KarimIl primo giorno di scuola è andato, posso dire di essermi fatta delle amiche simpatiche.
La scuola è bella e i professori sono simpatici come i miei compagni, a parte uno. Kaled.No, Kanel. Insomma, lui. Tiro fuori le chiavi dalla tasca dei jeans e apro la porta. Lancio
per terra lo zaino e corro subito in bagno. Appoggio entrambe le mani sul lavandino e mi
guardo allo specchio per un paio minuti. Chiudo lentamente le palpebre e sento qualcosa
sulla guancia. Apro gli occhi e vedo due linee nere che scendono verso il mio collo.Ma no, io non posso mostrarmi così alla gente. Con l'indice alzo un angolo della bocca,
e faccio lo stesso con l'altro. Così devo mostrarmi.Poi, con tutte le dita della mia mano, vado a toccarmi la cicatrice che ho anche sul collo.
Chiudo di nuovo gli occhi e penso all'incubo che mi ha lasciato mio "padre".FLASHBACK
Papà è tornato a casa con una busta della spesa in mano. Vedo che la appoggia sul tavolo e svuota il sacchetto. Ha comprato l'insalata, dei succhi e gli spaghetti.
«Ciao papà! Perché non mi hai chiamata per venire ad aiutarti?» Si gira di scatto verso la mia
direzione, e nasconde qualcosa tra le mani. I miei occhi brillano di felicità.
'Mio papà mi ha fatto un regalo! E oggi è il mio compleanno.'«Amore, non volevo disturbarti. Ritorna a giocare che io preparo la cena.» Non me lo faccio ripetere
due volte, anche perché è la prima volta che fa così. Forse si è ricordato del mio compleanno.Dopo la scomparsa di mamma, lui ha incominciato ad essere strano, psicopatico. Mi dice che va dallo
psicologo e che pian piano migliora. 'Papà è un eroe'.«Karim, vieni! È pronta la cena.» corro verso la cucina e fra poco inciampo. Mi siedo a tavola e lo
guardo mettermi nel piatto l'insalata. Inarco il sopracciglio, e poi lo vedo mettersi nel suo piatto gli
spaghetti. Lui vede che lo sto guardando strano.«Oh, Karim. Dopo facciamo un gioco e tu devi essere leggera, capito?» annuisco. «Ma papà, io ho
solo cinque anni, sono già leggera!»Le risate di mio padre. Le urla di me bambina.
FINE FLASHBACK
Strizzo gli occhi. Ora le mie urla rimbombano in testa.
'Basta! Smettila di torturarmi, mostro. Era il mio fottuto quinto compleanno!'I miei singhiozzi riempiono la stanza, ma dopo tre minuti sento il campanello di casa
suonare. Tiro su col naso e con le maniche mi asciugo le lacrime. Metto correttore e mascara
e fingo di essermi messa le dita nell'occhio. Apro la porta e dalla mia bocca escono fuori
insulti rivolti a tutto il mondo. Poi metto a fuoco la figura davanti casa. È Ka...«Kadel, sono Kadel. Che hai fatto?», lo faccio entrare e gli do un bicchiere d'acqua
«Mentre mi mettevo la matita occhi mi sono accecata, si. E non è stato bello.»Lui abbassa il capo e accenna una risata. «Anche a me succede spesso.» Alzo un sopracciglio.
«Tu ti metti la matita occhi?» scoppiai a ridergli in faccia come una stupida. «Scusa ma pensavo stessi scherzando.»Dopo di che lui si mette seduto sul mio divano e non riesce a tenere gli occhi aperti. Mi ha chiesto cosa volevo fare dopo
l'università e io mi stavo aprendo con lui, ma dopo circa 6 minuti sento qualcuno russare. Kade...ne....Kako. Sento russare Kako.Il mio era un divano-letto, quindi apro l'altra metà del divano e mi sdraio di fianco a lui. Inconsapevolmente lui mi prende con
una mano il fianco e inizia ad accarezzarmelo. Dopo sale sul mio braccio fino ad arrivare con la sua viscida mano sul mio
collo, nel punto dove c'è la cicatrice.Non riuscivo a respirare e ancora i ricordi mi avevano invaso la testa.
FLASHBACK
«Papà, basta! Ti prego basta!» La sua cintura di pelle mi colpisce per la decima volta sulla pancia. Mentre sentivo il sangue colare,
lui continuava a spingere e a spingere. Che gioco è questo? Papà si diverte così?Le mie urla invasero l'intera cantina e papà, stanco di sentirmi, tirò fuori un coltello dai suoi pantaloni che erano per terra.
«Ti ho detto di stare zitta in tutti i modi, bastarda!»Sentivo la lama del coltello sul mio collo e altro sangue incominciò a uscirmi. Io odio il sangue, vidi tutto appannato e non ci sentì
più, poi grazie a dio mi addormentai.FINE FLASHBACK
Spazio Autrice!
Qui per ricordarvi di ascoltare la mia playlist per questo librohttps://open.spotify.com/playlist/3hznE6gqzOmHl3Bnbnewaw?si=y52V9xq-RTuzVkFdEMFkAA&pi=e-Jp5boYcESa6L
Tears Of Gold - WTP
_____________Mi sveglio tutta sudata, mi guardo intorno e non vedo più nessuno. Poi vedo un bigliettino
scritto da Kako. Ma quanto russi? Comunque grazie per l'ospitalità. Se ti serve qualcosa, chiamami. Kadel.
Sotto il suo numero di telefono. Decido di chiamare Kane e gli voglio raccontare cosa è appena successo, ma qualcuno bussò alla porta. Vado ad aprire e mi
STAI LEGGENDO
Tears of Gold
Chick-Lit"From the beginning in danger" Karim vive in New Haven. A 18 anni si trasferisce da sola in California per studiare a Stanford, una delle università più belle della California. Li incontra Kadel, il più temuto per colpa della sua famiglia. La famigl...