Capitolo 1 Iris

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Uscii di casa di corsa; erano le 8:45 e la nave sarebbe approdata alle 9, non potevo mancare all'appuntamento.

Avevo il fiatone quando arrivai in piazza, mi appoggiai un attimo alla piglia più vicina della piazza coperta, per riprendere fiato, e poi sarei andata a cercare Tristan, il mio migliore amico, per andare al poto insieme.

Trovare Tristan fu più difficile del previsto, la piazza era un caos per via del mercato e c'era gente ovunque. Dopo un po' trovai Tristan in piedi davanti alla Banca e gli corsi incontro, appena mi vide fece un respiro di sollievo:<<Ce l'hai fatta! Hai idea di che ore sono?>> Fu la prima cosa che mi disse appena mi vide:<<Non è colpa mia, con la gonna lunga inciampo più spesso.>> Mi giustificai.

Ci incamminammo verso il porto passando attraverso le bancarelle e alla fine arrivammo al porto. Andammo al punto di incontro dove un'enorme barca stava attraccando:<< Hey! Ce l'avete fatta! Siete arrivati al pelo!>> Ci salutò Irene  << Colpa sua se siamo in ritardo.>> Disse Tristan indicandomi; alzai gli occhi al cielo << Quanto ci mettono a sbarcare?>> Chiesi io << Stanno cominciando a scendere, cominciamo a fare le file>> Disse Irene 

Il nostro lavoro non è un lavoro normale, noi siamo Potenziatori: in pratica toccando il polso di una persone riusciamo a capire se è un Dotato ( ha poteri magici) oppure un NonDotato ( non ha poteri magici) e riusciamo a ricreare il potere di tutti quelli che tocchiamo anche a distanza di tempo: Ci sono 4 categorie di Poteri: ci sono i poteri degli elementi ( le persone che sanno comandare l'aria, l'acqua, il fuoco e la terra), i poteri legati al corpo ( i guaritori che ti sanno curare posando le dita sulle tue ferite, i tombali che riescono a trovare il più piccolo accenno di malattia e a espanderlo in tutto l'organismo, gli empatici che sanno controllare le emozioni), gli Unici (coloro che sanno evocare la luce e il buio)

Io posso ricrearli tutti tranne gli Unici, che sono rarissimi e comunque se qualcuno ha quel dono non lo sparge in giro.

Dopo aver diviso i passeggeri in tre file procedemmo a effettuare l'esame sui passeggeri; una volta terminato tutti i Dotati vennero scortati al club e io, Tristan e Irene rimanemmo soli << Che facciamo?>> Chesi io << Andiamo in spiaggia?>> propose  Tristan << non abbiamo portato le cose.>> Osservai io << Facciamo un salto a casa, ci ritroviamo alla spiaggia del Club tra mezz'ora>>

La spiaggia del club era un luogo meraviglioso, era stata donata molto tempo fa dal re ai Dotati per aver aiutato il regno a contenere un' inondazione molto violenta; la spiaggia aveva un  are cristallino e una sabbia bianca finissima, solo i Dotati potevano accederci.

Tornai a casa e preparai una borsa con il necessario e feci anche dei panini, tutto quel lavoro mi metteva fame. Passammo tutto il giorno in spiaggia, andammo via solo quando si fece notte. Tristan era andato via prima e io e Irene camminavamo vicine parlando del più e del meno, quando mentre uscivamo dal porto vedemmo che un ragazzo camminava verso di noi, era altro coi capelli neri ma non era normale  e ne ebbi la conferma quando ci passò accanto, sentii un' ondata di freddo, un freddo nelle ossa talmente forte che barcollai in avanti, il ragazzo ci sorpassò e mi girai verso Irene << Lo hai sentito anche tu?>> la sua faccia era pallida e lei annuì

Le Ombre NascosteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora