Karim
La scuola era gigante, piena di studenti con la stessa divisa. Le femmine avevano una camicetta bianca e una gonna.
I maschi invece avevano pantaloni lunghi e sempre una camicia bianca. Poi guardo i miei vestiti. Io non avevo la divisa.«Kane, io non ho mai ricevuto la mia divisa scolastica. Come faccio? Il preside se la prenderà con me?
Mi guarderanno tutti male? Oh, Dio.»«Karim stai tranquilla. Il preside ha lasciato la tua divisa nel suo ufficio. Così lo puoi conoscere!»
Ah, wow. Emozionante, davvero.«Vuoi che ti accompagna?» annuì timidamente. Dopo mi prese per mano e andammo nell'ufficio. I corridoi erano
pieni di studenti. Tra gente che faceva amicizia, chi rincontrava i suoi amici e chi...si baciava contro gli armadietti.
Che schifo.Lui bussò alla porta del preside e quando arrivò ci accolse con un sorriso.
«Tu dovresti essere Karim Belle, giusto?» annuì rumorosamente.«Mi scusi se non ho la divisa, ma non me l'hanno data. Poi Kane mi ha detto che me la davate voi perciò...»
Lui ridacchiò «Stai tranquilla, tutti per avere la divisa sono venuti in presidenza. Vieni che ti accompagno a prenderla.»
Lo seguii e mi diede la divisa. «Gli spogliatoi sono nel corridoio alla tua destra.»Uscii e Kane era lì che mi aspettava. Aspetta...dove ha detto che sono gli spogliatoi?
Kane alzò gli occhi al cielo e mi prese il braccio. Tutti ci guardavano ma lui sembrò fregarsene. Dopodiché vidi la
porta con scritto "Spogliatoi femminili" in rosa. Non capisco perché debbano associare alle femmine il colore rosa e ai maschi
il blu. Perché, diciamocelo, il blu è molto più bello del rosa. Come può esserlo l'arancione, il rosso, il gia...»«Karim? Puoi entrare e metterti la divisa?» Mi sono accorta che stavo guardando la scritta da 3 minuti.
«Oh, si certo. Scusa.» fece spallucce e chiusi a chiave la porta alle mie spalle. Sfilai maglione e pantaloni, dopo mi misi
la camicia e la gonna. La camicia non era come quella dei maschi, mi si vedeva l'ombelico.E sembravo ridicola. La divisa mi metteva in bella vista le forme.
Misi sopra la camicia il mio maglione bianco. Quando uscii, Kane mi stava scrutando e appena schiuse le labbra gli
anticipai il fatto del perché avessi il maglione. «Fa molto freddo per avere solo una camicetta, non credi?»Ma lui sembrò confuso «In realtà stavo dicendo che stavi benissimo con la gonna.» Oh.
Diventai paonazza e corsi subito davanti al mio armadietto. Il preside mi aveva dato la chiave mentre stavo prendendo
la camicia. Il numero è 19. La mia data di nascita.6 minuti dopo suonò la campanella, raggiunsi Kane che stava entrando nella classe di biologia.
«Kane! Oddio, ho il fiatone. Ho corso troppo» Lui cerco di trattenere una risata, ma con scarsi risultati. Gli tirai uno
schiaffo sulla guancia destra e lui mi tirò un pugnetto amichevole sulla spalla. «Dimmi, Rim.» Che soprannome è Rim?«Dov'è la stanza di Chimica?» ride alla mia domanda. «Ma che hai da ridere coglione!»
«Scusa ma credevo che stessi scherzando. È dietro di te.» mi girai lentamente e vidi la porta con su scritto "Chimica".
Lo salutai ed entrai. La mia prima lezione.Il professore non era ancora entrato, così ne approfittai per conoscere un po' la gente. Vidi due ragazze che parlavano
e mi avvicinai a loro. «Ciao, sono Karim. La ragazza nuova.» Loro si voltarono e si presentarono.
«Io mi chiamo Adelia e lei Ines. Che bello! Tutti parlavano di te come se fossi una celebrità. Mi inchino a sua maestà.»Scoppiai a ridere. Sembrano simpatiche. Poi guardai attentamente Ines. Sembrava una principessa. La principessa Belle.
I lunghi capelli marroni chiaro ricadevano sulle sue spalle e superavano il seno, occhi marrone scuro e fisico perfetto.
«Tu assomigli molto alla principessa Belle.» Lei mi sorrise e le spuntarono due fossette.«In molti me lo dicono, in effetti. Guarda caso è pure la mia principessa preferita.» Io annuì e Adelia cominciò a parlare.
«La mia invece è Vaiana, non so se la conoscete, è super figa e forte. La tua invece?»
«La mia è Merida. Non è considerata una vera principessa, ma per me lo è. È bella, forte, intelligente e furba. Per
questo dovrebbe essere considerata principessa più delle altre.»Mi guardarono stupite e poi annuirono. «Un'ultima cosa prima che inizi la lezione. Devi stare assolutamente lontana
da quello lì in fondo. Si chiama Kadel ed è figlio di genitori psicopatici. Tecnicamente lo è anche lui, per questo gli stiamo
tutti lontani.» Mi girai e incrociai il suo sguardo. Ci stava ascoltando.«A me non sembra così pericoloso, però non lo conosco come lo conoscete voi.»
Il prof entrò in classe in tutta la sua eleganza. Posò i suoi libri con una forza che fece zittire tutti gli studenti.«Allora, vi sedete ai vostri posti e state zitti o no?» subito cercai un banco di fianco a quello di Ines. Poi mi girai e
vidi Kadel aprire bocca per parlare. «Sennò che ci fa?» ridacchiò.«Vi mando in presidenza. Vi faccio ripetere l'anno. È questo che vuole, Prey?» il suo pomo d'Adamo si abbassò.
«Non mi chiami mai più così.» Il prof inarcò un sopracciglio, poi tornò a spiegare. Mi girai verso Ines che aveva lo sguardo
del tipo "e anche oggi si è fatto notare."Rivolsi tutta la mia attenzione al prof.
💧🧿💧
«Si, ti piace Kane» rivolsi tutta la mia attenzione ad Adelia.
«Ti ho detto di no!» sbuffo. «Ines, dille qualcosa tu.»Rise sotto i baffi. «Per me ha ragione. Insomma, ti è venuto sotto casa e ti ha accompagnato a scuola.» Adelia annuì ripetute
volte. «Pure lei per una volta è d'accordo con me.»Camminiamo per i corridoi della scuola fino alla caffetteria. «Ragazze voi andate, mi si è slacciata la scarpa.» loro
annuirono e si precipitarono verso la caffetteria. Alzo la gamba verso il primo tavolo che trovo e mi metto ad allacciare
la scarpa. «Ehi, Merida.» Merida?Alzo leggermente la testa, la voce mi è famigliare. Mi volto e vedo Kanel...Kaned...insomma, lui. «Ciao?»
Lui rimane a fissarmi, mentre io cerco di ricordarmi il suo nome. Quando rifletto ho una faccia buffa, me lo diceva sempre
mio cugino James. Ma io non gli credevo mai. Però ora credo di avere una conferma da parte di...lui.Ride per svariati secondi, poi si avvicina. «Mi chiamo Kadel. Se vuoi, te lo scrivo su un foglietto così non te lo scordi più.»
Abbasso la gamba dal tavolo. «No grazie, non mi serve, tanto non ti rivolgerò mai più parola.» Alza tutte e due le
sopracciglia.«Ah no?»
«No, mi spiace. Comunque, perché mi hai chiamata Merida?»Prese il mio viso tra le dita e io lo scansai subito. «Boh, così. Ho sentito che è la tua principessa preferita.»
Questa giornata è inquietante. Lui mi squadrò da capo a piedi e abbassò le sopracciglia.
«E quella cicatrice sulla coscia? Chi te l'ha fatta?» Divento pallida e credo che lui lo abbia
notato. Deglutisco rumorosamente.«Ho fatto un'incidente da piccola...mi sono tagliata.» però lui non mi crede.
E fa bene, non gli ho raccontato la verità.«Faccio finta di crederci, Merida. Ma sappi che io odio le persone che mi mentono.»
Annuisco e poi mi ricordo che devo pranzare con le mie nuove amiche.Avanzo per andare in caffetteria, ma lui mi prende per il polso.
«E sappi che troverò la persona che ti ha creato questa.» sussurra, indicando la cicatrice.
_________Finito il primo capitolo! Ok, ammetto che è un po' corto, ma vedrete che andando
avanti con la storia ci saranno capitoli un po' più lunghetti.Comunque non so quando aggiornerò qui su Wattpad la storia, nel caso ve
lo scrivo negli annunci.Voglio mettere nel prossimo capitolo un pezzo del passato di Karim
e sinceramente ho paura pure io.⭐️Vi ricordo di lasciare una stellina e di commentare se vi va⭐️
Detto questo, see you later 🎈🙌🏼
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Tears of Gold
ChickLit"From the beginning in danger" Karim vive in New Haven. A 18 anni si trasferisce da sola in California per studiare a Stanford, una delle università più belle della California. Li incontra Kadel, il più temuto per colpa della sua famiglia. La famigl...