecchio, ed interamente in legno. Illuminato da qualche fievole fiamma di alcune candele quasi esaurite poste qua e la alle pareti ed abbellito per lo più da tante ma veramente tante ragnatele e cosi tanta polvere da farla starnutire. Venne attirata da un mobiletto antico pieno di cassetti posto al centro della stanza con diverse boccette alquanto strane dalle forme bizzarre e dall'aria cosi sporca da non farne intravedere il contenuto attraverso il vetro. Alla sua destra invece un piccolo mobiletto a più piani pieno di candele dalle varie forme e colori che ricordava molto gli altarini delle chiese. Alla sua sinistra invece una libreria con volumi che sembravano vecchissimi tanto che le copertine riportavano diversi danni e nei ripiani più bassi strane cianfrusaglie. Iniziò a sembrarle tutto fuorchè un negozio di antiquariato o quasi; anzi, sembrava esserci tutto ciò che le piaceva ma che spesso si era limitata a vedere come schizzi qua e la nei suoi libri poichè non vi erano molti luoghi dove reperire queste cose diciamo particolari. Scese dalle scalette poco più avanti e svoltò a sinistra trovando un bancone con una vecchia cassa ed un inquietante bambola di porcellana seduta accanto a lei. Vicino una libreria con candele, libri e qualche teschio di pietra. Dietro invece c'era una vecchia finestrella mentre alla sua destra erano appese delle vecchie scope con manici dall'aspetto parecchio usato e quelli che sembravano sottili rami di erica spezzati qua e la alle estremità e che facevano da cornice ad una porticina scricchiolante con una tenda nera. <<C'è nessuno? ..>> Chiese lentamente. D'un tratto da dietro la tenda comparve una vecchietta di circa 70 anni che sembrava fin troppo arzilla per la sua età. Aveva i capelli grigi e corti, un paio di occhiali rotondi dalla montatura nera, ed indossava un vestito lungo nero con qualche merletto sulle maniche all'altezza dei polsi e sulla gonna. <<Ciao non ti ho mai visto qui dai pure un occhiata in giro se vuoi e se hai bisogno chiama. >> Aveva una voce da dolce vecchina. Le sorrise e Lena annuì. Nonostante l'ambiente poco gradevole si sentiva a suo agio. Tornò a girare per il negozio e notò in fondo altri scaffali pieni di libri. " Stregoneria base" , " Pietre e i loro poteri" , " Magia nera e conseguenze " Questi erano solo alcuni dei titoli che vi erano. Tutti libri enormi dalle copertine rigide. Ne aprì uno dopo l'altro e ad ognuno di essi si accompagnarono più colpi di tosse e grandi aloni di polvere che la inondavano. Nonostante questo non riusciva a smettere di sfogliarli. Pieni di simboli strani e frasi in latino. E dire che nemmeno io suoi libri erano cosi, come dire...strani o almeno quella era l'impressione che le davano. Si girò per vedere se la signora la stava osservando ma era sparita. Continuò allora a guardarsi intorno, fino a che non notò una libreria vuota, proprio in fondo al negozio. Era piena di polvere tranne in alcuni punti dove sembrava vi fossero stati posizionati altri libri fino a poco fa ma era vuota; il che la incuriosì molto. Tanto che ebbe una strana idea, controllò che la signora non ci fosse e la spostò leggermente pregando di non fare molto rumore e per fortuna fece appena un cigolio. Non sapeva bene come le fosse venuto in mente di fare una cosa del genere eppure sentiva che era in qualche modo giusto. Al di là di ogni sua aspettativa vide una porta di legno mezza rotta. L'aprì e trovò una stanza completamente nera. Spinta da qualcosa che non capiva vi entrò e provò a cercare un interruttore tastando sulle pareti ma senza successo. Ad un tratto sentì un asse del pavimento sotto i suoi piedi cedere. Cercò di non urlare per non essere scoperta. " Ma quanto è vecchio questo negozio?" Per fortuna non si era ferita ma si era aperto un piccolo buco sotto il suo piede destro. Lo ritrasse cercando di togliersi di dosso i frammenti di legno rimasti appesi alla gonna che di conseguenza le si era un pò scucita lungo le rifiniture inferiori ci inginocchiò per potervi infilare la mano in cerca di non so cosa. Notò qualcosa al tatto e lo tirò fuori. Sembrava un libricino ma era troppo buio per vederlo bene e la fievole luce che arrivava da fuori non aiutava. Senza pensarci troppo si precipitò fuori e rimise tutto a posto cercando il più possibile di non fare rumore. Subito portò la sua attenzione su quello che aveva trovato e ci soffiò sopra riuscendo a scorgere un pentacolo bianco sulla copertina di pelle nera. Sobbalzò di colpo al rumore di alcuni passi. Nascose velocemente il libro nella piccola borsa a tracolla che portava sempre con se e si affacciò a controllare ma non vide nessuno. Giusto il tempo di tirare un sospiro di sollievo che una voce la destò. <<Tutto bene ragazza? Trovato qualcosa? >> Le chiese la vecchietta comparsa dal nulla. <<Em...no per ora no, ma tornerò di certo domani ora purtroppo devo andare. >> Lena salì le scale in fretta ed uscì di corsa dalla porta iniziando a correre finchè non si ritrovò fuori dalla via. D'un tratto qualcosa però le bloccò la strada facendola cadere insieme al libro che volò fuori dalla borsa di colpo. <<Hei guarda dove vai! >> Urlò. << Scusa scusa ero di fretta e...LENA!!!!>> La ragazza era stupita quanto felice <<Questo..TESSA!>>
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PATTO DI SANGUE (RE-EDIT)
ParanormalBellspire, un piccolo paesino all'apparenza tranquillo. In un' epoca a noi antica nulla sembra scuotere la quiete dei suoi abitanti. O meglio, della maggior parte. I legami più forti sono quelli che scegliamo di stringere e di mantenere. Ed alle vo...