Malcom x mcduff

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Rilettura in chiave omoerotica di una scena del Macbeth.

Mcduff arrivò davanti al palazzo di re Edoardo. Era andato li per portare a malcom notizie dalla Scozia: notizie di morte e terrore...e allora perchè si sentiva così felice di essere lì? Perchè era così leggero, così tranquillo, perchè sentiva questa strana sensazione nello stomaco? Il suo flusso di pensieri fu interrotto da una familiare mano sulla sua spalla "Mcduff! Sono felice di vederti!" Il sorriso smagliante di Malcom nascondeva il suo vero stato sentimentale: era spaventato, come tutti, ma questa visione, seppur temporanea, portava un pò di pace nel suo cuore...e forse anche altro. "Malcom, è sempre un piacere vederti. Porto notizie dalla scozia" il volto di Malcom si fece più scuro. "Oh certo...prego, prego, entra!" I due entrarono nel palazzo, e lo attraversarono tutto per arrivare alla stanza di Malcom,  passando per saloni dorati e giardini bellissimi, tutti pieni di guardie pronte a dare la vota per il figlio di Duncan. Quest'ultimo prese una bottiglia di whisky d'annata e lo versò in due bicchieri, per poi sedersi di fronte a Mcduff "dimmi allora. Portami notizie dalla scozia" disse, per poi bere il suo drink tutto in un sorso, il bruciore giù per la gola che rifletteva quello nel suo petto. Lo sguardo di Mcduff si fece scuro. "In Scozia si soffre, amico mio. Le donne urlano, i bambini rimangono orfani..." gli occhi dell'uomo si riempirono di lacrime "mi...mi manchi, malcom" si lasciò sfuggire. Ecco, l'aveva detto. Si stava per alzare quando sentì la mano dell'uomo sulla spalla. "Mcduff" l'uomo alzò lo sguardo, gli occhi ancora lucidi si incontrarono con quelli dell'amico, così vicini, così espressivi..."anche tu mi manchi" la frase venne quasi tagliata a metà dal bacio che si scambiarono i due, un bacio passionale, pieno di emozioni e di frasi non dette, ma non servivano parole, non in quel momento...i due si fissarono una volta che le loro labbra si furono separate "malcom..." "mcduff..." il primo si alzò, ma Macduff lo prese per le spalle e lo costrinse a inginocchiarsi "lascia che sia io a prendere il controllo...ne hai bisogno" il ragazzo non protestò, fissando l'altro mentre si toglieva i pantaloni, una mano ad accarezzare dolcemente i capelli del fu erede. Quello che si consumò dopo fu un atto non di lussuria, ma di pura passione. Di bisogno. Quella stanza si trasformò in un nido dove essere al sicuro, dove amare senza paura, senza pregiudizi, senza limiti. I due uscirono solo ore dopo, ricoperti di lividi e segni di morsi, ansimanti, con i vestiti disordinati, e con un solo pensiero in mente: Macbeth deve morire.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 08 ⏰

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