Text me × Muke.

38-Epilogo.

Luke/Calum

[09:00] Non posso crederci!

[09:01] Penso che morirò
[09:02] Anzi, IO SO CHE MORIRÒ
[09:04] Oh mio dio, ho il cuore che batte così forte che faccio addirittura fatica a respirare

Calum rise leggendo quella raffica di messaggi e iniziò a chiedersi come, anche in un giorno del genere, Luke riuscisse a trovare il tempo di mandare SMS

[09:10] Okay, non sto ricevendo una tua risposta da circa 6 minuti e se non si fosse capito io ho bisogno che tu mi risponda
[09:11] Dimmi semplicemente che il cielo è azzurro o che l'acqua calda è calda, ma dimmi qualcosa
[09:12] Calmati, okay?
[09:13] Okay..
[09:14] Fa un bel respiro e siediti
[09:15] Okay, respiro e mi siedo
[09:16] E ora pensa solo al fatto che andrà tutto bene
[09:17] Tu credi che andrà tutto bene?
[09:18] Ne sono sicuro
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È Luke?- chiese Ashton, entrando nella stanza e notando il suo fidanzato rivolgere un sorriso allo schermo del cellulare
-Si- gli rispose ancora sorridendo -È agitatissimo- disse, mettendo il telefono nella tasca posteriore dei pantaloni e girandosi a guardare il suo interlocutore
Ashton sfoderò un sorriso raggiante quando Calum, finalmente, prestò la sua totale attenzione su di lui
-Che ne pensi?- gli chiese, facendo una buffa giravolta su se stesso e chiudendo il tutto con un inchino
Il castano rise di gusto e si avvicinò. Quando furono a pochi centimetri di distanza gli possò le mani, una all'altezza del collo e l'altra a metà del petto, e gli sistemò con cura la cravatta.
-Ora sei perfetto- gli riferì, allontanandosi di qualche passo per ammirare il suo lavoro
-Pensi che Luke riesca a non piangere prima della fine?- domandò Ashton ghignando e avvicinandosi ancora di qualche centimetro per poter cingere la vita di Calum
-No- risposte, per poi lasciare un bacio sulle labbra ridenti del biondo


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Liz/Luke
[11:03] Tesoro è tutto, okay? Sicuro che non vuoi che venga a darti una mano?
[11:10] Nope, non è tutto okay
[11:12] Penso di aver avuto un attacco di panico qualche minuto fa e Calum e Ashton non rispondo al telefono, sicuramente staranno facendo sesso...
[11:14] Quindi vuoi sapere se sono sicuro di non volere una mano? No, non ne sono sicuro.
[11:16] 10 minuti e sono da te
[11:18] E ti prego portami un calmante, grazie

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Luke si guardò allo specchio e sorrise al suo riflesso.
Era cresciuto ma non era cambiato.
Il suo ciuffo era sempre li e i suoi occhi erano sempre azzurri, forse iniziavano ad esserci le prime rughe, soprattutto quando sorrideva ma andava bene così almeno c'era qualcosa che dimostrava la sua crescita
Aveva 26 anni, non era più un ragazzino, questo era ovvio ma in quel momento si sentiva esattamente come un bambino.
Il cuore gli batteva fortissimo, in poche circostanze aveva battuto così forte e i suoi occhi brillavano di luce propria.
Gli veniva voglia di sorridere per ogni cosa e anche di piangere.
Si era sentito così anche quando aveva imparato ad andare in bicicletta
-Stai benissimo- gli disse d'un tratto sua madre, che apparse anche lei riflessa allo specchio, esattamente alle sue spalle -Chi l'avrebbe mai detto che un giorno saresti diventato così?- sorrise -Avevi 4 anni quandi tuo padre se n'è andato, lasciandomi da sola a crescere due bambini e mentirei se ti dicessi che non ho mai dubitato delle mie doti materne..- gli confessò -Ci sono stati giorni, quando ti vedevo crescere, quando tu commettevi degli errori, che pensavo che non ce l'avrei fatta. Che un giorno mi sarei arresa e che non sarei mai riuscita a darti la vita che desideravo per te..- una lacrima iniziò a scivolare lungo la sua guancia e così Luke si girò per raccoglierla